Tutto o quasi comincia a marzo del 1961, quando l’idea accarezzata da un po’ di una Pattuglia acrobatica nazionale divenne una realt¨¤. Pochi mesi dopo, il 1¡ã luglio, nasceva ufficialmente il 313¡ã Gruppo addestramento “Frecce Tricolori”. Come base veniva scelta Rivolto, vicino a Codroipo. Ed ¨¨ in quest’angolo di Friuli, a 15’ d’auto dai prati di Campoformido (che videro decollare Francesco Baracca durante la Prima guerra mondiale), che ancora oggi le Frecce Tricolori hanno sede e conservano con applicazione costante e scrupolo maniacale l’eredit¨¤ della scuola di volo italiana. Fino ad allora accadeva che l’attivit¨¤ acrobatica venisse affidata di anno in anno a gruppi nati nei diversi reparti dell’Aeronautica. Avevano nomi altisonanti, sinonimi di velocit¨¤ e ardimento: le Tigri bianche, i Diavoli rossi, i Getti tonanti, i Cavallini rampanti... E’ proprio a quest’ultimo dei “nomignoli” che si deve una delle tradizioni delle Frecce. I piloti nelle comunicazioni radio tra loro ancora oggi si chiamano Pony, dall’1 al 10, in memoria di quel cavallino rampante che fu l’emblema di Baracca (e poi della Ferrari) e che indicava la pattuglia titolare in quel 1961.
EVENTO GAZZETTA
Il 10 e 11 ottobre le Frecce Tricolori a Trento: tocco di magia sul Festival dello Sport
La Pattuglia ¨¨ alla cinquantanovesima stagione acrobatica. Nata nel 1961, ¨¨ diventata un vanto per il nostro Paese
novit¨¤
¡ªQuest’anno le Frecce Tricolori affrontano la 59a stagione acrobatica guidate da un nuovo comandante, il maggiore Gaetano Farina, brindisino di Francavilla Fontana, 40enne, sposato, due figli piccoli: un top gun arrivato a Rivolto nel 2010 e che ha saputo bruciare le tappe, percorrendo la trafila della Pattuglia. La stagione va da maggio a ottobre con ritmi frenetici. Quest’anno gli appuntamenti sono 33, tra veri e propri air show e pi¨´ “tranquilli” sorvoli, con in pi¨´ un originale talk show in programma il 10 ottobre al Festival dello Sport organizzato dalla Gazzetta a Trento (il giorno seguente ci sar¨¤ il sorvolo della citt¨¤). L’impegno delle Frecce, per¨°, va ben oltre le esibizioni e richiede una ferrea preparazione che continua anche nei mesi invernali con due voli di addestramento al giorno.
new entry
¡ªOgni anno, uno o, al massimo, due nuovi piloti, entrano a far parte della Pattuglia. Piloti che hanno alle spalle almeno 700 ore di volo, la gran parte su caccia militari ad alta prestazione come i Tornado, gli Eurofighter o i recenti F35. L’inserimento ¨¨ graduale. All’inizio si vola dietro, da passeggero. Ma finita la stagione acrobatica si avvia il vero addestramento sugli MB-339, velivolo-scuola che dall’82 ¨¨ utilizzato dalle Frecce: le prime manovre con un solo aereo, poi due e cos¨¬ via, fino all’esordio e al volo in formazione con tutti i 10 aerei. Pony 1 ¨¨ il capoformazione, Pony 10 il solista, altra figura chiave ¨¨ Pony 6 che guida la 2a sezione, quella posteriore formata da 4 aerei che si separa, si incrocia in volo o si ricongiunge con la prima, mentre da terra il comandante, Pony 0, svolge il coordinamento. L’esibizione dura in media 25’: si eseguono 18 figure acrobatiche che hanno fatto la storia delle Frecce: dalla bomba al triplo tonneaux, dal cuore tricolore all’alona. Alcune cose rendono unica questa Pattuglia: nessun altro vola in formazione da 10 aerei e nessun altro si esibisce senza mai scomparire dalla vista del pubblico, intervallando le due sezioni al solista.
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