Dai numeri di fine anno emerge una realt¨¤ ancora sofferente. L¡¯entrata in vigore delle norme Euro 6d non induce all¡¯ottimismo. Le auto migliori: T-Roc e Duster
Il mercato auto in Italia va bene o va male? Tutto dipende da come si vogliono interpretare i numeri. Ad esempio, il +12,54% nelle immatricolazioni di dicembre 2019 (elaborazione Dataforce su dati ministero Infrastrutture-Trasporti e Aci-Pra, con un leggero scarto rispetto ai numeri comunicati dal dicastero) potrebbe sembrare un buon segnale. Invece nessuno si entusiasma perch¨¦ quel numero dipende in larga parte dalle autoimmatricolazioni, come vedremo fra poco. ? cosa nota, si tratta del fenomeno per cui i concessionari intestano a se stessi i veicoli che molto probabilmente rischiano di restare invenduti a fine anno. In questo modo essi possono mantenersi in linea con gli obiettivi di vendita fissati dal costruttore e di conseguenza incassare eventuali bonus o, nei casi meno fortunati, limitarsi a mantenere il mandato di vendita e con esso sopravvivere. Nei mesi successivi quei veicoli verranno smaltiti a suon di chilometri zero con forti sconti, contraendo ulteriormente i gi¨¤ risicati profitti, quando non addirittura perdendoci. Una pratica che viene adottata dagli stessi costruttori, sebbene in misura molto contenuta e per motivi parzialmente diversi. E nemmeno lo 0,34% in pi¨´ rispetto al 2018 nell¡¯arco dei dodici mesi pu¨° far sorridere, neanche confrontandolo col -2,97% dello scorso anno. Perch¨¦ ci¨° significa che il mercato ¨¨ fermo. Aggiungiamo le nuove norme europee sulle emissioni, altres¨¬ note come standard Euro 6d, dove dal 1¡ã gennaio 2020 vengono di fatto abbassati i limiti su NOx e CO2 per le auto di nuova omologazione (e dal 2021 per tutte le auto di nuova immatricolazione) a causa del drastico ridimensionamento delle tolleranze ammesse tra i test in laboratorio e quelli effettuati su percorsi reali; i maggiori costi per adeguare i motori porteranno inevitabilmente ad un aumento dei prezzi e ad una riduzione dell¡¯offerta, poich¨¦ sono stati dismessi i modelli troppo costosi da aggiornare in rapporto ai margini di profitto attesi. In una nazione dal parco circolante molto vecchio ma in cui il ricambio ¨¨ lentissimo, perch¨¦ la situazione economica generale non ¨¨ certo brillante, c¡¯¨¨ poco da stare allegri.
STRUTTURA MERCATO: IL PORTAFOGLIO DEI PRIVATI RESTA IN TASCA
¡ª ?Un dato sempre importante ¨¨ quello relativo alla struttura del mercato. Sempre basandoci sulle elaborazioni di Dataforce relative all¡¯intero 2019, vediamo che i privati hanno essenzialmente smesso di crescere nell¡¯acquisto di auto nuove, come dimostra il +0,07% sul 2018; si tratta di 1.094.201 unit¨¤, pari al 57,02% del mercato che ammonta a 1.919.021 vetture. Un pessimo segnale, accompagnato dalla forte frenata anche degli acquisti e dei leasing da parte delle societ¨¤, calati dell¡¯1,29% e ora attestati ad una quota di mercato del 4,92%, corrispondente a 94.401 unit¨¤. Ormai l¡¯unica vivacit¨¤ proviene dal noleggio: se il breve termine ha registrato una crescita contenuta (+2,64% e quota di mercato del 9,26%), il lungo termine ¨¨ tornato a correre dopo un anno di stasi: +8,99% con una quota di mercato del 14,66%. Da notare le eccellenti performance dei soggetti di diretta emanazione delle case, chiamati in gergo ¡°Captive¡± (prigionieri ¨¨ la traduzione letterale dall¡¯inglese), +33,8%, a fronte di una contrazione delle aziende leader, chiamate ¡°Top¡±, -6,85%.
