Un nuovo studio afferma che i muscoli allenati con pesi e resistenze sono geneticamente differenti da quelli non allenati. E rispondono meglio agli stimoli.
Pi¨´ esercitiamo la nostra resistenza, pi¨´ siamo in forma, pi¨´ lo saranno i nostri muscoli, perch¨Ś si adattano al carico e sono in grado di funzionare meglio pi¨´ a lungo. Ma quale segreto meccanismo regola questa trasformazione??Alcuni scienziati hanno provato a scoprire cosa accade ai nostri muscoli durante un allenamento e perch¨Ś le persone allenate reagiscono in modo differente rispetto a quelle non allenate. E la risposta ha a che fare con i nostri geni...
Cosa succede ai muscoli quando li alleniamo: lo studio
ĄŞ ?Partendo dall'assunto che pi¨´ ci alleniamo, pi¨´ i nostri muscoli si adattano al carico e sono in grado di rendere meglio nel tempo, un team di ricercatori dell'Universit¨¤ di Basilea guidato dal professor Christoph Handschin, hanno confrontato i muscoli di topi sedentari con quelli di topi sottoposti a un programma di allenamento di resistenza, analizzando le differenze nell'espressione genica in risposta all'esercizio. "Volevamo capire nel dettaglio cosa accade a livello molecolare nei muscoli durante l'allenamento fisico", spiega Handschin.
Muscoli, allenamento e risposta dei geni
ĄŞ ?La scoperta, pubblicata sulla rivista scientifica Nature Metabolism, ¨¨ stata sorprendente: lĄŻespressione di alcune centinaia di geni nei muscoli allenati a riposo era diversa rispetto a quella di muscoli non allenati. E quanti e quali geni rispondevano dipendeva in gran parte dallo stato di allenamento.?Ad esempio, nei muscoli non allenati, l'esercizio fisico intenso attiva geni pro-infiammatori, provocando piccole lesioni che causano il classico indolenzimento muscolare post-allenamento. "Non abbiamo invece osservato questa risposta infiammatoria nei topi sottoposti ad allenamento regolare. Al contrario, nei loro muscoli i geni protettivi e antiossidanti risultano maggiormente attivi. Prova che i muscoli allenati reagiscono in maniera completamente diversa allo stress indotto dall'esercizio", spiega la dottoressa Regula Furrer, prima autrice dello studio. "Questi muscoli sono molto pi¨´ efficienti e resilienti, sopportano meglio il carico fisico e recuperano pi¨´ in fretta".
Ma come fanno i muscoli ad adattare le loro risposte allo sforzo fisico in base al loro stato di allenamento? Gli scienziati hanno trovato la risposta nell'epigenetica: ovvero le?modificazioni chimiche del DNA che agiscono come interruttori, attivando o disattivando l'espressione di alcuni geni. "? sorprendente che il modello epigenetico tra i muscoli non allenati e quelli allenati fosse totalmente diverso e che molte di queste modifiche si verificassero in geni chiave che controllano l'espressione di molti altri geni", sottolinea Furrer. In parole povere, lĄŻesercizio attiva un programma completamente diverso nei muscoli allenati rispetto a quelli non allenati. Queste informazioni determinano il modo in cui il muscolo risponde all'allenamento. "L'allenamento di resistenza abituale altera il modello epigenetico del muscolo, sia a breve che a lungo termine. Sembra che i muscoli allenati siano preparati per un allenamento prolungato. Rispondono molto pi¨´ velocemente e lavorano in modo pi¨´ efficiente", riassume Handschin. "E ad ogni sessione di allenamento, la resistenza muscolare aumenta".?
Conclusioni
ĄŞ ?I ricercatori hanno svelato un meccanismo poco noto con cui i muscoli scheletrici si adattano metabolicamente e strutturalmente all'allenamento fisico regolare nel tempo. Il passo successivo sar¨¤ capire se e quanto questi risultati ottenuti su un modello murino possano essere traslati anche alla fisiologia umana. Ma, se confermata, sarebbe una scoperta importante. Negli sport competitivi, i biomarcatori che riflettono i progressi dellĄŻallenamento potrebbero essere utilizzati per migliorare lĄŻefficacia dellĄŻallenamento. E non solo: "Capire come funziona un muscolo sano ci permette di capire cosa va storto nella malattia", afferma Handschin. "Ci¨° ¨¨ fondamentale per aprire strade innovative per il trattamento dell'atrofia muscolare correlata all'et¨¤ o a malattie".
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