L¡¯esemplare del 1930 appartenuto a Benito Mussolini fu profondamente alterato dai proprietari successivi per partecipare alle corse. Restauro affidato allo specialista inglese Thornley Kelham
? nelle mani di uno dei pi¨´ importanti restauratori inglesi, Thornley Kelham, l¡¯Alfa Romeo 6C 1750 Super Sport di Benito Mussolini: una responsabilit¨¤ non da poco, dal punto di vista storico oltre che collezionistico, riportare al suo splendore originario questo gioiello della casa del Biscione, che rappresenta uno dei momenti di supremazia tecnologica assoluta dell¡¯industria automobilistica del nostro Paese.
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L¡¯Alfa di Mussolini sottoposta a restauro
¡ª ?La storia documentata riporta al gennaio del 1930, quando la 6C 1750 terza serie usc¨¬ dal Portello, cuore della produzione Alfa Romeo, per essere consegnata alla ¡°Suprema Eccellenza il Cav. Benito Mussolini¡±. Immagini e filmati in bianco e nero dell¡¯epoca, conservati all¡¯Istituto Luce, mostrano il duce orgogliosamente al volante della vettura. Mussolini, si sa, amava molto le automobili - pur avendo preso la patente a 39 anni - e aveva una passione smisurata per le Alfa Romeo: auto italiane innanzitutto, simbolo di potenza, velocit¨¤ e coraggio. In una lettera inviata da Mussolini all¡¯ingegner Nicola Romeo, il duce riconosce che le sue Alfa vanno bene, ma con un¡¯abbondanza di dotazioni straniere: ¡°un orologio svizzero, la tromba francese, i magneti tedeschi Bosch¡±. Troppo per un marchio simbolo del suo Paese, che comunque Mussolini non tradir¨¤ mai, acquistando nel tempo tutte le pi¨´ importanti vetture Alfa, che gli venivano presentate in anteprima dal collaudatore Gianbattista Guidotti: 1500 cabriolet e berlina, quattro 6C 1750, e poi, dalla met¨¤ degli anni Trenta l¡¯upgrade, come si direbbe oggi, con la Touring Superleggera 2300 e l¡¯ultima 6C 2500 Berlinetta Touring del 1939. Un marchio che ha segnato anche la vita personale di Mussolini che al volante di un¡¯Alfa Romeo spider 6C 1750 Gran Turismo rossa carrozzata Zagato incontr¨° per la prima volta Claretta Petacci: un gioco di sguardi e sorpassi fra l¡¯Alfa del duce e la Lancia Astura dei genitori di Claretta lungo la Via del Mare da Roma a Ostia, che segn¨° nell¡¯aprile del 1932 l¡¯inizio di una delle storie d¡¯amore pi¨´ logoranti del Novecento.
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Alfa Romeo 6C 1750 SS, un restauro complesso
¡ª ?Un capitolo della nostra storia sta riprendendo dunque forma in Gran Bretagna, nel Gloucestershire, dove Thornley Kelham ha iniziato a smontare la 6C 1750 SS di Mussolini, praticamente irriconoscibile dopo essere rimasta abbandonata per un tempo imprecisato negli Stati Uniti. Dalle immagini pi¨´ recenti si notano le conseguenze delle modifiche dei proprietari che si sono avvicendati nella travagliata vita del modello. Nella foto rintracciata dagli specialisti inglesi negli archivi dell¡¯Istituto Luce, scattata il 29 aprile del 1931 durante la partecipazione del duce alla Radio Auto Raduno, la 6C mostra una coerenza dello stile e una perfezione aerodinamica ben diversa da quella attuale. Nel marzo del 1937 l¡¯auto venne venduta a tale Renato Tigillo, che la sped¨¬ ad Asmara predisponendola per le tante corse in voga in Eritrea- dalla Coppa di Natale alla Coppa Governatore- a discapito di quella armonia delle forme che l¡¯avevano resa celebre. Della 6C 1750 SS originale restano il telaio, il ponte posteriore e il cambio, e il restauro dovr¨¤ essere radicale. ¡°Questa Alfa Romeo ha la magia e la bellezza di una vettura carrozzata dagli Stabilimenti Farina, e guidata da uno degli uomini pi¨´ importanti del novecento prima di finire a gareggiare sulle strade del Nord Africa- spiega Simon Thornley a capo della Thornley Kelham- ¡°Abbiamo gi¨¤ realizzato restauri molto impegnativi- continua Thornley - ma ora la nostra grande sfida ¨¨ riportare questa macchina alle condizioni originali affrontando tutte le ricerche e le migliaia di ore di lavoro artigianale necessarie¡±.
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