la stella
Jannik Sinner, gli sci, lĄŻallenamento, i dolci eĄ tutti i suoi segreti
Ogni tanto le montagne sono unĄŻillusione. Se nasci a San Candido, tra le Dolomiti, mettere gli sci ai piedi ¨¨ una cosa naturale. A Jannik Sinner and¨° cos¨Ź, cominci¨° a sfrecciare sulle nevi a 4 anni. A 13, la scelta: "Meglio non giocarsi tutto in due minuti". Cambiamento vincente.
DAGLI SCI ALLA RACCHETTA - Perch¨Ś la vita ha bisogno di tempo e a volte una pallina ¨¨ lĄŻideale. "Quando decisi per il tennis, sapevo che per il mio carattere e le sue caratteristiche sarebbe stato meglio per me. Con una racchetta in mano, fin quando la partita non ¨¨ finita, puoi sempre rimediare". Un passo alla volta, pensando in grande: "Ho un solo obiettivo. Fare esperienza, crescere come giocatore e mettere insieme tante partite. Studio per diventare un giorno numero 1". Questione di testa, ambizioni.
LĄŻALLENAMENTO - Velocit¨¤, precisione, potenza. Ma i risultati non nascono per caso, cos¨Ź come i campioni. LĄŻallenamento di Sinner alterna sedute di aerobica e forza ad altre di mobilit¨¤ e flessibilit¨¤. Fondamentali sono gli esercizi di compensazione: "Il tennis ¨¨ uno sport asimmetrico, per cui ¨¨ importante lavorare sullĄŻarto non dominante cos¨Ź da avere un corpo equilibrato ", spieg¨° qualche tempo fa lĄŻaltoatesino in unĄŻintervista a Gazzetta Active. E per costruire la muscolatura? Spazio a kettlebell, pesi (ma senza esagerare), lavori con macchinari, elastici negli esercizi per le spalle , workout con palla medica e Foam Roller. A livello aerobico qualche corsa in esterna e sessioni indoor con bike e tapis roulant: "Nel tennis lĄŻaerobica non ¨¨ la componente principale da allenare, ma serve come base". Non solo. Come si nota in uno degli ultimi video pubblicati su Instagram, Sinner insiste sul miglioramento della propriocezione e dellĄŻefficienza del sistema neuromuscolare con appositi training: "La vita ¨¨ questione di equilibrio", la didascalia di accompagnamento al post.
IL TEAM DI JANNIK - Cresciuto con i maestri Heribert Mayr e Andrea Spizzica, si allena dal 2014 con Riccardo Piatti. Il coach, che non pu¨° muoversi con lui tutto lĄŻanno, manda spesso i suoi tecnici a seguirlo. Andrea Volpini - per esempio - ¨¨ stato con lui nellĄŻultima avventura a Miami (dove ha centrato la prima finale in carriera in un Masters 1000, perdendo contro il polacco Hurkacz), mentre lĄŻanno scorso a Sofia - dove ha vinto il primo torneo ATP 250 - ¨¨ stato accompagnato da Cristian Brandi. La parte fisica, divisa tra preparazione e trattamenti, ¨¨ affidata a Dalibor Sirola (esperto nel miglioramento delle prestazioni) e a Claudio Zimaglia (fisioterapista e osteopata).
A TAVOLA - Sinner ¨¨ inoltre seguito da Luca Mondazzi - specializzato nellĄŻalimentazione e integrazione degli atleti - che gli consiglia i giusti nutrienti da assumere per adattare i pasti al tipo di situazione, anche dal punto di vista del meteo. Dieta sempre precisa , con unĄŻunica eccezione: il dessert serale. "Non perder¨° di certo una partita perch¨Ś la sera prima mangio un dolcettoĄ". E a casa? Come raccontato in una recente intervista alla Gazzetta , Jannik si arrangia: "Non muoio di fame, un poĄŻ di pasta riesco sempre a tirarla fuori dai fornelli, altrimenti cĄŻ¨¨ lĄŻasportoĄ". O al massimo, pap¨¤. "Fa il cuoco, quando ho tempo di preparare qualcosa di pi¨´ elaborato lo chiamo e mi faccio seguire passo passo". Pochi problemi, in attesa di una cena da campioni - procrastinata dal virus - in compagnia di Lorenzo Musetti, come lui di casa a Monte Carlo: "Una volta mi incroci¨° per strada e mi invi¨° un messaggio, chiedendomi quando ci saremmo visti per cena. Avrei accettato volentieri lĄŻinvito, poi il lockdown non ce lĄŻha permessoĄ ". Di sicuro, per la Golden Age del tennis azzurro il tempo non mancher¨¤.
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