L¡¯anno si ¨¨ chiuso con una flessione importante: 1.381.496 auto immatricolate contro 1.928.129 del 2019, il 27,9% in meno. Le vendite a clienti privati hanno tenuto meglio mentre sono crollate quelle a noleggi ed aziende. Tra le alimentazioni avanzano i modelli elettrificati spinti dall¡¯Ecobonus, Fiat rimane leader del mercato seguita da Volkswagen
Sono state 1.381.496 le immatricolazioni auto nel 2020, con un saldo negativo del 27,9% rispetto al 2019. Hanno pesato la flessione registrata nei primi due mesi dell¡¯anno e la successiva deflagrazione della pandemia di coronavirus, che ha letteralmente affondato il mercato automobilistico tra marzo ed aprile condizionandone i risultati anche nei mesi successivi. Cali drastici sono stati registrati in tutti i paesi europei, seppure con differenze geografiche, cos¨¬ come in mercati di rilievo come quello americano e quello cinese. Per tentare di sostenere il settore, o almeno per ridurre i danni, il governo italiano ha varato nuovi incentivi volti a favorire l¡¯acquisto di auto termiche e ibride a basso impatto ambientale, che sono andati ad affiancarsi a quelli gi¨¤ esistenti e destinati alle auto elettriche e alle ibride plug-in. La mancanza di costanza nell¡¯erogazione dei bonus ¨C varati ad agosto si sono arenati dopo una settimana per esaurimento dei fondi, tornati attivi ad ottobre sono duranti fino a met¨¤ mese ¨C non ha permesso di massimizzarne l¡¯effetto, anche se per il 2021 la situazione dovrebbe essere pi¨´ stabile. Dopo il profondo rosso di marzo ed aprile si ¨¨ registrata una leggera ripresa nel periodo estivo, con immatricolazioni numericamente inferiori a quelle dei rispettivi mesi del 2019 che per¨° hanno consentito di risalire la china recuperando in parte le targhe perse. Settembre ¨¨ stato l¡¯unico mese con il segno positivo per effetto della spinta alle vendite registrata ad agosto, poi ancora risultati altalenanti fino alla chiusura dell¡¯anno.
I DATI DELLE IMMATRICOLAZIONI
¡ª ?Scorrendo i dati Aci elaborati da Unrae ¨¨ evidente come siano state le vendite ai clienti privati quelle che hanno permesso una maggiore tenuta del mercato: con 885.756 targhe la diminuzione rispetto all¡¯anno precedente si ¨¨ contenuta a -19,1%, pesando per il 61,7% sul totale (il 52,8% nel 2019). Tutti in territorio decisamente pi¨´ negativo i dati relativi agli altri canali di vendita, con i noleggi a quota 301.679, il 34,7% in meno. In pesante sofferenza anche le societ¨¤: 206.121 immatricolazioni, il 44,4% in meno. Riduzione cospicua delle autoimmatricolazioni di case auto e concessionari: -51%, ma questo non ¨¨ un dato necessariamente negativo, dal momento che parte di quelle auto vengono immatricolate solo al fine di raggiungere i volumi di vendite previsti e poi finiscono sul mercato dell¡¯usato come chilometri zero.
BENE IBRIDE ED ELETTRICHE
¡ª ?Spostando il focus sulle alimentazioni, le immatricolazioni di auto a benzina sono state 523.140 (-38,7%), quelle di auto diesel 461.274 (-40,2%), 94.260 quelle a Gpl (-31,1%); flessione pi¨´ contenute per le auto a metano 31.613 (-18,1%). Le immatricolazioni di auto ibride sono state 223.321 (+103%) e 27.408 quelle di ibride plug-in (+319,1%). Il dato sulle vetture completamente elettriche recita 32.538 targhe (+207,6%).
LA TOP TEN DEI MARCHI
¡ª ?Le performance dei diversi costruttori sono state piuttosto eterogenee, con picchi negativi di rilievo e alcuni marchi in crescita. Come numero di immatricolazioni, in testa alla classifica rimane Fiat, con 211.297 targhe, il 26,11% in meno rispetto al 2019 e una quota di mercato del 15,29% in crescita dello 0,27%. La top 10 prosegue poi con Volkswagen, che ha targato 128.152 auto (-27,54%) con una quota di mercato del 9,28% (+0,05%); Ford rispettivamente 89.558 (-26,83%) e 6,48% (+0,09%). Renault ha venduto 85.893 auto (-24,62%) salendo al 6,22% di market share contro il 5,94% del 2019; Peugeot 81.626 immatricolazioni (-25,83%) e il 5,91% di quota (+0,17%). I dati relativi a Toyota parlano di 71.148 immatricolazioni (-21,09%%) e una quota del 5,15% (era del 4,70% un anno fa), mentre per Citro?n rispettivamente 64.363 (-25,58%) e il 4,66% di share (+0,15%). Jeep con 59.598 Suv venduti nel 2020 ha registrato una flessione del 26,90% e una quota di mercato del 4,31% (+0.06%); Opel che ha immatricolato 53.880 auto (-44,21%) riducendo la propria quota al 3,9% (era il 5,04% l¡¯anno precedente); Dacia chiude la Top ten con 53.407 targhe, il 36,5% in meno, e un market share del 3,97% rispetto al 4,39% del 2019.
