Con l'europarlamentare, membro della Commissione trasporti, ricerca, energia e industria, analizziamo i futuri sviluppi relativi alle multe sulle emissioni di CO2 medie di gamma e sullo stop alle auto termiche del 2035. In attesa del piano di rilancio che Ursula von der Leyen presenter¨¤ il 5 marzo
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Il complesso bilanciamento tra il contenimento delle emissioni del parco circolante ed il mantenimento della competitivit¨¤ dell'industria automobilistica europea ¨¨ tra i principali terreni di battaglia politica all'interno delle istituzioni europee. Con Isabella Tovaglieri (Lega), europarlamentare membro della Commissione di trasporti, ricerca, energia e industria, abbiamo discusso dei prossimi sviluppi in materia di multe per la CO2 e stop alle auto termiche del 2035, anche alla luce dei recenti cambiamenti degli equilibri politici all'interno delle istituzioni europee.?
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Si ¨¨ avviato il dialogo strategico sull'automobile in Commissione. Cosa pu¨° anticiparci e qual ¨¨ la situazione attuale e cosa potremmo anche aspettarci da tutto questo?
?"Le decisioni o le non decisioni? Perch¨¦ nel 2025 anche una non scelta da parte della
Commissione della politica europea potrebbe avere delle ripercussioni gravissime su un
settore strategico per l'Europa e per l'Italia come ¨¨ l'automotive. Penso che per raggiungere l'obiettivo di avere un ambiente pi¨´ sano, obiettivo condiviso da tutti, ognuno debba mettere in cambio le migliori tecnologie che ha a disposizione per raggiungere quell'obiettivo meglio e prima. Se noi ci
leghiamo mani e piedi ad un'unica tecnologia, che peraltro non padroneggiamo, perch¨¦
sappiamo tutti che le materie prime necessarie per la produzione delle batterie elettriche
non le possiede l'Europa, noi rischiamo di legarci mani e piedi a paesi stranieri, in un
momento di forti tensioni geopolitiche dove essere indipendenti su questioni strategiche
come il tema dell'automotive, ma in generale il tema industriale ¨¨ fondamentale".?
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Ben prima dello stop dei motori termici del 2035, faremo a breve i conti con l'inasprimento delle multe sulla CO2 media di gamma, con un importante impatto economico sui costruttori. Qual ¨¨ la vostra posizione e cosa pu¨° fare la Commissione europea in questa direzione?
?"Io credo che su questo tema la Commissione Europea dovr¨¤ necessariamente lasciare un'apertura. ? stata incalzata pi¨´ volte dall'opposizione e anche dalle stesse case automobilistiche. Oggi viviamo un paradosso per cui le case automobilistiche, per rispettare le emissioni di CO2, o meglio i limiti di quelle emissioni, poich¨¦ le auto elettriche non le vendono e non possono costringere le persone ad acquistarle, arrivano addirittura a non produrre pi¨´ auto tradizionali, perch¨¦ quelle invece fanno s¨¬ che la quota venga superata. Di conseguenza, per una legge di domanda e offerta, quelle poche che ci sono aumentano i prezzi e quindi si innesca anche un tema sociale non indifferente. Ad oggi l'auto ¨¨ uno strumento di lavoro per la maggior parte dei cittadini, e oggi anche acquistare un'utilitaria tradizionale ¨¨ diventato quasi inaccessibile".
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Come sono cambiati con la nuova Commissione e con il nuovo Governo europeo gli equilibri a Bruxelles?
"L'opposizione si ¨¨ rafforzata e soprattutto le criticit¨¤ del Green Deal sono l¨¬ da vedere, per cui di fronte a certe obiettivit¨¤ la Commissione deve necessariamente tirare i remi in barca. Detto questo per¨° lo deve fare completamente scevra da condizionamenti ideologici, e quindi non chiudere la porta in faccia a tutte le tecnologie che sono disponibili. Una su tutte, Eni ha sviluppato la tecnologia del biocarburante, che ¨¨ una tecnologia oggi gi¨¤ matura, gi¨¤ disponibile, che ci consentirebbe serenamente di conservare le linee di produzione delle auto termiche, consentendo comunque alla gente di poter circolare con il parco attuale, non emettendo. A chi critica questa soluzione sostenendo che sia troppo cara o che non ce ne sia sufficienza per far circolare tutti, risponderei che non esiste un'unica soluzione valida su tutti i fronti, ma bisogna selezionare il giusto mix energetico, in parte sar¨¤ l'auto elettrica, in parte sar¨¤ il biocarburante, in parte saranno quelli sintetici e in parte anche l'idrogeno. Se l'obiettivo ¨¨ quello, mettiamo in campo tutte le energie e le tecnologie possibili, ma trovo aberrante che nella patria del libero mercato, dall'oggi al domani, si decida per regolamento di mettere fuori gioco una tecnologia".
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Quali sono i provvedimenti che dovrebbero essere messi in campo dalle istituzioni europee in questo ambito?
?"Per quanto riguarda le multe, esistono degli strumenti giuridici all'interno dei trattati che consentirebbero di sospendere temporaneamente l'applicazione delle multe, e io ritengo che su questo ci sia margine per intervenire e sosterremo certamente questa soluzione. Dopodich¨¦ la soluzione madre dovrebbe essere quella di eliminare quella fantomatica data che ¨¨ lo stop nel 2035, perch¨¦ cos¨¬ facendo non solo salvaguarderemmo le case automobilistiche, ma anche tutto l'indotto della componentistica italiana che lavora per le case madri. Se invece continua a permanere quel fantomatico stop del 2035, tutto l'indotto continuer¨¤ a soffrire, attraverso per¨° una norma che di fatto falsa la sana e libera concorrenza che dovrebbe invece essere alla base di un libero mercato".
