Il ritorno alla vita di tutti i giorni e la riapertura di attivit¨¤ commerciali e imprenditoriali dopo l'emergenza coronavirus, ha inciso sulla sicurezza. Da inizio anno sono 125 i decessi, il Lazio la regione con pi¨´ incidenti. I dati dell¡¯Osservatorio pedoni ripresi da Asaps
Alla fine del lockdown, con le persone tornate inevitabilmente a guidare, il dato degli incidenti mortali per strada ¨¨ purtroppo cresciuto. Se da inizio 2020 sono stati 125 i pedoni deceduti (rispetto ai 275 dell'ultimo dato disponibile del 2018), solo nel giugno appena concluso sono morte 24 persone: 17 uomini e 7 donne, dei quali 22 cittadini italiani e 2 stranieri. Numeri in aumento rispetto a quelli di maggio, quando ne morirono 15. E solo in 10 giorni dello scorso mese, tra il 20 e il 30 giugno, i decessi sono stati 12. Cos¨¬ dicono i numeri dell¡¯Osservatorio pedoni ripreso dall¡¯Asaps, l¡¯Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale. Il ritorno alla vita di tutti i giorni e la riapertura di attivit¨¤ commerciali e imprenditoriali dopo l'emergenza coronavirus, ha inciso sulla sicurezza della circolazione.
Il Lazio precede la Lombardia e Toscana
¡ª ?Il Lazio ¨¨ la prima regione per numero di decessi stradali - 22, dei quali 12 a Roma -, seguita da Lombardia con 13 (3 a Milano), Toscana con 10, Piemonte ed Emilia Romagna con 9, Provincia autonoma di Bolzano a 7 (tutti nel tragico incidente dell'Epifania quando mor¨¬ lo stesso numero di giovani turisti tedeschi). Stesso numero per Veneto, Sardegna e Puglia. Sorridono solo Friuli-Venezia Giulia e Valle d¡¯Aosta con zero decessi tra i pedoni nel primo semestre 2020. La vittima pi¨´ giovane aveva 14 anni, uccisa per mano di un automobilista a Roma sotto effetto di sostanze stupefacenti. I pedoni pi¨´ anziani sono risultati essere due 87enni, investiti a Milano e ad Iglesias, in Sardegna. Va ricordato che il dato a giugno 2018 (gli ultimi rilevati da Aci-Istat) aveva visto ben 37 decessi per le strade d¡¯Italia.
La vittima pi¨´ giovane nel 2020 aveva 6 anni
¡ª ?Dei 125 morti da inizio anno, 83 sono uomini e 42 donne, 101 cittadini italiani e 24 stranieri. I veicoli incidentati sono tutti autovetture, tranne 12 autocarri, 3 moto, 2 autobus, 1 tram e 5 vetture sconosciute perch¨¦ guidate da pirati della strada ancora ricercati dalla polizia stradale. Il pi¨´ giovane dei pedoni deceduti aveva appena 6 anni, 4 tra i 10 e i 20 e 54 pi¨´ di 65, cio¨¨ il 43 per cento di tutti i morti sulle strade italiane. Per quanto riguarda le cause degli investimenti: 14 casi sono per guida in stato di ebbrezza, 4 per scarsa lucidit¨¤ dovuta a sostanze stupefacenti e 17 per pirateria stradale, il 13,6 per cento del totale: un dato elevatissimo rispetto alle sanzioni penali introdotte dalla Legge nr. 41/2016 sull'omicidio stradale.
41 i pedoni ricoverati in codice rosso
¡ª ?Sono invece 41 i casi di pedoni che questo maggio sono stati investiti e poi ricoverati, in codice rosso e in prognosi riservata, presso gli ospedali di zona. Mentre dei 24 morti di giugno, nessun conducente era in stato di ebbrezza rispetto agli 11 morti di gennaio e al singolo di marzo, aprile e maggio. Di questi ultimi tre, uno era sotto l¡¯effetto di sostanze stupefacenti (rispetto ai due di febbraio), due protagonisti di episodi di pirateria stradale rispetto ai 6 di gennaio: un 31enne e un 87enne. ¡°Siamo tutti pedoni e vedere che i dati dei decesso sono crollati solo grazie alla pandemia non ci fa dormire sonni tranquilli, considerato che il primo mese senza divieti di movimento tra regioni ha visto il ritorno dei decessi in modo preoccupante, anche sulle strisce pedonali¡±, dice il presidente Asaps, Giordano Biserni, commentando i dati dell¡¯Osservatorio. ¡°Serve una massiccia campagna repressiva contro il cellulare alla guida in questo inizio d¡¯estate - conclude -, contro gli stakanovisti della messaggistica istantanea alla guida di veicoli, cio¨¨ gli utenti pi¨´ pericolosi sulla strada che annientano gli utenti pi¨´ deboli, i pedoni¡±.
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