Continua il viaggio dedicato ai "bolidi d'oro" di Maranello in F1. La 126 C del 1981 aveva un gran potenziale, ma un telaio pesante e alcuni problemi la penalizzarono. Resta per¨° nella storia per i successi del canadese a Montecarlo e Jarama
Dopo il titolo iridato conquistato nel 1980 dall'australiano Alan Jones (Williams-Ford Cosworth, scuderia che per la prima volta primeggi¨° anche fra i Costruttori), nel 1981 la Ferrari si present¨° ai nastri di partenza del campionato del mondo di Formula 1 con due 126 C affidate, rispettivamente, a Gilles Villeneuve e, in seguito all'addio di Jody Scheckter (che si ritir¨° dalle competizioni al termine della stagione precedente), al giovane francese Didier Pironi (proveniente dal team Ligier). Un pacchetto sportivo di tutto rispetto che, tuttavia, non port¨° ai risultati sperati.?
telaio pesante
¡ª ?Ben presto, infatti, il telaio della prima monoposto dotata di compressori turbo nella storia del Cavallino si rivel¨° molto pi¨´ pesante rispetto a quello delle vincenti Brabham e Williams, con la corsa per il successo finale che si ridusse a una lotta a tre fra Nelson Piquet (50 punti e titolo per il brasiliano della Brabham), Carlos Reutemann (49) e lo stesso Alan Jones (46), entrambi in gara con il colori del team Williams.
IL "BRACCIO DI FERRO" TRA 126 CX e 126 CK
¡ª ?Dopo aver trascorso tutto l'inverno a sviluppare e a testare, sia la 126 CK (la versione della monoposto spinta dal classico turbocompressore K¨¹hnle, Kopp & Kausch), sia la 126 CX (la vettura caratterizzata dalla presenza del Comprex, un compressore meccanico ad onda di pressione della Brown Boveri), a Maranello dovettero accontentarsi della settima posizione assoluta del pilota canadese, vincitore di due gare.
due vittorie straordinarie
¡ª ?Straordinari, per¨°, i successi di Gilles Villeneuve, prima a?Montecarlo,?il primo di una vettura turbo fra le stradine del Principato, e poi in?Spagna,?a Jarama, braccato da un plotoncino di quattro vetture, quelle di Jacques Laffite, John Watson, Carlos Reutemann ed Elio De Angelis, arrivate al traguardo racchiuse in appena 1"24 di distacco dal canadese.? Quel 1981 rest¨° per¨° una stagione tribolata. In seguito al doppio ritiro nei primi due appuntamenti stagionali, negli USA e in Brasile, la scuderia emiliana decise inoltre di rinunciare definitivamente al brevetto dall'azienda svizzera, identificabile con la dicitura BBC, per puntare sul turbocompressore KKK.?Un prodotto pi¨´ leggero ¨C a causa del suo peso il tamburo del compressore fin¨¬, in alcune occasioni, per spezzare la cinghia che lo metteva in movimento ¨C e meno elaborato che gioc¨° un ruolo fondamentale nello sviluppo di un'auto capace di raggiungere i 320 km/h grazie a un motore di tipo 021 V6 di 120¡ã, con cilindrata 1.496,43 cm?, in grado di sviluppare una potenza massima di 570 cavalli.?
quel maledetto 1982?
¡ª ?L'anno successivo, il 1982, la Ferrari con la?126 C2?avrebbe invece avuto tutto per dominare, ma prima la tragica morte di Gilles Villeneuve a Zolder, poi l'incidente di Didier Pironi nelle prove libere a Hockenheim spianarono la? strada al titolo di?Keke Rosberg, padre di Nico, con la Williams.?
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