Quando l'atleta diventa influencer. Paltrinieri: "Io voglio valori come la sostenibilit¨¤"
Gli sponsor e la comunicazione, i brand e la pubblicit¨¤. C'¨¨ tutto un mondo che cambia, si evolve e si adegua per via dei social: al Festival dello sport ne hanno parlato, moderati da Marco Iaria, il fondatore e Ceo dell'agenzia Dao, Stefano De Alessi, il direttore commerciale Nielsen Sports Italia, Gianluca Mazzardi e due olimpionici di due sport diversi, Arianna Fontana (short track) e Gregorio Paltrinieri (nuoto). Un incontro cominciato con una foto di 40 anni fa che ritraeva i calciatori Paolo Rossi e Giordano, quando cio¨¨ era vietato mettere i marchi sulle maglie.
Cambiamenti
¡ªPablito fu il rivoluzionario dell'epoca come forse adesso Ronaldo lo ¨¨ con la scelta di presentarsi paladino del salutismo che nasconde le bevande com'¨¨ successo agli Europei. "Tutto ¨¨ cambiato e sono cambiate anche le regole d'ingaggio come i messaggi che passano tra i social" fa De Alessi: "Un atleta ¨¨ un influencer, deve essere s¨¨ stesso, servono strategie per le aziende che siano soddisfacenti. Oggi le aziende che investono stanno facendo valutazioni a medio e grande termine". Mazzardi ricorda la scena di Michael Jordan, della bandiera e del suo marchio mentre adesso le piattaforme social "sono un mezzo diretto e forte e gli atleti stanno cavalcando l'onda. C'¨¨ uno stravolgimento: alle aziende conviene che gli atleti arrivino direttamente agli appassionati rappresentando i marchi di cui sono testimonial".
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Come si comunica
¡ªC'¨¨ un differente modo di comunicare tra Ronaldo e Messi, tra il portoghese che ha portato a 50 milioni (raddoppiandoli) i follower della Juve, il suo comunicare "ossessivo" e quello pi¨´ "istintivo" dell'argentino. La Fontana e Paltrinieri confermano all'unisono che quando scelgono gli sponsor "ne condividiamo i valori, rifiuto progetti remunerativi se non si sposano con le mie idee, passioni. Perch¨¦ solo se c'¨¨ stima reciproca poi il progetto funziona". Il made in Italy resta la priorit¨¤ ("a me piace identificarmi con la mia zona come la Valtellina" sottolinea la pattinatrice), la Dao ¨¨ cresciuta dal 2007 ("cominciammo a Melbourme dopo il primo record mondiale di Federica Pellegrini") avendo nel suo team 50 atleti da gestire che ogni giorno necessitano assistenza e sui quali si studiano precise strategie di comunicazione sia per l'immagine che per i profitti. I campioni sono icone che hanno bisogno di professionalit¨¤ per la loro gestione oltre l'agonismo. Ogni campione ha modi diversi di comunicare, di porsi, di chiudersi o aprirsi ad esempio durante un grande evento: fa parte del gioco e con queste esigenze adesso le agenzie di comunicazione e sponsor si rapportano e confrontano.
Sostenibilit¨¤
¡ª"Noi diamo gli input che una volta recepiti ci pu¨° liberare di molte incombenze, la nostra priorit¨¤ ¨¨ la preparazione, il lavoro dei manager ¨¨ indispensabile" sottolinea Gregorio che da quando fa il fondista ha scoperto l'importanza dell'ecologia, del mare pulito e di quanto gli atleti possano aiutare a fare passare questo tipo di messaggio. Mazzardi conferma che adesso le campagne di risvolto sociale stanno assumendo una sempre maggior incidenza. Perch¨¦ come conclude Paltrinieri "lo sport non ¨¨ fatto solo di risultati, non ¨¨ fine a se stesso". I brand lo hanno capito e utilizzano i campioni-icone per una sostenibilit¨¤ maggiore.
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