Bilancio molto negativo per le vendite oltreoceano, -27%. E gli analisti tracciano scenari ancora peggiori: -80% ad aprile e -30% per lĄŻintero 2020
Non sono i numeri del disastro italiano (-85,4% rispetto al 2019) e probabilmente di quello europeo quando arriveranno i dati, ma anche il mercato statunitense ha iniziato una secca discesa che potrebbe tramutarsi in un burrone, considerando che dallĄŻaltra parte dellĄŻAtlantico gli effetti del coronavirus si cominciano a sentire ora. Secondo i dati elaborati dall'osservatorio Wards Intelligence, le vendite sono crollate a marzo del 27%, con solo 992.392 auto passeggeri e pick-up commercializzati. Di riflesso, sono state tagliate le previsioni sull'intero 2020: le vendite su base Saar (tasso annuale destagionalizzato) dovrebbero attestarsi a 11,4 milioni di unit¨¤, contro i 16,8 milioni delle stime di febbraio. Tali prospettive non mettono, naturalmente, in conto la possibile ripresa dell'economia e quindi della domanda.
Stati Uniti, costruttori fermi
ĄŞ ?JD Power prevede, per esempio, una flessione delle vendite ad aprile dell'80% e per l'intero anno tra il 10% e il 30% rispetto agli oltre 17 milioni dell'anno scorso. Nel peggiore degli scenari si scenderebbe intorno ai 12 milioni di veicoli venduti, non molto di pi¨´ di quanto registrato nel biennio della recessione del 2008/2009. Il crollo ¨¨, per la maggior parte, legato alle conseguenze della diffusione del virus in un Paese che ha reagito con lentezza e senza una strategia unitaria alla crisi sanitaria, lasciando ai singoli stati o citt¨¤ l'iniziativa. Le prime chiusure delle attivit¨¤ sono state imposte a Seattle l'11 marzo, oltre 20 giorni dopo le prime misure varate in Italia. Attualmente 39 stati, tra cui la popolosa California, hanno imposto divieti di spostamento e lo stop alle attivit¨¤ e oltre il 75% della popolazione risiede in aree sottoposte a misure di isolamento. In questo contesto non ¨¨ facile valutare l'impatto della pandemia sull'andamento dei singoli costruttori che, tra l'altro, hanno fermato quasi tutti gli impianti di assemblaggio per il crollo della domanda.
Mercato auto USA, solo RAM tiene
ĄŞ ?Per la statistica Fiat-Chrysler, Ford e General Motors hanno gi¨¤ deciso da tempo di seguire l'esempio della Tesla, comunicando solo i dati di ogni trimestre nella convinzione che siano pi¨´ omogenei e meno soggetti a fattori estemporanei come i giorni lavorativi o particolari eventi negativi (per esempio, i frequenti uragani che hanno un impatto consistente sulle vendite di ampie porzioni del territorio nazionale). Detto questo, i numeri della FCA mostrano un calo del 10% nonostante il continuo aumento delle vendite di pick-up della RAM (+3%), mentre GM ha patito una flessione del 7%. Un indizio sull'andamento mensile ¨¨ comunque arrivato da altri costruttori. La Toyota ha subito una flessione nel trimestre del 9%, con il solo mese di marzo in contrazione del 37%. La Hyundai ha chiuso il mese con un -43% e la Volkswagen con un -42%. Si tratta di percentuali che, secondo alcuni analisti, non dovrebbero essere dissimili da quelle di chi non ha fornito i dati mensili.
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