Luglio 1979, sul tortuoso circuito di Digione, uno dei GP pi¨´ belli della F1. Gilles Villeneuve, duellando con Ren¨¦ Arnoux, entrava nel cuore dei fans Ferrari e nella leggenda della Massima Formula
Il 1¡ã luglio 1979 si correva in Borgogna, sul tortuoso ed ostico tracciato di Digione, il GP di Francia valido quale ottava prova del Mondiale di Formula 1. La corsa, che si presentava senza particolare clamore, avrebbe finito per entrare nella storia della Formula 1 dando inizio alla leggenda di Gilles Villeneuve.
LA "MARCIA DI AVVICINAMENTO" AL GP DI FRANCIA
¡ª ?Dopo un inizio di stagione poco brillante con due ¡°vecchie¡± 312 T3, Villeneuve ed il compagno di team Jody Scheckter iniziarono presto a macinare successi con la nuova vettura. Il canadese vinse in successione prima in Sudafrica e poi negli Stati Uniti, portandosi per la prima volta in carriera in testa al Mondiale. Inoltre prese parte alla ¡°Race of Champions¡± di Brands Hatch con la 312 T3, riuscendo a piazzarsi terzo. Segu¨¬ di nuovo un periodo problematico: in Spagna Villeneuve fu attardato da noie agli pneumatici posteriori ed ai freni, mentre in Belgio una buona performance fu rovinata dall¡¯esaurimento della benzina a ridosso del traguardo. In tal modo Villeneuve era retrocesso in terza posizione in classifica generale, a dieci punti di distacco dal nuovo leader, il team-mate?Scheckter: all¡¯arrivo in Borgogna, dunque, le chances di titolo di Gilles erano ancora intatte.
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la vigilia di una gara leggendaria
¡ª ?A parte la lotta per il titolo, la corsa francese non aveva molto altro da offrire escludendo il debutto della Arrows A2 e quello di Keke Rosberg al volante della Wolf, che ripresentava la WR8. Ci furono poi i ritorni di Arturio Merzario ed Hector Rebaque reduci da pesanti infortuni, nonch¨¦ il rientro di Jacky Ickx ingaggiato dalla Ligier in sostituzione di Patrick Depailler, sfracellatosi con il deltaplano un mese prima. In quel weekend James Hunt annunci¨° il ritiro immediato dalla Formula Uno dopo due stagioni disastrose. Le qualifiche avevano visto le Renault dominare sulla concorrenza conquistando la pole position con Jean-Pierre Jabouille ed il secondo posto con Ren¨¦ Arnoux. Villeneuve aveva comunque contenuto i danni portandosi terzo in griglia, con al fianco la Brabham-Alfa Romeo di Nelson Piquet, mentre Scheckter fu quinto davanti alla Brabham di Niki Lauda.
LO SCATTO IN TESTA DI GILLES
¡ª ?Un cielo uggioso accompagn¨° dunque l¡¯ingresso in pista dei ventidue piloti ammessi al GP di Francia, con Elio De Angelis ammesso al via in extremis al posto della ATS-Ford di Hans-Joachim Stuck. La corsa inizi¨° estremamente bene per Villeneuve che alla prima curva ¡°gel¨°¡± i tifosi francesi, portandosi in testa ai danni di Jabouille ed approfittando anche dei problemi occorsi ad Arnoux, solo nono al primo giro. Il francese riusc¨¬ comunque a recuperare il terreno perduto rapidamente ed al quindicesimo giro, superando Scheckter, era di nuovo in zona podio. Intanto Villeneuve continu¨° a resistere agevolmente al comando per molti giri: solo alla quarantasettesima tornata Jabouille riusc¨¬ a riportarsi al comando, mantenendolo poi fino al termine per la gioia dei tecnici della Renault. Mentre le Brabham di Lauda prima e di Piquet poi furono eliminate da incidenti, Arnoux inizi¨° a guadagnare terreno su Villeneuve ed a tre giri dalla fine lo agganci¨°, dando vita ad un duello destinato ad entrare nella storia.
