Mille Miglia 2019 la partenza con Pirro e Giovinazzi
Alla partenza della Mille Miglia si possono ammirare le auto pi¨´ belle della storia ma anche vip, piloti di oggi e del passato e uomini dello spettacolo
dal nostro inviato Lorenzo Baroni
Tanti gli equipaggi
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Parte da Brescia come ogni anno la Mille Miglia edizione 2019, tra i partenti tanti collezionisti e proprietari appassionati, ma anche ospiti illustri, piloti e uomini dello spettacolo. Oggi la Mille Miglia non ¨¨ semplicemente la rievocazione storica di una tre gare tra le pi¨´ belle di sempre, che ha visto i trionfi dei pi¨´ intrepidi piloti della storia dell’automobilismo. Perch¨¦ la Mille Miglia rappresentava anche uno spaccato motoristico e culturale dell’Italia intera, un posto in cui la passione per i motori si fondeva con il territorio, dove la vita delle citt¨¤ veniva congelata nell’attesa del rombo delle auto. Tra i partecipanti quest’anno troviamo anche il pilota italiano di F1 schierato con la Alfa Romeo che non a caso nella prima giornata ha guidato una Alfa d’epoca scoprendo cos¨¬ da vicino il mondo delle auto d’epoca e quello delle gare del passato.
Numerosissime le Alfa in gara tra loro anche un equipaggio tutto femminile composto dalla ex pilotessa Prisca Truffi figlia del pilota di F1 Piero Taruffi a cui ¨¨ dedicata la pista romana di Vallelunga. Al suo fianco la giornalista e grande esperta di auto d’epoca Savina Confaloni. A bordo di una bellissima Alfa Romeo 6C del 1934 anche il pilota di F1 Emanuele Pirro. La sua auto appartenuta a Mussolini e costruita solo in due esemplari ha un valore di circa 3 milioni di euro e partecip¨° proprio con l’autista del duce alla edizione della Mille Miglia del 1935. Un mondo lontano che torna oggi in vita con la stessa forza e partecipazione di allora, una gara che sotto le carrozzerie di queste auto conserva inalterato lo spirito e il DNA di allora.
In gara anche Emanuele Pirro
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Lo conferma anche Emanuele Pirro ex pilota di F1, vincitore 5 volte della 24h di Le Mans con Audi che ci spiega: “ho gi¨¤ partecipato a questa manifestazione negli anni ’90 ma ancora oggi rimango stupito e affascinato dalla Mille Miglia e dalla sua carica emozionale. La cosa pi¨´ bella ¨¨ come questa gara ci faccia rivalutare e sentire pi¨´ vicini al nostro paese, visitiamo infatti luoghi magnifici ricevendo il calore del pubblico nelle piazze pi¨´ belle dell’Italia. Non scordiamo poi che molte delle auto pi¨´ belle in gara sono Italiane, mentre la gente per strada mostra sempre da sempre il suo meglio mostrando il suo lato migliore anche in questo momento non semplice per il nostro paese.
Anche per questo le grandi emozioni che si provano compensano la fatica di guidare queste auto dure prive di qualsiasi confort. Le lunghe ore di guida, l’esposizione alle intemperie, il freddo la pioggia vissute in prima persona regalano ancora maggiore fascino a questa gara”. Pirro partecipa con una Alfa Romeo 6Cc del 1934, una vettura che corse la Mille Miglia nel 1935 quando apparteneva a Mussolini, auto realizzata in soli due esemplari. Vetture come questa sono il vero valore della gara e ci¨° che la rende unica al mondo mantenendone lo spirito fino ai giorni nostri. La Mille Miglia ¨¨ l’unico posto al mondo dove ¨¨ possibile ammirare una cos¨¬ tale numero di auto d’epoca dal valore inestimabile, esemplari provenienti da tutto il mondo e distribuiti tra musei e collezionisti privati. Un evento che attrae appassionati e semplici osservatori, bambini e anziani, stipati lungo il percorso ad applaudire al passaggio delle auto.
Tra i partecipanti dell’edizione 2019 molte personalit¨¤, collezionisti, manager, dagli ex piloti come Arturo Merzario agli chef come Carlo Cracco. Pirro, attualmente impegnato come ambasciatore per Audi e Lamborghini e responsabile Fia in F1,
ma si ¨¨ lasciato comunque conquistare dal fascino della Mille Miglia: “guidando queste auto – continua Pirro – si respira ancora tutta la magia di quelle gare epiche. Perch¨¦ ¨¨ il pilota che deve adattarsi al mezzo e compensarne i difetti. Con le moderne invece ¨¨ l’auto che si adatta al pilota correggendo i suoi errori. Qui’ invece ¨¨ indispensabile comprendere il mezzo, immergersi in lui, studiarne la meccanica e assecondarne la guida.
Questo fa riflettere su quanto fosse selettiva la Mille Miglia, basti pensare che Stirling Moss stabil¨¬ il record nel ’55 a 157km/h di media, il tutto con le strade, gli pneumatici e i freni di un tempo, capiamo cos¨¬ quanto fossero alti lo spessore e il coraggio dei campioni di un tempo”.