Nel mondo di Capuozzo, il folletto dell’Italrugby: il Napoli, lo yoga e la sua Emma

Nel rugby iperfisico di oggi non è facile imporsi per un giocatore alto 1.78 e di 82 kg di peso: Capuozzo, però, compensa il tutto non solo con un talento e una rapidità impressionanti, ma anche con tantissimo allenamento. Ancora più del fisico, nel rugby conta la tecnica del movimento (soprattutto nel placcaggio) e la cosiddetta Repeated Sprint Ability, ovvero la capacità di ripetere continuamente un gesto tecnico ad alta intensità senza stancarsi. Con la giusta tecnica, un giocatore di 80 kg può placcare uno di 100 e oltre, e Capuozzo ha più volte raccontato quanto sia stato importante per lui lavorare sul suo fisico, in particolare dopo l’infortunio dell’anno scorso.