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Apple Car: Cupertino assume e accelera, ma il debutto pu¨° slittare al 2028
Stravolgere le regole consolidate del mercato, oltre al rapporto con i fornitori e con i clienti, ¨¨ gi¨¤ la missione riuscita a Tesla. Quello che a Cupertino evidentemente si aspettano dalla prossima Apple Car ¨¨ invece, letteralmente, ribaltare il modo con cui si realizza una vettura. Si parte dall'ecosistema elettronico della guida autonoma e dei servizi in connessione per poi trovare un costruttore automobilistico di livello come partner che assista nella realizzazione della meccanica. Nel frattempo ¡°prelevando competenze¡± dal mondo delle quattro ruote tradizionali. L'ultima in ordine di tempo, a quanto riferisce Bloomberg, ¨¨ Desi Ujkashevic, ingegnere impegnata per 31 anni in Ford, dove ha ricoperto come ultimo incarico quello di responsabile globale dell¡¯ingegneria per la sicurezza, salvo essersi occupata negli anni dei dipartimenti della progettazione degli interni, della carrozzeria e del telaio, tanto per vetture tradizionali che elettriche. Desi Ujkashevic potrebbe prendere addirittura la guida dell'intero team di sviluppo della Apple Car, ovvero il ruolo ricoperto dall'ex vice presidente Doug Field, che lo scorso autunno ha abbandonato la compagnia per accasarsi proprio alla Ford, con il ruolo di chief advanced technology and embedded systems officer, ovvero il leader dei progetti di innovazione. Solo uno "scambio di scortesie" dunque? C'¨¨ molto di pi¨´..
Il libro racconta
¡ª ?Uno dei titoli pi¨´ attesi negli States ¨¨ ¡°After Steve: How Apple Became a Trillion-Dollar Company and Lost Its Soul¡±. Nel titolo l'idea che dopo la morte del fondatore nel 2011, l'azienda di Cupertino abbia sostanzialmente perso la sua carica di innovazione. L'autore ¨¨ Tripp Mickle, giornalista del The New York Times da sempre vicino al mondo della mela morsicata. Nel libro si raconta della prima dimostrazione del progetto Apple Car, nel 2015, che vedeva come protagonista l'amministratore delegato Tim Cook , passeggero di una cabina che simulava un veicolo a guida completamente autonoma in cui era possibile impostare la destinazione attraverso il sistema di comandi vocali Siri, sostanzialmente lo stesso che equipaggia ogni iPhone. Come secondo passeggero, Jony Ive, il designer pi¨´ carismatico nella storia dell'elettronica di consumo, padre di tutti i prodotti Apple di successo a partire dall'iMac, passando per iPhone e iPad. Ormai a sette anni di distanza da quella dimostrazione che ha rappresentato l'atto di nascita della Apple Car, le perplessit¨¤ degli ingegneri presenti e descritta da Tripp Mickle non sono state ancora sciolte. Jony Ive, icona vivente dell'azienda per il suo sodalizio creativo con Steve Jobs, ha abbandonato l'azienda per presunte incomprensioni con Tim Cook, e soprattutto il modulo di guida autonoma raccontato nel 2015 ¨¨ ancora oggi lontano dalla realt¨¤, nonostante l'arrivo in Apple lo scorso autunno di Christopher "CJ" Moore, che aveva guidato il team Autopilot di Tesla prima di lasciare la compagnia americana a met¨¤ 2019.
In altalena
¡ª ?Al "Project Titan," vero nome in codice della Apple Car, hanno lavorato dal 2014 ad oggi oltre 1.000 esperti ed ingegneri in una sede distaccata e segreta a Cupertino. Tim Cook, che si ¨¨ intestato personalmente la paternit¨¤ dell'idea, ha dovuto fare i conti con periodi di investimenti ed entusiasmo seguiti a ripensamenti sulla natura stessa del progetto. Arrivato perfino a sdoppiarsi. Come ha spiegato Bloomberg, Apple starebbe lavorando ora non su una sola ma su due diverse tipologie di veicoli, con la variante che non richiede nessun intervento umano gi¨¤ prevista a cui si aggiungerebbe una seconda, con limitate capacit¨¤ di guida autonoma. Oltre a Desi Ujkashevic, lo scorso anno Apple ha assunto Ulrich Kranz, ex dirigente BMW e ¡°regista¡± della startup Canoo attiva nei sistemi di guida autonoma, ma anche Stuart Bowers, ex manager Tesla responsabile del software di guida assistita e e Jonathan Sive, con trascorsi in Tesla, Waymo e Bmw. Il tassello che sembrava mancare ¨¨ poi l'arrivo della prima generazione di processori M1 disegnati da Apple. La loro architettura System On a Chip racchiude ora l'unit¨¤ di calcolo centrale e la memoria abbinati a Neural Engine potenziati, ovvero processori dedicati alle attivit¨¤ di apprendimento automatico. Saranno questi ultimi i protagonisti della piattaforma di guida autonoma di Cupertino, ma ¨¨ ragionevole concordare con gli analisti che vedono spostarsi dal 2025 al 2028 il debutto sul mercato della Apple Car. Del resto, l'azienda di Cupertino deve arrivare prima possibile ad ottenere una piattaforma di guida autonoma e servizi i connessione da offrire a costruttori automobilistici tradizionali, da coinvolgere nella realizzazione della Apple Car come partner nella meccanica e nella telaistica, oltre che nella messa a disposizione delle catene di produzione.
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