Quando si parla di dieta chetogenica ¨¨ bene puntualizzare che non ne esiste una sola, bens¨¬ diversi tipi, alcuni vengono utilizzati in ambito clinico mentre altri sono mirati al calo di peso, al fitness o al body building
Negli anni 20 si osserv¨° che i corpi chetonici compaiono dopo un digiuno prolungato o in seguito a una dieta contenente una quota di carboidrati molto bassa e un alto contenuto di grassi.?Questo tipo di regime dietetico ¨¨ stato utilizzato per periodi prolungati in pazienti con epilessia osservando notevoli miglioramenti clinici.?Molto interessanti sono i risultati della dieta chetogenica riportati nel 1972 dal Dr. Livingston al Johns Hopkins Hospital: in oltre 1000 bambini con epilessia osserv¨° che il 52% di questi aveva il controllo completo delle crisi e un 27% un controllo migliorato.?Attualmente la dieta chetogenica ¨¨ una strategia nutrizionale che limita l¡¯assunzione di carboidrati a non pi¨´ di 50 g al giorno, portando l¡¯organismo a produrre corpi chetonici come il beta-idrossibutirrato, l¡¯acetone e l¡¯acido acetacetico.?
I corpi chetonici vengono prodotti quando la quota di carboidrati (pasta, pane, riso, cereali in generale, frutta ecc) viene ridotta drasticamente a favore dei grassi (olio extravergine di oliva, uova, avocado, frutta secca, salmone ecc).?Con un regime alimentare di questo tipo la quota di corpi chetonici aumenta molto, abbassando il pH sanguigno e portando l¡¯organismo in una condizione di chetosi indotta. In questa condizione l¡¯organismo utilizza i corpi chetonici per produrre energia al posto dei carboidrati.
Per chi ¨¨ indicata la dieta chetogenica?
¡ª ?La dieta chetogenica ¨¨ stata studiata anche in ambito clinico, non solo neurologico, ma negli ultimi anni ¨¨ ampiamente utilizzata nei disturbi metabolici e nel calo di peso.?? importante sottolineare che la dieta chetogenica non ¨¨ uno stile di vita, ma un regime dietetico che pu¨° essere utilizzato per periodi di tempo brevi o ciclici.?Oggi la dieta chetogenica viene ampiamente utilizzata negli studi di nutrizione per perdere peso, utilizzando pasti sostitutivi prodotti da aziende specializzate oppure utilizzando solamente gli alimenti, facendo attenzione alla composizione del pasto per non uscire dalla condizione di chetosi.?Inoltre, un regime alimentare di questo tipo pu¨° essere applicato in condizioni come il diabete mellito di tipo 2, le malattie cardiovascolari, la sindrome dell¡¯ovaio policistico e in condizioni oncologiche.
La dieta chetogenica ha dei rischi per la salute?
¡ª ?La dieta chetogenica non ¨¨ una dieta iperproteica. Tipicamente i macro nutrienti sono cos¨¬ distribuiti:
- grassi 70 -75%,?
- proteine 20 -25%,
- carboidrati 0-5%.?
Il rischio concreto ¨¨ quello di incorrere in carenze micronutrizionali, infatti questo regime dietetico prevede una drastica riduzione di frutta e vegetali che normalmente sono ricchi di vitamine e sali minerali.?Normalmente l¡¯assunzione di micronutrienti ¨¨ influenzata dall¡¯apporto calorico totale indipendentemente dal tipo di dieta, infatti sar¨¤ difficile ottenere adeguati livelli di micronutrienti da una dieta che contiene meno di 1200 kcal al giorno.?Nei primi giorni di dieta chetogenica molte persone manifestano sintomi come mal di testa, vertigini, scarsa concentrazione, crampi muscolari, insonnia e costipazione.?Per tutte queste ragioni risulta molto importante l¡¯assunzione di un prodotto multivitaminico e multiminerale.?Il transito intestinale pu¨° subire delle variazioni dato il cambio di alimentazione, con la riduzione dell¡¯apporto di fibre derivanti da alimenti e origine vegetale come frutta, verdura e cereali.?Per chi segue una dieta chetogenica ¨¨ fondamentale bere tanto per mantenersi ben idratati e potrebbe essere utile l¡¯uso di miscele di fibre quali inulina e frutto oligosaccaridi, in grado di nutrire la flora microbica intestinale.?Tra le principali fonti di inulina ricordiamo la cicoria, gli asparagi, la borragine e l¡¯aglio.
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A chi ¨¨ sconsigliata la dieta chetogenica?
¡ª ?La dieta chetogenica ¨¨ sicuramente da evitare in corso di terapia insulinica, nel diabete di tipo 1, e per tutti coloro che soffrono di un alterato metabolismo o assorbimento di grassi (per diverse condizioni come calcoli alla colecisti, colecistectomia e problemi intestinali di varia natura).?In base alle attuali conoscenze, la dieta chetogenica e lo stato di chetosi in genere non sono da ritenere opportune n¨¦ in gravidanza n¨¦ durante l¡¯allattamento.?Infine, questo regime dietetico non ¨¨ adatto per chi soffre di disturbi del comportamento alimentare: in questi casi andrebbe invece intrapreso un percorso di educazione alimentare e di psicoterapia.
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