Sci larghi ma non troppo, almeno all¡¯inizio, giacche e pantaloni che non ostacolano i movimenti di una disciplina che privilegia la velocit¨¤ e la fluidit¨¤ del movimento
Nella seconda e ultima puntata della miniserie dedicata al freeride, Lorenzo Alesi tratta i temi della tecnica e dell¡¯attrezzatura. Ovvero gli elementi essenziali per la miglior riuscita di una discesa in neve fresca . Gradualit¨¤ ¨¨ la parola d¡¯ordine, non si diventa campioni in pochi giorni. Ma, con la giusta pazienza anche mete straordinarie diventano obiettivi concreti .
Che cosa differenzia il freeride dallo scialpinismo?
"Il freerider, a differenza dello scialpinista, ¡°gioca¡± sulla neve spaziando tra evoluzioni, traiettorie al limite, salti su terreni difficili. Velocit¨¤ e agilit¨¤ sono un tutt¡¯uno ed in questo ha giocato un ruolo importante l¡¯avvento degli sci larghi. I freerider scelgono inoltre tra modelli di sci differenti a seconda della neve che andranno a incontrare e per questo dovrebbero essere esperti nella lettura del manto nevoso. Sbagliare larghezza dello sci vuol dire divertirsi la met¨¤. Gli sci larghi, di solito dal peso piuttosto contenuto, permettono di galleggiare sulla neve fresca e tenere bene anche su terreni duri o ventati".
Qualche consiglio base per chi inizia?
"Conviene scegliere le aree sciistiche dove ci sono zone appositamente dedicate e provare con un maestro le tecniche base, anche se ¨¨ certamente d¡¯aiuto saper gi¨¤ padroneggiare il parallelismo in pista e poter disporre di una buona preparazione fisica. La velocit¨¤ aumenta con il migliorare del livello tecnico, in ogni caso ¨¨ vietato spostare troppo indietro il peso del corpo: non serve, anzi cos¨¬ si riduce l¡¯equilibrio. Bisogna imparare a interpretare e ad adattarsi alle varie condizioni ambientali, ovvero la visibilit¨¤, tipo di neve e pendenza. La corretta valutazione del terreno, inoltre, evita che si debbano compiere movimenti bruschi tali da compromettere la sciata. La fluidit¨¤ ¨¨ un¡¯arma vincente".
Come ci si deve regolare per l¡¯attrezzatura?
"Ai neofiti suggerisco di noleggiare l¡¯attrezzatura, almeno per le prime uscite. Eviteranno di buttare dei quattrini se si accorgono che il gioco non fa per loro e saranno in grado di scegliere con maggior consapevolezza al momento dell¡¯acquisto. Il primo sci da freeride non deve mai essere troppo largo, tale da diventare di difficile conduzione sulle piste. In commercio si trovano comunque ottimi sci da freerider comodi da gestire anche su neve battuta. Pi¨´ facile la scelta dello scarpone: esperienza e tecnologia permettono alle aziende di produrre modelli leggeri (quindi preziosi in salita) ma molto affidabili in tutte le situazioni Un altro strumento di grande aiuto ¨¨ lo zaino con airbag incorporato, che si gonfia se lo sciatore viene travolto da una valanga favorendo il galleggiamento verso la parte alta della massa nevosa. Non ¨¨ una garanzia assoluta di sopravvivenza, sia chiaro, ma almeno impedisce il seppellimento e ripara in parte dai colpi che si possono subire durante la caduta. ".
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Quale abbigliamento si deve prediligere?
"In questo caso suggerisco di acquistare prodotti appositamente studiati per il freerider, ovvero giacche e pantaloni piuttosto ampi che garantiscono maggior libert¨¤ di movimento nelle discese e sono estremamente traspiranti quando si sale. Anche l¡¯intimo va scelto con cura, prediligendo capi che asciugano rapidamente. Sentire il sudore che si congela sulla schiena quando ci si ferma al termine di una salita ¨¨ una pessima sensazione. E poco salutare".
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