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C'¨¨ ancora margine per una crescita dell'industria italiana e se s¨¬ dove potrebbero essere i margini su cui lavorare per farla crescere in futuro?
"La sospensione delle sanzioni del 2025 ¨¨ una boccata di ossigeno, perch¨¦ queste avrebbero sottratto circa 10 miliardi di euro in capo alle case automobilistiche, ma il problema non ¨¨ risolutivo. Ad oggi l'auto ¨¨ ancora uno dei mezzi preferiti dagli italiani per muoversi, ed ¨¨ anche una questione di libert¨¤ di scelta continuare a poter decidere quale auto acquistare. Sicuramente quando i tempi saranno maturi, la tecnologia pure e il costo accessibile ¨¨ evidente che il mercato si rivolger¨¤ all'auto elettrica, ma non ¨¨ che nella rivoluzione industriale hanno messo fuori norma i calessi e hanno obbligato ad acquistare il motore a scoppio, deve essere tutto una transizione, in modo tale che domanda e offerta si incontrino e guidino questo le politiche industriali, al posto di norme e regolamenti".
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Gli incentivi, sia europei che italiani, possono essere una chiave per aiutare la produzione di auto in Italia?
"Le rivoluzioni le fanno le masse, non le ¨¦lite, per cui se l'auto elettrica ¨¨ troppo cara non saranno n¨¦ i dazi n¨¦ gli incentivi a far s¨¬ che la gente comune le possa acquistare. I dazi poi rischiano di ritorcersi contro di noi che siamo un paese fortemente esportatore. Detto questo, sono facilmente aggirabili, perch¨¦ basta che si vada a produrre in Europa in Cina o che un'azienda cinese acquisti un'azienda europea per aggirare il dazio. In ogni caso la Cina fa comunque dei prezzi a tal punto competitivi che probabilmente l'auto anche col dazio sopra sarebbe comunque pi¨´ conveniente. E sul tema degli incentivi, anche l¨¬ c'¨¨ da capire, perch¨¦ rischiamo di diventare vittime delle nostre stesse leggi. Se dobbiamo garantire la sana concorrenza, gli incentivi europei con i fondi pagati dalle tasse dei cittadini europei ed italiani devono finanziare solo le auto prodotte in Europa, o in una logica di libero mercato andranno a finanziare tutte le auto che circolano in Europa comprese quelle prodotte altrove? Detto questo comunque se i soldi per acquistare un'auto elettrica non ci sono, non ci sono incentivi che tengano".
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Una nota ¨¨ inevitabile sul mondo anche delle auto d'epoca. Le istituzioni sono spesso poco chiare sulla loro possibile libera circolazione in futuro. Che linea dovrebbe seguire l'Europa??
"?Lunga vita alle auto e alle moto storiche, che sono sostenibili per eccellenza, sono l'emblema della sostenibilit¨¤ perch¨¦ hanno un impatto ambientale veramente ridicolo. E dal punto di vista dei valori, della tradizione, della storia e della cultura hanno un significato enorme per un paese che punta sul turismo come il nostro. Anche il mondo del motorismo storico contribuisce in maniera significativa a quel comparto, per cui io trovo veramente miopi alcune crociate contro di esse, una su tutte quelle del sindaco di Milano, che vuole mettere fuori uso delle testimonianze a cielo aperto di quello che ha rappresentato la nostra storia senza avere alcun vantaggio dal punto di vista ambientale, perch¨¦ io ricordo sempre che per emettere la stessa quantit¨¤ di carbonio emessa dalla produzione di un'auto elettrica, un'auto storica dovrebbe circolare per 46 anni. Per cui, impedire a quelle auto di circolare non ¨¨ un danno solo al proprietario. Sfatiamo poi il mito che chi possiede un'auto storica ¨¨ necessariamente un benestante, perch¨¦ tanti beni storici sono stati tramandati e le persone si sentono la responsabilit¨¤ di custodirle, con fatica e con sacrificio anche economico, per cui io ritengo che appunto siano solo una ricchezza da valorizzare, da continuare a far circolare perch¨¦ priveremmo tutte le persone della possibilit¨¤ di ammirare delle testimonianze del nostro glorioso passato, per cui sarebbe veramente uno svantaggio per tutti".?
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Oltre all'aspetto lavorativo nella commissione di ricerca ed energia, ¨¨ appassionata di auto storiche. Come ¨¨ nato questo interessamento??
?"Mio padre mi ha sempre accompagnato la domenica ai raduni ad ammirare auto storiche. Era un appassionato di auto e nel tempo le sue auto sono diventate storiche, mentre io invece ho preso in consegna una Vespa 125 Primavera e ne vado molto orgogliosa, per cui direi che ho sempre vissuto all'interno di questo di questo mondo. A prescindere dalla passione trasmessami dalla famiglia, per¨°, tengo a sottolineare che il mondo dei veicoli storici merita attenzione anche da parte di chi non ¨¨ appassionato, perch¨¦ ¨¨ importante fare conoscere soprattutto alle future generazioni quello che siamo stati".?
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