LA FILIERA: ¡°GUARDARE AVANTI PER RIPARTIRE¡±
¡ª ?¡°Archiviamo il 2020 come l¡¯anno pi¨´ difficile del dopoguerra per il nostro settore ¨C ha dichiarato il Presidente di Anfia Paolo Scudieri ¨C ma guardiamo al 2021 con fiducia, grazie alle misure entrate in vigore con l¡¯inizio del nuovo anno, su cui c¡¯¨¨ stata intesa tra tutte le forze politiche, e che, oltre a sostenere la domanda, favoriranno la ripartenza della produzione industriale di autoveicoli e componenti a beneficio dell¡¯intera filiera automotive, con ricadute positive sui livelli occupazionali e sugli investimenti per la transizione green e digitale. Per la prima volta dall¡¯inizio della pandemia e dopo ripetute richieste, la manovra ha finalmente incluso anche un intervento a supporto della ripresa del mercato dei veicoli commerciali leggeri, introducendo contributi all¡¯acquisto di nuovi mezzi differenziati in base alla massa totale a terra, all¡¯alimentazione e all¡¯eventuale rottamazione del vecchio veicolo. Si tratta di un segnale importante per un comparto che rappresenta una parte considerevole della nostra filiera produttiva e che nel 2020 ha confermato la sua strategicit¨¤ per una logistica delle merci efficiente fino all¡¯ultimo miglio, anche nelle condizioni eccezionali che abbiamo vissuto e che hanno dato un¡¯ulteriore spinta al commercio elettronico¡±.
Secondo Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto: ¡°I dati di dicembre mostrano la realt¨¤ del mercato auto in epoca Covid-19: senza incentivi la propensione agli acquisti si riduce drasticamente, mettendo in crisi una intera filiera, la filiera che pi¨´ incide sulla crescita economica del Paese. L¡¯Automotive italiano chiude il 2020 con tutti i numeri in rosso: mercato, fatturato, profitti sono tutti espressione di un anno disastroso che ricorderemo a lungo. Fintanto che non saremo certi di essere usciti dalla pandemia, la sopravvivenza delle aziende e dei posti di lavoro resteranno sospese nell¡¯incertezza. Grazie alla volont¨¤ bipartisan del Parlamento il 2021 parte sulla spinta delle nuove misure della Legge di Bilancio, recependo in larga misura le richieste delle nostre Associazioni, ma il lavoro da fare non ¨¨ certamente esaurito perch¨¦ il Recovery fund sar¨¤ la sfida in cui il nostro impegno comune sar¨¤ ancora determinante per trasformare l¡¯incertezza in nuove opportunit¨¤ di crescita del mercato¡±.
Il Presidente di Unrae Michele Crisci ha commentato: ¡°Il Parlamento recepisce, in larga parte, quanto da noi auspicato e riconosce l¡¯importanza degli incentivi pubblici per l¡¯acquisto di autovetture nuove in sostituzione di mezzi fortemente inquinanti. Si tratta di un investimento i cui benefici vanno a vantaggio dell¡¯occupazione, dell¡¯ambiente e di uno dei settori industriali che pi¨´ contribuisce al Pil del Paese. ? un grande risultato per il quale abbiamo lavorato con convinzione in questi mesi, ottenendo l¡¯approvazione unanime del Parlamento che ha compreso la rilevanza economica del settore. Per noi ¨¨ un passo avanti, dal quale bisogna partire per lavorare insieme ai decisori politici a una nuova stagione della mobilit¨¤. Il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) non potr¨¤ prescindere dall¡¯auto e dalle innovazioni alle quali da tempo lavorano i costruttori, senza dimenticare le necessarie infrastrutture pubbliche idonee ad agevolare la diffusione di nuove tipologie di vetture. Inoltre, al fine di non perdere competitivit¨¤ con le concorrenti imprese europee, che godono di particolari agevolazioni fiscali, auspichiamo che in Italia possa finalmente essere rivisto il sistema di detraibilit¨¤ e deducibilit¨¤ per i veicoli aziendali.¡±
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