In quel tragico GP nel 1994 non mor¨¬ solo Senna ma anche l¡¯austriaco, che si schiant¨° con la sua Simtek durante le qualifiche. E il cui dramma fu oscurato dalla scomparsa della Leggenda brasiliana
L¡¯imminente arrivo della Formula 1 a Imola riporta alla mente il tragico weekend del 1 maggio 1994, costato la vita alla leggenda Ayrton Senna. Un fine settimana maledetto che condens¨° sulla pista imolese tutti gli incidenti gravi che possano funestare un evento motoristico, causando feriti anche tra gli spettatori, i meccanici e i piloti delle gare di contorno e purtroppo anche un¡¯altra vittima. Stiamo parlando dell¡¯austriaco Roland Ratzenberger che mor¨¬ nel pomeriggio di sabato 30 aprile durante le qualifiche, al volante della sua Simtek. Una morte passata in ¡°secondo piano¡±, possiamo dire cos¨¬, destinata a essere offuscata dopo nemmeno ventiquattro ore dalla scomparsa di Senna, al volante della Williams.
chi era ratzenberger
¡ª ?Pochi ricordano la figura di questo sfortunato pilota austriaco, nonostante un solido curriculum. La carriera di Ratzenberger comincia negli anni Ottanta in Germania, con molte vittorie tra il 1983 e il 1985 nelle categorie di formazione. Questo gli permise di essere ingaggiato da alcuni importanti team della Formula Ford inglese, al tempo uno dei campionati ¡°palestra¡± pi¨´ in voga grazie anche al prestigioso Formula Ford Festival di Brands Hatch, fucina di tanti grandi campioni. E nel 1986 Ratzenberger riusc¨¬ a vincere questa corsa, approdando quindi nella Formula 3 inglese nella stagione seguente dove inanell¨° una serie di ottime performance, spesso brillando, ma mai riuscendo a lasciare il graffio decisivo in un campionato ricchissimo di talenti. L¡¯austriaco riusc¨¬ comunque a impressionare i team manager delle gare Endurance Sport Prototipo, e gi¨¤ nel 1987 esord¨¬ con Lechner e Sala alla 24 Ore di Le Mans con una Porsche 962. Fu la prima di ben cinque partecipazioni alla storica gara francese, nell¡¯ultima del 1993 vinse in classe C2 con la Toyota 93-CV arrivando quinto assoluto assieme a Mauro Martini e Naoki Nagasaka. Roland ebbe anche una discreta esperienza nel BTCC, il Superturismo inglese, al volante di una Bmw M3 E30, poi nel 1990 decise di trasferirsi in Giappone, divenendo uno dei tanti gaijin (il termine con cui in Giappone si definiscono gli stranieri) a tentare la sorte nelle Formula 3000 e Formula 3 locali.
la scalata di roland
¡ª ?In quella che sarebbe divenuta Formula Nippon e poi ancora Superformula raggranell¨° alcune vittorie tra 1990 e 1991; fece anche alcune partecipazioni alle storiche gare di Formula 3 di Macao e del Fuji, al tempo una battaglia che contrapponeva tutti i principali costruttori di Formula 3: oltre a Dallara, anche Bowman, Ralt, Reynard e Van Diemen. Nel suo periodo giapponese divenne buon amico del promettente pilota americano Jeff Krosnoff, anche lui destinato nel 1996 a una fine crudele in un terribile incidente nella gara CART di Toronto, quasi una maledizione. La carriera di Ratzenberger sembr¨° stabilizzarsi nel giro delle principali gare Endurance, quando nel 1994 la fortuna parve ricordarsi di lui.
la chance F1
¡ª ?
