f1
Ferrari alta tensione. Leclerc in ansia, team agitato: la seconda gara ¨¨ gi¨¤ un esame
Sapeva bene, Fred Vasseur, che sarebbe stata dura. Non cos¨¬, non cos¨¬ tanto e da subito, probabilmente. La domenica sera in Bahrain avrebbe voluto avere un po' pi¨´ di tempo per aggiustare prestazione e affidabilit¨¤, per reagire al meglio ai guai che hanno piantato in pista la SF-23 di Charles Leclerc. Da allora per¨° deve aver cambiato idea. Avr¨¤ benedetto il calendario e la possibilit¨¤ di tornare in pista questa settimana in Arabia Saudita. Meglio correre che stare a macerarsi nelle polemiche, le voci, le illazioni saltati fuori ovunque da quando, la scorsa settimana, si ¨¨ saputo dei saluti di David Sanchez. E si ¨¨ definitivamente scoperchiato il vaso degli scontenti.?
arrivare in fondo
¡ª ?Meglio correre. Ma bene, pi¨´ forte che in Bahrain, quantomeno. E soprattutto fino in fondo. Il primo pericolo da scongiurare ¨¨ un altro ritiro: una condizione che costringa di nuovo Charles Leclerc senza, o con pochi, punti. Il rischio ¨¨ concreto. A Sakhir ha sostituito la centralina prima della gara. E quella nuova ¨¨ rimasta danneggiata nel guasto che lo ha costretto al ritiro, dunque non ¨¨ pi¨´ utilizzabile. Le investigazioni effettuate hanno individuato in un problema di cablaggio le ragioni del forfeit. Ora quindi la prima preoccupazione, la priorit¨¤ assoluta, ¨¨ la disponibilit¨¤ della prima centralina. Che in Bahrain era stata smontata in via precauzionale. Quindi in teoria integra. E' auspicabile, fondamentale, perch¨¦ doverne installare una terza comporterebbe una penalit¨¤ di dieci posizioni in griglia. Sarebbe un'altra gara rovinata. E questo la Ferrari e Leclerc non possono permetterselo. Un altro inconveniente di affidabilit¨¤ sarebbe un disastro.?
missione max
¡ª ?Pur non essendo di certo la sola questione delicata e in sospeso. Al GP del Bahrain, l'altra constatazione sconsolante ha riguardato la disparit¨¤ di prestazione rispetto alla Red Bull: i 48" secondi che Carlos Sainz ha buscato da Max Verstappen. Oltre al preoccupante sorpasso patito dall'Aston Martin di Fernando Alonso. Vasseur, la Ferrari e tutti i tifosi per Jeddah contano in un circuito pi¨´ amico, con quei tratti meno guidati, con quelle esse allungate sul Mar Rosso che dovrebbero esaltare la velocit¨¤ della SF-23. E confidano in un asfalto meno abrasivo, non pi¨´ cos¨¬ mangia-gomme, in modo che il male ormai - si teme - endemico, del degrado risulti limitato. Tradotto: se davvero la Red Bull, quella del campione Max per lo meno, ¨¨ imprendibile, almeno che le due rosse lottino subito dietro, non troppo distaccate. Che dimostrino cio¨¨ progressi. Facciano pensare che a Sakhir sia stata una specie di tempesta perfetta. E' fondamentale per tutti e ancora di pi¨´ per Leclerc che da quella gara ¨¨ uscito con il morale azzerato. Dev'esser tremendo immaginare fin da subito un'altra stagione di amarezze, rincorse, spiegazioni da arronzare ogni volta. Il sospetto lo ha avuto, non avrebbe voluto parlare con il presidente John Elkann, se no. E nemmeno della rinuncia all'ultimo attacco al tempo in Q3 per risparmiare una gomma rossa dev'esser stato proprio contento. Serve una prestazione per convincersi e rilanciarsi. Charles ¨¨ stanco di restare nel limbo. E in effetti, dopo tante chiacchiere e promesse, non merita nemmeno di restarci.?
dubbio mekies
¡ª ?Priorit¨¤ assoluta dunque: una buona gara, due auto l¨¤ davanti, possibilmente sul podio (come un anno fa). In una posizione da cui sia poi un po' pi¨´ semplice guardare dentro la Scuderia, e ad altri, eventuali, colpi di scena. La reazione all'uscita di Sanchez, Vasseur l'ha affidata ad un'intervista al settimanale francese 'Auto-Hebdo'. A chi negli ultimi giorni ha parlato di autorit¨¤ limitata ha ribattuto: "Da nessuna parte ho goduto dei mezzi e del potere decisionale che ho qui". Ancora pi¨´ netto ¨¨ andato gi¨´ sulle uscite: "Ci sono persone vicine a Binotto che ora scelgono di andarsene, erano suoi uomini, ¨¨ inevitabile. Non sono preoccupato", ha aggiunto. E allora su Radio Maranello si sono intensificate le voci su Laurent Mekies, suo connazionale e confratello di alma mater (all'Estaca) a cui sono state cambiate le deleghe. Non necessariamente in una diminutio: il rapporto con la Fia che gli ¨¨ stato affidato, per dire, lo eleva al rango di direttore sportivo. Con confermati incarichi al muretto del dopo-Rueda. Mekies in Ferrari ¨¨ arrivato (dalla Fia) nel 2017 con Maurizio Arrivabene, di certo ¨¨ diventato uomo (anche) del suo successore. Le trasmissioni di Radio Maranello spesso ci azzeccano, sar¨¤ anche normale che elementi legati al capo precedente scelgano di andarsene, ma non ¨¨ detto che debbano farlo per forza. "Sono stupito di come dopo una sola gara siamo gi¨¤ diventati un bersaglio", ha rivelato ancora il capo scuderia. E' l¨¬, la differenza. In Ferrari ¨¨ tutto terribilmente pi¨´ complicato.
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