UN FINALE DI GARA DA LEGGENDA
¡ª ?Bench¨¦ penalizzati da noie alle gomme e ad altri particolari meccanici, Villeneuve ed Arnoux non risparmiarono le loro monoposto sorpassandosi moltissime volte. In pi¨´ di una occasione i due ¡°duellanti¡± arrivarono a toccarsi fianco a fianco, rischiando di danneggiare irreparabilmente i mezzi meccanici. La Ferrari era chiaramente pi¨´ avvantaggiata nel misto e sui continui saliscendi che caratterizzano tutt¡¯ora il tracciato di Digione, mentre Arnoux recuperava sul rettilineo. All¡¯inizio dell¡¯ultimo giro, il francese parve in vantaggio dopo una serie di sorpassi che era apparsa infinita e per la Renault sembr¨° spianata la strada verso una stupenda doppietta ¡°casalinga¡±. Invece, Villeneuve a met¨¤ percorso riusc¨¬ a trovare il varco giusto per sorprendere Arnoux. Il pilota Renault non fu in grado di ribattere ed il canadese and¨° ad involarsi verso un secondo posto memorabile. Il pubblico francese, gi¨¤ soddisfatto per il successo di Jabouille, lasci¨° Digione ¡°elettrizzato¡± da quello che si poteva definire come uno dei duelli pi¨´ belli della storia della F1.
LE POLEMICHE E POI...
¡ª ?Se il pubblico fu estremamente soddisfatto per il duello all¡¯ultimo sangue, nei giorni successivi furono numerose le polemiche da parte degli addetti ai lavori. Carlo Chiti ritenne il duello ¡°uno spettacolo non edificante¡± sostenendo che era ¡°pura follia¡± andare a ¡°cercare il rischio¡± in quella maniera. I fans della ¡°Rossa¡± per¨° si schierarono compatti con Gilles Villeneuve, che da quel weekend divenne il loro idolo numero Uno.?
I SUCCESSI DI GILLES
¡ª ?Le vittorie di Villeneuve al volante della Ferrari non furono moltissime, ma tutte estremamente significative. Come il primo successo del 1978, tra le ¡°mura amiche¡± di Montreal, culmine di una stagione iniziata tra mille polemiche? ma proseguita in crescendo, con il primo podio a Zeltweg e l¡¯ottima prova nel tragico GP d¡¯Italia di Monza. Con il successo di Montreal, Gilles conquist¨° una estrema popolarit¨¤ nel paese nord americano. I gi¨¤ citati due trionfi del 1979 si sarebbero rivelati illusori: dopo la corsa di Digione diversi problemi tecnici avrebbero condizionato la marcia di Gilles, consentendo altres¨¬ al compagno di team Jody Scheckter di involarsi verso il suo unico titolo piloti, ultimo alloro per un pilota Ferrari fino al 2000, con l¡¯inizio dell¡¯epopea di Michael Schumacher. Dopo un 1980 disastroso, nel 1981 Villeneuve pass¨° alla riscossa al volante della 126 CK. A Montecarlo, dopo una rincorsa rabbiosa nei confronti della Williams di Alan Jones, arriv¨° la prima splendida vittoria stagionale e quarta sotto i colori Ferrari; in seguito Gilles seppe ripetersi sulla strettissima pista madrilena di Jarama, quando riusc¨¬ a conquistare il suo secondo successo dopo avere contenuto fin sotto la bandiera a scacchi Laffite, Watson, Reutemann e De Angelis in uno dei rarissimi arrivi ¡°a trenino¡± nella storia della F1.
