Insieme alle braccia, la parte alta del corpo ci aiuta a dare direzione agli sci ma soprattutto a stabilizzare la curva per una carvata veloce e precisa
Lo sci ¨¨ uno sport di assoluta tecnica e totale coinvolgimento fisico. Se le gambe sono la parte pi¨´ immediatamente sollecitata dalla dinamica sciistica, tutto il nostro corpo viene utilizzato mentre siamo sulla neve. E, per rendere la sciata fluida, precisa e controllata, spalle e busto - con le braccia - intervengono in maniera sostanziale. Vediamo come utilizzare correttamente queste parti.
dare la direzione
¡ª ?Premessa fondamentale, da non dimenticare mai sugli sci: il busto va sempre piegato in avanti, senza arrivare a un'inclinazione eccessiva per non costringere il sedere ad arretrare eccessivamente spostando cos¨¬ il peso sulle code; stessa cosa per le spalle, da tenere sempre in avanti, idealmente all'altezza della trequarti anteriore dello sci, con la testa - che guarda in avanti e non verso gli sci - che in proiezione dovrebbe trovarsi grossomodo all'altezza delle punte. Sul lungo raggio, spalle e busto non seguono gli sci in maniera passiva. Mentre le gambe assecondano la direzionalit¨¤ degli sci, le spalle tendono a restare sempre verso valle, in modo da creare un angolo all'altezza dei fianchi, tra parte alta e parte bassa del corpo. Questo "angolo" consente subito agli sci una presa maggiore con le lamine, su qualunque pendenza. Inoltre, la posizione delle spalle tendente alla linea di massima pendenza permette un rapido cambio di spigolo in fase di curva. In generale, la spalla interna - diciamo pi¨´ "verso valle" - rispetto alla direzione degli sci deve essere pi¨´ bassa rispetto alla spalla esterna, posizione che viene quasi naturale se ci focalizziamo sul mantenimento delle spalle verso la linea di massima pendenza. In fase di curva, ferma restando la posizione piegata e orientata in avanti, spalle e busto si rimettono verso valle dopo che le gambe hanno gestito la curva e hanno rimesso sotto carico lo sci. ? importante mantenere busto e spalle verso valle per impedire quel fenomeno che in gergo si definisce extra-rotazione: quando cio¨¨, a seguito di una perdita di aderenza e direzionalit¨¤ delle spalle, la parte alta del corpo "torna" verso monte e gli sci ruotano troppo, con conseguente perdita di bilanciamento delle code degli sci ed equilibrio in generale del nostro assetto. Se fossimo un'automobile, spalle e busto, insieme alle braccia di cui parleremo tra poco, sarebbero un po' i nostri alettoni, per dare maggiore direzionalit¨¤ e stabilit¨¤, specie quando aumenta la velocit¨¤ sugli sci.
cortoraggio
¡ª ?E se il nostro ritmo/raggio di curva si alza/stringe? In qualche maniera le parti del corpo ¨¨ come se si scambiassero i compiti. In generale nello sci ¨¨ meglio fare movimenti misurati sebbene continui, come "insegnava" in gara l'ex campione Lasse Kjus in un'epoca di grande trasformazione per lo sci: il norvegese era famoso, oltre che per le vittorie, anche per uno stile di invidiabile compostezza per non dire apparente immobilit¨¤, mai un movimento del corpo non necessario all'azione. Tornando al cortoraggio, busto e spalle tendono in questo caso a seguire la linea di massima pendenza mentre sono le gambe (ginocchia-caviglie attivate dalla forza dei muscoli della coscia) a dare maggiore direzionalit¨¤ agli sci descrivendo quello che in gergo viene definito "effetto pendolo": spalle e busto sono il fulcro di un ideale pendolo attorno al quale oscillano le gambe e gli sci, come il braccio del pendolo, appunto.
le braccia mai preziose abbastanza
¡ª ?E le braccia, in tutto questo? Sono una risorsa preziosa, anzi di pi¨´. Se il lavoro maggiore di carico, il "lavoro sporco" diciamo, lo producono gambe e zona lombare, la parte superiore del corpo ¨¨ impegnata in un controlavoro di bilanciamento delle forze sprigionate dall'azione della parte inferiore e dalla velocit¨¤. Detto di busto e spalle, le braccia danno un prezioso aiuto di equilibrio nella sciata, anche nello sci moderno dove qualcuno crede - erroneamente - che gli sci siano in grado di "girare da soli". Intanto le braccia, che devono essere tenute larghe e ben avanzate con i gomiti leggermente piegati, diventano ali per gestire le oscillazioni del corpo sotto l'effetto della velocit¨¤: in qualche modo ci supportano per restare incollati al terreno. Aiutano a impostare la traiettoria ma seguono l'andamento delle spalle per quanto riguarda la direzione. Sono anche molto preziose per ottimizzare la fase di curva, perch¨¦ danno supporto nell'appoggio del bastone e nel lavoro delle gambe. Le braccia tenute ben avanti e composte - ricordate la lezione di Kjus che non faceva mai movimenti eccessivi o peggio inutili... - funzionano da stabilizzatori per tutto il corpo, un po' come quando si corre. Non ¨¨ un caso se uno degli esercizi pi¨´ importanti per migliorare l'uso corretto delle gambe in curva - piegamento/distensione e distribuzione del peso sullo sci esterno - venga svolto "inibendo" le braccia, bloccate dai bastoncini posti di traverso dietro la schiena: in quella situazione ci rendiamo conto di quanto le braccia siano un valido alleato nella sciata. Quindi, ricordatevi: "lavorano" le gambe ma a sciare ¨¨ tutto il corpo.
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