Scoperte vintage
Cabrio storiche a meno di 30000 euro
Voglia d¡¯estate, di guida en plen air, ora pi¨´ che mai, dopo mesi di lockdown. Che siano spider o cabriolet, filanti due posti inglesi o italiane, piuttosto che cabriolet francesi o tedesche, versioni aperte di berline o gran turismo a 4 posti: resistono alle mode e al tempo, perch¨¦ non sono semplici automobili, ma uno stato d¡¯animo. Che se ha un sapore classic, ¨¨ ancora pi¨´ magico. Ecco qualche idea,stando sotto i 30 mila euro, non banali, mantenendo come punto fermo un utilizzo semplice, poca manutenzione e, perch¨¦ no, una buona prospettiva di crescita. Modelli da intenditori ancora a portata di molte tasche, per una estate originale, in totale libert¨¤.
JAGUAR XJS CABRIO V6
¡ª ?Con prezzi che si aggirano tra i 25.000 e i 30.000 euro, una vettura inglese interessante ¨¨ la Jaguar Xjs cabrio V6 del 1988. Derivava dalla coup¨¦ di fascia alta Jaguar Xjs prodotta tra il 1975 e il 1996 in tre serie e doveva, nelle intenzioni della casa del Giaguaro, sostituire la E-Type V12. Come sua erede sarebbe stata naturale un¡¯auto scoperta, tuttavia in base alle normative in merito alla sicurezza in Europa e in America, e per assecondare le tendenze del mercato, si decise di investire in una gran turismo 2+2 chiusa. Il lancio previsto per il 1972 venne posticipato al 1975, per motivi aziendali ed economici, dall¡¯ingresso della Jaguar nel gruppo British Leyland, alla crisi petrolifera del 1973 fecero posticipare il lancio al 1975. Il motore era il V12 5.3 HE (High Efficiency) mentre nel 1983 uscirono due nuove versioni della Xjs col nuovo motore sei cilindri in linea da 3,6 litri ¡°AJ6¡±, bialbero 24 valvole da 225 Cv, una delle quali, la XJ-SC, era una Targa due posti con lunotto ripiegabile in plastica che manteneva le centine di sostegno del tetto per non ridurre la rigidit¨¤ torsionale. Solo cinque anni dopo, nel 1988, venne presentata la Jaguar Xjs convertibile, la prima vera versione scoperta della vettura con capote in tela, disponibile sia con il nuovo 6 cilindri che con il V12 col cambio automatico; allestimento ¡°cabrio¡± che era stato anticipato da alcuni carrozzieri come Hess & Eisenhardt negli Stati Uniti, Lynx in Inghilterra e Arden in Germania.
ALFA ROMEO SPIDER 2000 DEL 1990
¡ª ?Con prezzi che si aggirano tra i 20.000 e i 25.000 euro, l¡¯Alfa Romeo Spider 2000 del 1990 ¨¨ una vettura che diverte, senza impegno, oltre ad essere un buon investimento. Si tratta della quarta serie, per capirci, del modello comunemente conosciuto nelle versioni pi¨´ datate come ¡°Duetto¡± e prodotto dal 1966 fino al 1994, con l¡¯immensa popolarit¨¤ ottenuta nel 1967 grazie al film ¡°Il laureato¡± con Dustin Hoffman e Anne Bancroft. ? una delle vetture pi¨´ longeve della casa milanese, disegnata dalla Pininfarina, con Battista Pininfarina in persona che per arrivare alla versione definitiva fece apportare tante piccole modifiche: fu l¡¯ultima vettura seguita dal grande carrozziere torinese che mor¨¬ poche settimane dopo la presentazione al pubblico a Ginevra il 10 marzo 1966. Ventotto anni ininterrotti di produzione suddivisa in 4 serie: l¡¯ultima, lanciata nell¡¯autunno 1989, rappresenta un po¡¯ un ritorno alle origini, con una linea pulita e pi¨´ snella. Scompare lo spoiler, i paraurti sono integrati, pi¨´ incassati e dello stesso colore della carrozzeria; il marchio dello scudetto anteriore viene rivisto e ricavato dal paraurti, mentre le minigonne laterali vengono sostituite dai copri-longheroni. Rimane lo stesso invece lo schema meccanico, e la Spider arriva in versione 1.600 a carburatori con motore da 109 Cv, e in versione 2.000 cc ad iniezione elettronica da 126 Cv o da 120 Cv catalizzata. Tutte con la possibilit¨¤ di avere l¡¯hard-top come nella terza serie come accessorio, e una bella gamma di colori, dal classico rosso Alfa, al nero, verde inglese, grigio metallizzato, bianco, rosso proteo, o rosso perlato. ¡°Questa vettura rappresenta la massima evoluzione del Duetto Osso di Seppia - spiega il collezionista Simone Bertolero di Auto Classic - una delle auto pi¨´ iconiche di tutto il panorama delle auto classiche mondiali, il cui valore ¨¨ destinato a crescere nel tempo: ¨¨ sportiva e piacevole da guidare, proprio grazie alla sua leggerezza e alla trazione posteriore¡±.
