Giampaolo Duregon Presidente ANIF richiede lĄŻapplicazione delle regole antecedenti al 25 ottobre. E Nerio Alessandri, Presidente Technogym puntualizza...
La notizia della probabile riapertura di piscine, palestre, centri sportivi, con restrizioni molto pi¨´ rigide rispetto a prima, ha scosso e non poco gestori e sportivi. Le principali? In palestra solo lezioni individuali e in piscina uno spazio di 10 metri quadri per persona. Queste sembrerebbero essere le regole base stabilite dal ministero dello sport e approvate dal Cts, il Comitato tecnico - scientifico per permettere la riapertura degli impianti. Con una premessa: niente aggregazioni,s¨Ź allo sport soprattutto per ragazzi e anziani. Gli scienziati temono in questa delicata fase dellĄŻepidemia , oltre al virus, le sue varianti. Riaprire le palestre e gli impianti con lĄŻattivazione di corsi, anche se contingentati, potrebbe creare assembramenti allĄŻinterno dei clubs. Ma ¨¨ fondamentale riportare giovani, anziani, persone affette da specifiche patologie ad avvalersi delle attivit¨¤ fisiche, necessarie al benessere fisico e psicologico.
la posizione di anif
ĄŞ ?"Le voci su una ripartenza cos¨Ź strutturata erano gi¨¤ nellĄŻaria da fine dicembre 2020 e non avevano certo entusiasmato i gestori ¨C spiega Giampaolo Duregon, presidente ANIF, Associazione Nazionale Impianti Sportivi e Fitness che rappresenta 100.000 centri sportivi in Italia -. Impensabile una ripartenza riservata solo alle lezioni individuali, al lavoro di personal training, senza la possibilit¨¤ di utilizzo delle sale, degli attrezzi, senza corsi e senza poter usufruire di docce e spogliatoi. Questa soluzione rappresenterebbe lĄŻatto finale per un settore che, nel 2020 e fino ad oggi, ha perso il 70% del fatturato. I centri sportivi costano anche da chiusi: il 50% delle spese sono attive e diventerebbe lĄŻ80% con una riapertura cos¨Ź immaginata. Quello che si chiede ¨¨ una ripartenza alle stesse condizioni che erano in atto prima del secondo lockdown, iniziato il 25 ottobre scorso. Le palestre, le piscine e tutti i luoghi di sport hanno, gi¨¤ da maggio 2020, adeguato le strutture ai rigidi protocolli emanati dal Ministero dello Sport proprio per assicurare a tutti i frequentatori la massima sicurezza sanitaria. Il livello di contaminazione registrato nei centri sportivi ¨¨ risultato effettivamente molto basso, al di sotto dellĄŻ1 per mille. Non va dimenticato inoltre che lĄŻattivit¨¤ fisica occupa una posizione di preminenza nella prevenzione delle malattie metaboliche in generale e quindi nel potenziamento delle difese immunitarie. Si chiede di riprendere con ingressi contingentati al 50% delle possibilit¨¤, mascherine sempre indossate, sanificazione degli attrezzi dopo ogni utilizzo, distanza di 2 metri fra le persone, prenotazione di corsi tramite app, niente soste nelle aree comuni per evitare gli assembramenti allĄŻinterno dei club. Regole rigide anche negli spogliatoi, con lĄŻobbligo di mascherina tranne sotto la doccia, gel presente ovunque, pulizia costante da parte del personale e controlli sempre attivi per vigilare sul rispetto delle regole".
il mondo dell'imprenditoria
ĄŞ ?Sul piano imprenditoriale? Nerio Alessandri, presidente di Technogym dichiara: "In questi mesi, la salute e il wellness sono diventati, pi¨´ di prima, una priorit¨¤ assoluta per le persone. I dati internazionali parlano chiaro, a causa del mancato esercizio fisico il 45% delle persone sono aumentate di peso, oltre il 50% segnalano maggiore stress ed il 37% addirittura segni di depressione. Gli impatti di tali condizioni nel medio termine saranno devastanti sulla salute e sulla sostenibilit¨¤. Star bene conviene a tutti: allo Stato per abbassare la spesa pubblica, alle imprese per aumentare la produttivit¨¤ e soprattutto alle persone per vivere meglio e pi¨´ a lungo. ? fondamentale che la politica se ne renda conto e che permetta ai fitness club di riaprire, con le opportune precauzioni, per offrire alle persone programmi professionali e sicuri per il fitness, lo sport e la salute. Dopo mesi di isolamento le persone avranno voglia di vivere, di incontrarsi, di socializzare, di riprendere, pi¨´ di prima, di allenarsi nei fitness club. Lo faranno rapidamente, con entusiasmo e consapevolezza dei comportamenti da tenereĄlo vediamo ogni giorno, nei Paesi come lĄŻAustralia e gran parte dellĄŻAsia, in cui i centri fitness hanno riaperto. Anche lo sviluppo dell ĄŻhome fitness, a cui abbiamo assistito in questi ultimi mesi, rappresenta una grande opportunit¨¤ per i fitness club. Molte persone non potendo andare in palestra hanno continuato ad allenarsi a casa e non hanno perso aderenza al loro stile di vita attivo: si tratta di consumatori pronti e desiderosi di tornare nei club appena sar¨¤ possibile. LĄŻhome fitness non ¨¨ una tendenza passeggera, rester¨¤. Le persone si alleneranno sia a casa sia in palestra, esattamente nello stesso modo nel quale vanno al ristorante ed allo stesso tempo utilizzano il servizio di consegna a domicilio. LĄŻhome fitness non potr¨¤ mai sostituire lĄŻesperienza vissuta in palestra in termini di relazioni sociali, variet¨¤ di attrezzature e attivit¨¤ e professionalit¨¤ del servizio. Al contrario, rappresenter¨¤ un forte alleato ed una grande opportunit¨¤ di business aggiuntivo per gli operatori che sapranno offrire servizi e programmi anche a casa".
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