La Simtek, squadra all¡¯esordio nella Formula Uno, non pot¨¦ schierare per motivi tecnici Jean-Marc Gounon per le prime cinque gare del mondiale, e offr¨¬ quindi il suo posto al miglior pilota pagante. Si fece avanti Roland, mettendo sul tavolo di Nick Wirth, ¡°dal primo all¡¯ultimo¡± come spesso puntualizz¨° il giovane manager in seguito, i soldi per disputare quelle cinque gare. La vettura, giovane e gestita da un team ancora povero di esperienza tecnica, non si rivel¨° per niente competitiva e a Interlagos, gara di esordio del campionato, non centr¨° nemmeno la qualificazione. Roland non si perse d¡¯animo e si rimbocc¨° le maniche per entrare in griglia nel successivo round, disputato sulla pista Tanaka International di Aida con la denominazione di Gran Premio del Pacifico. Su un percorso che lui ben conosceva grazie alla lunga militanza nelle formule nipponiche, Roland non fall¨¬ l¡¯obiettivo qualifica. La macchina per¨° non poteva permettergli grandi cose e l¡¯austriaco dovette accontentarsi di ¡°galleggiare¡± in fondo al gruppo. Alla fine i molti ritiri, tra cui quello immediato di Senna per incidente, gli permisero di terminare undicesimo, immediatamente alle spalle del compagno di team David Brabham.
ratzenberger e imola
¡ª ?Rinfrancato dalla qualifica, Roland si lanci¨° nel round di Imola con l¡¯intento di entrare di nuovo in griglia, ma il weekend part¨¬ male e non solo per via dell¡¯incidente di Rubens Barrichello alla variante bassa. Le due Simtek furono frenate da problemi tecnici e anche da incidenti, tant¡¯¨¨ che in una sessione Brabham danneggi¨° la sua vettura e Roland gli cedette la propria per proseguire. Arrivarono le qualifiche del sabato. Ratzenberger riusc¨¬ a conseguire un tempo utile per entrare in griglia, quando il destino colp¨¬ nella maniera pi¨´ maligna. Danneggiato da un precedente passaggio su un cordolo, l¡¯alettone anteriore della Simtek and¨° a spezzarsi di netto prima della Curva Villeneuve, facendo perdere il controllo alla monoposto viola. L¡¯impatto contro il muro fu terribile. La scocca resistette, salvo una vistosa fessura sul lato sinistro dovuta allo sfregamento di un cerchio, ma la decelerazione, terrificante, and¨° a causare terribili lesioni al capo di Roland. Le immagini del corpo di Ratzenberger sballottato nell¡¯abitacolo come una bambola rotta dentro il relitto della Simtek che si arenava demolito alla Tosa, con tuta e casco sporchi di sangue, risvegli¨° la Formula Uno dalla illusione di essere divenuta immortale.
il sogno spezzato
¡ª ?Inutile fu il ricovero all¡¯Ospedale Maggiore di Bologna, con Roland che fu dichiarato morto in capo a una manciata di minuti. L¡¯austriaco divenne quindi il primo pilota di Formula 1 a morire dal 1986, quando Elio De Angelis per¨¬ durante un test al Paul Ricard con la Brabham. Tutti imputarono la morte dell¡¯austriaco alle carenze tecniche della Simtek, ma il giorno seguente, con la morte di Senna, si cap¨¬ che la Formula 1 era giunta alla fine di un ciclo e doveva essere completamente ripensata, onde evitare di farla sprofondare in una nuova e triste era di pericoli e incidenti mortali. Pochi giorni dopo, si tennero i funerali dell¡¯austriaco nel piccolo comune di Maxglan, offuscati dalle esequie a Senna. Mentre Ayrton fu omaggiato da una folla oceanica, Roland ebbe un commiato ben pi¨´ riservato, sia pure alla presenza di Max Mosley. E ben presto l¡¯oblio cadde su Ratzenberger: un oblio che non rende giustizia alla figura di un onesto gregario del Motorsport, che ventisette anni fa ebbe la sfortuna di morire mentre inseguiva il coronamento del suo sogno pi¨´ grande, il giorno prima della scomparsa della Leggenda.
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