LE AUTOIMMATRICOLAZIONI: L¡¯INCUBO MULTE EURO 6D
¡ª ?Osserviamo ora il dettaglio delle autoimmatricolazioni, un fenomeno ¡°stagionale¡± perch¨¦ gli operatori vi ricorrono solo quando non possono farne a meno; ci¨° capita, come detto pocanzi, soprattutto alla fine dell¡¯anno oppure in concomitanza con specifici cambiamenti normativi. Ricordiamo ad esempio nel 2018 l¡¯assalto alla Motorizzazione civile nei mesi estivi a causa dell¡¯entrata in vigore a settembre delle procedure Wltp per i test di laboratorio, quindi diventava impellente targare le scorte di veicoli che in caso contrario sarebbero diventati fuorilegge da l¨¬ a poco. Torniamo al 2019; tra i concessionari il salto ¨¨ stato notevole nel solo dicembre, per i motivi citati: +51,43%. Va tuttavia detto che il confronto col 2018 non avviene alle stesse condizioni, proprio perch¨¦ allora ci fu la grande corsa prima di settembre. Invece nei dodici mesi i rivenditori hanno solo leggermente aumentato questa pratica, +1,52%, quindi sostanzialmente l¡¯andamento ¨¨ stabile. Per quanto riguarda le case, esse si sono astenute in modo molto rigoroso, da qui il -40,2% rispetto allo scorso anno. L¡¯eccezione ha riguardato solo agosto (+107,2%) e dicembre (+621,52%) per due motivi collegati: l¡¯obbligo d¡¯immatricolare solo auto Euro 6d-Temp dal 1¡ã settembre e quello di omologare solo veicoli rispondenti alle specifiche Euro 6d dal 1¡ã gennaio 2020. Nel primo caso i veicoli precedenti a quelle norme sarebbero diventati fuorilegge, quindi andavano targati per forza. Sulle Euro 6d invece incombe la mannaia delle multe per i costruttori previste dall¡¯Unione europea: 95 euro per ogni grammo di CO2 oltre il limite di 95 g/km, moltiplicati per il 95% di tutti gli autoveicoli immatricolati dal 1¡ã gennaio 2020 al 31 dicembre 2021. Logico quindi sottrarre dal calcolo, immatricolandole prima, tutte le auto che ¨¨ possibile eliminare. Le autoimmatricolazioni complessive, di concessionari e costruttori, rappresentano una fetta non marginale: il 14,14% del mercato italiano nell¡¯intero 2019; non ¨¨ precisamente una situazione auspicabile, sebbene il dato complessivo segni un calo del 7,12% sulle immatricolazioni e dell¡¯1,14% sulla quota di mercato.
LE MIGLIORI AUTO DEL 2019: VOLKSWAGEN T-ROC E DACIA DUSTER
¡ª ?Per ¡°migliori¡± intendiamo i modelli che nell¡¯arco dei dodici mesi hanno registrato la maggiore crescita nelle vendite rispetto al 2018; in altri termini, le auto con la performance commerciale pi¨´ valida. Un nostro rapido calcolo partendo dalle tabelle di Unrae (l¡¯associazione dei costruttori esteri operanti in Italia) derivate dai dati ministeriali ci dice che, fra i modelli presenti in entrambi gli anni nella classifica assoluta dei primi 50 per vendita, il ¡°record sul giro¡± appartiene alla Volkswagen T-Roc: +40,25%. Segue la Smart fortwo con una crescita del 36,99%, davanti alla Dacia Duster con +36,71%. Se per la Smart abbiamo un rimbalzo (lo scorso anno era calata) spinto anche dall¡¯esaurimento finale delle versioni a benzina dopo il passaggio esclusivo all¡¯elettrico, per le altre due si tratta della conferma di una crescita che sembra non avere mai fine. Seguono in questa graduatoria dei ¡°tempi¡± Mercedes Classe A, Ford Ka+, Opel Crossland X e Renault Kadjar.
LE MIGLIORI PER SEGMENTO: LANCIA YPSILON E AUDI Q8
¡ª ?Osserviamo i singoli segmenti, confrontando le differenze nei modelli compresi in entrambe le annate tra i primi 10 per vendita. Tra le citycar dopo la Smart troviamo la Kia Picanto con +16,97%, per un soffio davanti alla Toyota Aygo che segna +16,09%. La Fiat Panda si ¨¨ ripresa bene dopo la brusca flessione di un anno fa (in senso relativo, perch¨¦ da sola aveva pur sempre venduto pi¨´ delle sei che la seguivano messe insieme); nel 2019 la regina delle vendite italiane ha ¡°fermato i cronometri¡± sul +10,02%. Nel segmento B la Lancia Ypsilon ha compiuto un¡¯inversione a U in drifting e, analogamente alla Panda, ha ritrovato la retta via dopo un anno terribile. Il suo +17,37% le regala la soddisfazione di scavalcare la Renault Clio al vertice della categoria. Eccellente anche la prestazione della Dacia Sandero, +16,63%. Nel segmento C abbiamo detto di T-Roc e Duster. Dietro di loro, buono il rendimento della Ford Ecosport (+7,43%), cos¨¬ come della Peugeot 3008 (+4,83). Nel segmento D, le medio-grandi, la migliore performance va attribuita ad Audi Q3 grazie al suo +35,22%. Eccellente anche la Toyota Rav4, +26,35%, mentre calano pesantemente le altre. Audi Q8, in virt¨´ del suo primo anno completo nei listini, guida il segmento E con +73,29%, davanti all¡¯altrettanto rinnovata Volkswagen Touareg con +63,48%. Infine tra le superlusso del segmento F la migliore ¨¨ stata la Bmw Serie 8 con +73,71%, davanti alla Mercedes GT con +61,56%.
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