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FIAT 850 SPIDER DEL 1965
¡ª ?Ancora abbordabile nel prezzo - tra i 15.000 e i 20.000 euro - ma difficile da trovare in buone condizioni, una cabriolet classic, perfetta per l¡¯estate, ¨¨ la Fiat 850 Spider. Nata da un¡¯idea di Bertone e disegnata da Giorgetto Giugiaro, la piccola spider venne prodotta dal 1965 al 1973 e presentata al Salone dell¡¯Auto di Ginevra assieme alla versione coup¨¦, per assecondare i gusti della clientela pi¨´ giovane in cerca di una sportiva brillante ma economica al tempo stesso. La prima versione aveva una linea del frontale caratteristica, con i fari inclinati, e si ispirava al prototipo di Chevrolet Testudo firmato da Giugiaro (in forze alla Bertone) due anni prima. Il motore della prima serie era quello della 850 berlina, con potenza maggiorata a 49 Cv e velocit¨¤ massima di 145 km/h; una novit¨¤ molto importante riguardava i freni a disco anteriori, invece dei tamburi sulle quattro ruote, come nel modello da cui derivava. L¡¯auto arriv¨° con una gamma di colori molto varia: rosso, verde scuro, azzurro, beige, nero, grigio chiaro, conquistando subito il mercato italiano ed europeo, e subito dopo quello americano dove venne battezzata ¡°Little Ferrari¡±, con una versione America adattata alle norme di sicurezza statunitensi.
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VOLKSWAGEN GOLF CABRIOLET MK1
¡ª ?? una delle Youngtimer doc, la Golf Cabriolet Mk1 del 1979, oggi quotata tra i 10.000 e i 15 .000 euro. La prima generazione di Golf, uscita dalla matita di Giorgetto Giugiaro e prodotta dal 1974 al 1983, ebbe un successo immediato. Due le carrozzerie al debutto: tre e cinque porte, con un motore 1100 cc da 50 Cv e un 1.500 cc da 70 Cv, con allestimento base ed L, quello pi¨´ gradito in Italia. Bisogner¨¤ aspettare cinque anni per avere la versione scoperta: la Golf Cabriolet debutta al Salone dell¡¯Auto di Ginevra nel 1979, con i motori 1.100, 1.500 e 1.600 a iniezione; il suo ingresso nel mercato fa scendere il sipario sulla carriera del Maggiolone, sostituendo la versione scoperta del Beetle. Il telaio della Cabriolet, rispetto alla versione chiusa a due volumi, viene irrobustito e viene anche inserito un rudimentale roll bar che diventa uno degli elementi stilistici pi¨´ caratteristici, e che altro non ¨¨ che una sorta di traversa rigida sui sedili, a protezione dei passeggeri in caso di ribaltamento.
