Il Presidente dell¡¯ANIF, Giampaolo Duregon:¡±Speravamo nella riapertura, i danni al settore sportivo sono immensi, inutili gli aiutini. Ci aspettiamo azioni concrete: un fondo per recuperare almeno il 50% di quanto perso finora, e il rinvio dei contributi a inizio 2022¡±. Il 7 gennaio la riapertura?
Hanno pazientato fino all¡¯ultimo momento sperato che, nel pieno rispetto delle regole, il rigore della serrata di palestre e piscine potesse allentare la morsa. Vero ¨¨ che la pandemia corre ancora: la stessa che imbriglier¨¤ gli italiani nell¡¯ormai prossimo periodo di festivit¨¤. Ma i settori allo stremo sono tanti, le proteste esplodono da pi¨´ parti: il comparto sportivo ¨¨ fra questi e la sua voce ¨¨ forte e disperata. I deboli aiuti concessi, sono una goccia nel mare delle immense perdite. Giusto tutelare la salute della comunit¨¤, ma il settore sportivo ¨¨ allo stremo, fisico, mentale, economico. E se all¡¯orizzonte appare lo spettro del fallimento delle attivit¨¤, con tutte le conseguenze annesse per i lavoratori del settore, per scongiurarlo si richiedono interventi, decisioni serie e concrete, non ¡°aiutini¡± per un comparto tanto importante quanto sfinito. Urlano disperati i centri sportivi italiani, le 100.000 strutture che danno lavoro a 1 milione di persone, frequentate da 20 milioni di italiani. L¡¯allarme proviene dai dati: la perdita di flusso economico sar¨¤ a fine anno di 5 miliardi e mezzo di euro. ¡°La situazione non ¨¨ pi¨´ gestibile - spiega Giampaolo Duregon, Presidente di ANIF, l¡¯Associazione Nazionale per gli Impianti Sport e Fitness -. Abbiamo garantito, adeguato, lottato per tenere aperte piscine, palestre, centri, dimostrato che all¡¯interno delle strutture l¡¯incidenza di positivit¨¤ al Covid ¨¨ al di sotto dell¡¯1 per mille. Totalmente inutile: il 25 ottobre ¨¨ stato imposto un secondo, devastante lockdown dopo quello di tre mesi gi¨¤ subito in primavera. E se dal primo con impegno, fatica e ottimismo si ¨¨ cercato di riemergere, il secondo rischia di schiacciarci sotto il macigno del fallimento¡±.
Il Convegno Nazionale. Organizzato da ANIF durante il Congresso ForumClub, quest¡¯anno svolto online, ha visto la partecipazione di Giuseppe Pierro, Capo Dipartimento dello Sport, Claudio Mancini, Membro della Commissione Bilancio, Vito Cozzoli Presidente di Sport e Salute, Andrea Abodi, Presidente del Credito Sportivo. Punto centrale, il Decreto Ristori, l¡¯attenzione riservata dal Ministro Spadafora e dal Ministro Gualtieri al settore sportivo e a tutti i lavoratori del comparto. Ma ora serve un aiuto concreto per risollevare la situazione. ¡°I centri sportivi sono al collasso ¨C precisa il Presidente Duregon. Anche se raddoppiate, le quote a fondo perduto, non possono permettere una ripresa. Nel pre-covid, il flusso economico mensile medio in un centro sportivo, era stimato tra i 40.000 e i 200.000 euro e oltre, a seconda della struttura. Nei mesi scorsi, i fondi erogati sono stati tra i 2.000 e i 4.000 euro: una minima goccia. Anche se oggi sono stati raddoppiati, restano inadeguati. Il fondo perduto ha coperto circa il 4%. La lotta dei centri sportivi ¨¨ costante, e questo stato di cose compromette il futuro¡±.
Le proposte di ANIF. ¡°L¡¯istituzione di un fondo perduto che rimborsi il mancato incasso, almeno il 50% di quanto finora perso. Poi si resta in attesa della Riforma dello Sport, con l¡¯auspicio che contenga gli interventi necessari per un settore ormai allo stremo. Si guarda alla Finanziaria 20-21, si immagina la costituzione di un fondo finanziato di almeno 100 milioni ogni anno. Riguardo agli oneri previdenziali, la possibilit¨¤ di spostamento all¡¯inizio del 2022?.
L¡¯appello #riaprirepresto. E¡¯ quanto chiedono i gestori. E sembra che, se i dati continuano a scendere, possa essere possibile fra il 7 e il 14 gennaio 2021. Sono tra i luoghi pi¨´ sicuri. I gestori hanno adeguato le strutture alle ordinanze, alle disposizioni, gli sportivi sono abituati a seguire regole, direttive, sano stile di vita. E poi lo sport fa bene, contribuisce a prevenire patologie molto gravi e diffuse quali diabete, obesit¨¤, ipertensione, dirige i giovani verso un corretto stile di vita. Salviamo lo sport, aiutiamolo a ripartire.
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