GLI "INCIDENTI DI PERCORSO"
¡ª ?Nel corso della sua militanza in Ferrari, non sono stati pochi gli incidenti e le disavventure di Villeneuve al volante della ¡°Rossa¡±. Il primo schianto degno di nota fu nel 1977, poche settimane dopo il suo ingaggio al posto di Niki Lauda: in occasione del GP del Giappone una collisione con Ronnie Peterson fece uscire di strada la sua Ferrari e due addetti ai lavori trovarono la morte nel crash. Nel 1978, Villeneuve compromise una possibile vittoria nel GP degli Stati Uniti, urtandosi con il doppiato Clay Regazzoni in una curva strettissima e finendo per decollare nelle protezioni con la sua ¡°Rossa¡±. L¡¯elvetico fu sfiorato alla testa da una ruota della Ferrari e critic¨° l¡¯aggressivit¨¤ di Villeneuve, che ricevette il nomignolo di ¡°Aviatore¡±. Enzo Ferrari continu¨° comunque a dar fiducia a Gilles venendo presto ripagato dai fatti. Anche se pi¨´ raramente Villeneuve avrebbe continuato a dispensare qualche brivido anche nelle stagioni successive. Nel 1979, a Zandvoort, Gilles stup¨¬ tutti compiendo un giro completo su tre ruote dopo la foratura della posteriore sinistra. Il disperato tentativo del canadese di rimanere in corsa per il titolo si infranse al rientro ai box, quando i meccanici giudicarono troppo gravi i danni alla sospensione posteriore della monoposto. Nel deludente 1980, Villeneuve rimase vittima poi di uno spaventoso incidente sul circuito di Imola, uscendo di pista e picchiando le barriere nella curva prima della Tosa?che poi fu intitolata a suo nome. A differenza di Roland Ratzenberger, che per¨¬ in circostanze simili nel 1994, Villeneuve usc¨¬ indenne dal crash. Poi, nel 1982, dopo la beffa di Imola per mano di Pironi che compromise l'armonia all'interno della Scuderia Ferrari, arriv¨° il tragico incidente di Zolder con la 126 C2 sul finire delle qualifiche per una incomprensione con Jochen Mass, che sottrasse per sempre Gilles all¡¯affetto dei suoi ¡°fans¡±¡
LA SCHEDA DI VILLENEUVE
¡ª ?Nato a Saint-Jean-Sur-Richelieu il 18 Gennaio 1950, Gilles Villeneuve inizi¨° la sua carriera come pilota di motoslitte nel natio Qu¨¦bec, debuttando nel motorsport nel 1967 con delle gare di accelerazione. Cresciuto nella scuola di pilotaggio di Jim Russell a Mont-Tremblant, Gilles divenne campione regionale di Formula Ford nel 1973, passando in Formula Atlantic dove sarebbe rimasto ai vertici fino al 1977, vincendo il titolo canadese per due anni consecutivi. Sempre nel 1977 prende parte al GP di Trois Rivieres che vince davanti a James Hunt. Teddy Mayer della McLaren decide di ingaggiare Villeneuve facendolo debuttare in Formula Uno al GP di Gran Bretagna di quell¡¯anno, concluso all¡¯undicesimo posto nonostante problemi elettrici. Sempre nel 1977 viene contattato da Enzo Ferrari per sostituire Niki Lauda, esordendo al volante della ¡°Rossa¡± nel casalingo Gran Premio del Canada concluso al dodicesimo posto. Nel 1978 arriva il primo successo con la Ferrari al GP del Canada, mentre nel 1979 conquista due successi in Sudafrica e Stati Uniti, rimanendo a lungo in lizza per il titolo. Nel 1980 non ottiene vittorie, mentre nel 1981 conquista altri due successi a Montecarlo ed in Spagna. Nel 1982 ¨¨ favorito per il titolo con la Ferrari 126 C2, ma dopo il beffardo secondo posto di Imola alle spalle di Didier Pironi, che lo supera all'ultimo giro, resta coinvolto in un incidente mortale a Zolder nel corso delle qualifiche. In seguito il figlio Jacques segue le orme paterne, arrivando a vincere il titolo Indycar nel 1995, sfiorare il titolo mondiale di F1 nel 1996 e vincerlo nella stagione successiva...
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