MGA 1600 SPIDER MKII
¡ª ?? facile dire Mga, ma quale scegliere? Ancora ben bilanciato il rapporto qualit¨¤ -prezzo e soprattutto affidabilit¨¤-divertimento nella Mga 1600 Spider Mk II del 1961, che oggi si trova a prezzi che si aggirano sui 30.000 euro (ma se ¨¨ restaurata veramente bene pu¨° arrivare anche a 35.000). La Mga prodotta dal 1955 al 1962 era nata per sostituire le vecchie serie T, con una evoluzione drastica rispetto alle serie precedenti. La prima versione della Mga 1500 con telaio a longheroni, carrozzeria in acciaio e trazione posteriore, montava un motore 4 cilindri in linea da 1.489 cc derivato dalla berlina MG Magnette che sviluppava 68 Cv, accoppiato ad un cambio a 4 marce. Nel 1957 il motore venne potenziato a 72 Cv; nel maggio del 1959 nacque la Mga 1600 con motore da 80 Cv e cilindrata aumentata a 1.588 cc, con freni a disco Lockheed. Due anni dopo, nel 1961, vennero lanciate le versioni 1600 Mark II e 1600 Mark II De-Luxe, sostituite nell¡¯estate del 1962 dalla Mgb. La 1600 Mark II montava un motore da 90 Cv, con cilindrata portata a 1.622 cc , ma soprattutto in questa versione cambiarono dei dettagli che la rendevano molto diversa dalle precedenti, a cominciare dalla distintiva nuova griglia a scalino, e dal cruscotto rifinito in vinile. Gli elementi della calandra anteriore cromata, che prima seguivano il profilo del frontale della vettura, diventavano verticali, mentre al posteriore venne installata una nuova fanaleria orizzontale. ¡°Le Mga negli ultimi due anni di produzione hanno una evoluzione importante, diventano pi¨´ moderne e pi¨´ sicure - spiega il collezionista Simone Bertolero di Auto Classic - soprattutto hanno i freni a disco anteriori, quindi sono pi¨´ affidabili anche ad alte velocit¨¤, e consentono una guida pi¨´sportiva e rilassata. ? una vettura ancora sottovalutata ma bellissima - continua Bertolero - e per questo ¨¨ uno dei modelli inseriti nella classe La Dolce Vita nel Concorso d¡¯Eleganza Poltu Quatu Classic¡±.
PEUGEOT 504 CABRIOLET
¡ª ?Si mantiene stabile su prezzi che vanno dai 26.000 ai 30.000 euro a seconda dei chilometri uno dei modelli Peugeot di maggior successo, la 504 presentata al Salone di Parigi del 1968. Prodotta in in oltre 3 milioni e 680 mila esemplari, ebbe consensi a livello globale, dalla Francia al resto d¡¯Europa, al Nord e Sud America e Africa. La carta vincente era unire tutta la robustezza e affidabilit¨¤ delle Peugeot allo stile di Pininfarina. Il design venne sviluppato da Aldo Bovarone e dal centro stile interno Peugeot, capitanato da Paul Bouvot, a cui si devono quei fari anteriori trapezoidali, definiti da Sergio Pininfarina ¡°Gli occhi di Sophia Loren¡±. La versione Cabriolet arriva l¡¯anno successivo al lancio, nel 1969, disegnata e prodotta in Italia direttamente da Pininfarina per essere poi spedita in Francia dove veniva aggiunta la meccanica all¡¯interno degli stabilimenti Peugeot. Le cabrio prodotte non furono molte, circa 8.190 e fra le proprietarie celebri la contessa Anita Necchi, che la usava per raggiungere la sua villa di famiglia a Sankt Moritz. La filosofia della 504 Cabriolet era quella tipica delle Peugeot dell¡¯epoca: elegante e sportiva al punto giusto, comoda con le quattro poltrone morbide in pelle, e adatta ai lunghi viaggi grazie al bagagliaio capiente. Il motore era un 2.0 litri quattro cilindri da 104 Cv, con il cambio manuale a quattro rapporti, trazione posteriore, sospensioni anteriori e posteriori indipendenti, e quattro freni a disco con servofreno, che per l¡¯epoca erano un vero lusso.
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