L'intervista
Nicol Delago: "Rinascere dopo un infortunio: io ho fatto cos¨¬"
Il suo abbraccio con la sorella Nadia (classe 1997), al termine della discesa che ha visto la pi¨´ piccola delle sorelle Delago conquistare la medaglia olimpica a Pechino 2022, ¨¨ una delle storie pi¨´ romantiche per tutti coloro che credono nella famiglia come un dono. Lo sci le ha unite ancora di pi¨´. La velocit¨¤ ¨¨ diventata una passione comune. Anche Nicol?Delago (1996), nella sua carriera, si ¨¨ gi¨¤ tolta importanti soddisfazioni. Tra i ricordi pi¨´ belli c¡¯¨¨ sicuramente quello ottenuto il 18 dicembre 2018. Seconda in classifica sulla mitica Saslong in Val Gardena: ¡°? stato il mio primo podio in coppa del mondo. Ero gi¨¤ molto felice di gareggiare sulla pista dove ho imparato a sciare da bambina. Ottenere un risultato di questa portata e poterlo condividere con la mia famiglia, con gli amici e con i maestri di sci che mi hanno vista crescere, ¨¨ stato impagabile¡± .
Nel 2020, invece, ha riportato la rottura del tendine d'Achille della gamba sinistra. Cosa l¡¯ha aiutata a tornare competitiva?
¡°La mia quotidianit¨¤ era stata completamente rivoluzionata. Avevo la necessit¨¤ di trovare degli obiettivi a breve, medio e lungo termine. Mi permettevano di non cedere. Mai. Cercare di vedere dei progressi, anche minimi, ogni giorno. Ci¨° aumentava le mie motivazioni. Credo che quel periodo mi abbia migliorato come persona ancor prima che come atleta¡±.
Che evoluzione ha avuto come sciatrice?
¡°Mi ha sempre stuzzicato la velocit¨¤: ricordo ancora quanto mi piacesse osservare in tv le gare in cui gli atleti sfrecciavano sulla neve. I miei maestri, tuttavia, mi spingevano verso lo slalom speciale e il gigante. E in effetti i risultati arrivavano. Per¨° l¡¯attrazione personale era verso Super G e discesa. Ammetto comunque che quello che ho imparato, e ancora oggi imparo, nelle discipline pi¨´ tecniche ha un suo valore anche in quelle che prediligo¡±.
Si tiene in forma praticando anche altri sport?
¡°In Val Gardena, d¡¯ estate, ho tante possibilit¨¤ di allenarmi all¡¯aria aperta. Mi rigenera stare a contatto con la natura. Qualche anno fa ho scoperto, grazie a mio cugino, il gusto dell¡¯arrampicata. Quando sei in parete, la concentrazione ¨¨ massima. Penso sia importante coltivare questa abilit¨¤¡±.
Serve anche nello sci?
¡°Assolutamente s¨¬. Sciando si presentano tante variabili. Bisogna essere in grado di decidere nell¡¯arco di attimi. Per questo serve riuscire a mantenere la mente focalizzata il meglio possibile. Dando variet¨¤ alla preparazione atletica, miglioro il mio bagaglio esperienziale¡±.
Come si sviluppa la sua stagione?
¡°Si inizia a maggio. Abitualmente l¡¯estate ¨¨ utilizzata per lavorare sull¡¯aspetto fisico. Da settembre, invece, comincia il blocco pi¨´ importante a livello sciistico. Date le particolari condizioni meteo, quest¡¯anno vorrei proseguire il pi¨´ possibile a lavorare sulle piste della Val Gardena. Il clima e le previsioni indicano che ci saranno temperature adatte¡±.
Come utilizzer¨¤ questo tempo?
¡°Per apprendere e rendere perfetto un gesto tecnico, servono tanti allenamenti. ? l¡¯unico modo per farlo assimilare alla nostra memoria muscolare. Applicarsi su questo tema da ottobre, ¨¨ riduttivo. Questo ¨¨ il mio scopo, nelle prime settimane di aprile. Poi quest¡¯estate riprender¨° la parte fondamentale della preparazione fisica. D¡¯inverno, invece, si tratter¨¤ solo di mantenere ci¨° che di buono si ¨¨ fatto nei mesi precedenti¡±.
Studentessa e atleta: ¨¨ complicato?
¡°Lo scorso anno mi sono iscritta alla facolt¨¤ di psicologia. Mi ha sempre incuriosito l¡¯analisi della mente, delle persone, dei comportamenti. Conciliare l¡¯impegno universitario e quello sportivo, non ¨¨ semplice. Ad oggi lo sci ¨¨ la mia priorit¨¤ ma appena ho un po¡¯ di tempo, apro i libri. Sono sicura che sar¨¤ utile per il mio futuro¡±.
? una brava cuoca?
¡°Sono pi¨´ brava a mangiare che a cucinare. Durante la quarantena ho coltivato questa passione. Ora mi diverte fare la spesa e preparare dei piatti in base agli acquisti. Il tutto cercando di gestire la nutrizione in modo professionale: non ho una dieta rigorosa ma sto attenta a cibarmi in maniera sana¡±.
Quali sono le sue abitudini alimentari prima di una gara?
¡°Dipende innanzitutto dall¡¯orario di inizio della competizione. Per esempio, se bisogna essere al cancelletto di partenza alle 10, la mia colazione sar¨¤, per lo pi¨´, uova e porridge. Cerco di evitare latticini per motivi personali. Ma non ho uno schema predefinito: mi piace variare¡±.
A proposito del cancelletto di partenza. Ha un mantra che si ripete?
¡°Dico a me stessa di godermi il percorso e la discesa. Di metterci il cuore. La gara si costruisce nei mesi di allenamento non nel giorno stesso. ? tutto il lavoro precedente che regala consapevolezza nei propri mezzi. A fine tracciato sono soddisfatta se mi rendo conto di aver messo in pista la migliore versione di me, in quel preciso momento¡±.?
Come gestisce le delusioni?
¡°Nello sport come nella vita bisogna trovare la forza di reagire. Io mi sono resa conto che nei momenti complicati, perdo quella capacit¨¤ di divertirmi in pista perch¨¦ spendo tante energie su pensieri e attivit¨¤ secondarie. Bisognerebbe invece cercare di utilizzare le sconfitte come momenti di crescita. Opportunit¨¤ per migliorare. Una crisi porta a una nuova visione di ci¨° che abbiamo intorno, alla ricerca di risorse inaspettate per superare il momento difficile¡±.
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