CIASPOLE
Neve, fra il Monte Rosa e antiche miniere d'oro, ecco tre gite imperdibili da Macugnaga
La meravigliosa parete Est del Monte Rosa, la pi¨´ alta delle Alpi con i suoi 2.500 metri di rocce e ghiaccio, fa da cornice a escursioni con le ciaspole che lasciano il segno negli occhi e nel cuore. Punto di partenza ¨¨ Macugnaga (VCO), lĄŻantico villaggio del popolo Walser che vale la pena esplorare prima di mettersi in cammino. Ma se ormai in molti conoscono lĄŻescursione che dal Belvedere porta alla piana del Rifugio Zamboni, che si sviluppa proprio sul ghiacciaio ai piedi della Est ma che fino alla riapertura delle seggiovie pu¨° risultare per molti troppo faticosa, ¨¨ bello andare a scoprire altri itinerari facili e panoramici e in alcuni casi poco frequentati. Per godersi al meglio la montagna come una volta.
LĄŻanello dellĄŻAlpe Meccia
Bellissimo anello sul versante esposto a sud, e quindi pi¨´ assolato, della conca di Macugnaga. Da Staffa (1.327 m), si sale in un fitto bosco di conifere fino allĄŻAlpe Meccia, che si distende su un pascolo a 1.807 metri di quota con lĄŻunica difficolt¨¤ costituita da brevi tratti piuttosto ripidi. EĄŻ una splendida terrazza naturale, ci si fermerebbe a lungo (perch¨Ś no?) ma bisogna proseguire. I pi¨´ allenati possono salire ancora per una mezzĄŻora fino allĄŻAlpe Sonobierg (1.926), che fa onore al suo toponimo che significa Alpe del Sole. Altrimenti si torna sui propri passi per cinque minuti e si seguono le indicazioni per lĄŻAlpe Bill (1.663 m), che si raggiunge con un divertente traverso sempre con la Est di fronte agli occhi. Oltrepassata la stazione della funivia e costeggiate le baite dellĄŻalpeggio si scende in paese, percorrendo una mulattiera comoda e frequentata. DĄŻobbligo, durante la discesa, la sosta al Rifugio Scarteboden, riaperto lo scorso inverno dopo un lungo periodo di oblio. Tempo necessario: 3.30 ore.
Alla scoperta della Val Quarazza
Dalla frazione di Isella (1.226 m) si sale una comoda poderale fino al Lago delle Fate (1.309 m), suggestivo bacino artificiale che costituisce lĄŻideale porta dĄŻaccesso alla silenziosa Val Quarazza. Fino a qui si trovano moltissimi escursionisti, ma poi lĄŻatmosfera cambia. Sempre camminando su fondo agevole si raggiunge la localit¨¤ Crocette (1.460 m),conosciuta anche come Citt¨¤ morta perch¨Ś qui si trovano i ruderi degli edifici un tempo utilizzati per la lavorazione dellĄŻoro estratto dalle miniere tutte intorno. Da qui si pu¨° proseguire, questa volta su sentiero me dalle modeste pendenze, fino allĄŻAlpe Piana (1.613 metri) posta su un bel dosso prativo. Un consiglio: in questa valle il sole arriva tardi, a fine mattina, quindi risparmiatevi la levataccia. Tempo necessario: 4 ore (a/r).
Magico bosco del Buord
Escursione breve ma di grande suggestione, che si sviluppa in una foresta di conifere poco frequentata che si pu¨° apprezzare nel pi¨´ assoluto silenzio. Dalle case di Opaco (1.345 m) si seguono le indicazioni per il Lago Secco, affrontando dapprima una salita a tornanti di circa 20 minuti. Giunti in una valletta si gira a destra (indicazioni presenti) e si prosegue con pendenze modeste fino al lago Secco (invisibile in questa stagione), lasciandosi avvolgere dalla natura. Dopo una ventina di minuti di cammino dĄŻincontrano le indicazioni del sentiero che riporta in paese, nei pressi della frazione Pecetto, da prendere solo in condizioni di neve non ghiacciata. Altrimenti si torna alla base seguendo lĄŻitinerario di salita. Tempo necessario: 2 ore.
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