Alcuni ricercatori americani avrebbero scoperto le capacit¨¤ preventive di un frutto, molto diffuso in Italia, nei confronti della demenza senile
In Italia la demenza senile colpisce circa 900mila persone, di cui 600mila con Alzheimer (dati: Censis): una preoccupazione crescente per la salute pubblica visto che, secondo stime dell'OMS, il numero ¨¨ destinato ad aumentare, e notevolmente, entro il 2030. La corsa ai trattamenti efficaci ¨¨ un campo in continua evoluzione. Ma parte della prevenzione, secondo la scienza, passa anche per lo stile di vita e la dieta: un recente?studio condotto dall'Universit¨¤ di Cincinnati (USA), pubblicato su Nutrients, ha aperto nuove prospettive su come?un frutto molto diffuso in Italia possa giocare un ruolo significativo nella riduzione del rischio di demenza. Di quale frutto parliamo???
Il frutto che protegge dall'Alzheimer
¡ª ?Si tratta delle fragole. Il professor Robert Krikorian, a capo dello studio, ha evidenziato come i frutti di bosco, incluse le fragole, influenzino le prestazioni cognitive e abbiano un potenziale impatto nella mitigazione del rischio di demenza. "Sia le fragole che i mirtilli contengono antiossidanti chiamati antociani, che sono stati implicati in una variet¨¤ di benefici per la salute dei frutti di bosco, come miglioramenti metabolici e cognitivi" spiega Krikorian. Questa osservazione si basa su dati epidemiologici che suggeriscono come il consumo regolare di fragole (o mirtilli) sia associato a un rallentamento del declino cognitivo legato all'et¨¤. "Oltre a contenere antociani, le fragole possiedono micronutrienti aggiuntivi chiamati ellagitannini e acido ellagico che sono stati associati a benefici per la salute", continua l'esperto.
Fragole contro la demenza senile: lo studio?
¡ª ?Nello studio, sono stati coinvolti 30 pazienti, tra uomini e donne in sovrappeso, di mezza et¨¤, con resistenza all'insulina e un declino cognitivo soggettivo. Per 12 settimane, i partecipanti hanno ricevuto una somministrazione giornaliera di polvere di fragola intera. I risultati hanno mostrato che l'integrazione quotidiana con 13 g di questo integratore naturale riduceva l'interferenza nella memoria e i sintomi depressivi. "I benefici metabolici e cardiovascolari del consumo di fragole sono stati studiati in precedenza, ma c'erano relativamente pochi studi sui suoi effetti cognitivi", ammettono i ricercatori. "Cos¨¬ abbiamo valutato se il consumo di fragole potesse migliorare le prestazioni cognitive e la salute metabolica e, in tal caso, se potrebbe esserci un'associazione tra miglioramento cognitivo e riduzione dei disturbi metabolici".
A tutti i partecipanti sono stati proposti dei test che misuravano alcune abilit¨¤ cognitive come la memoria a lungo termine. I ricercatori,?nel corso dello studio, hanno anche monitorato il loro umore, l¡¯intensit¨¤ dei sintomi depressivi e i dati metabolici. La scperta??Chi aveva assunto polvere di fragole mostrava una diminuzione dell¡¯interferenza della memoria, il che sarebbe coerente con un miglioramento complessivo delle capacit¨¤ esecutive. "La riduzione dell'interferenza della memoria si riferisce a una minore confusione di termini semanticamente correlati in un test di apprendimento di elenchi di parole", precisa Krikorian. "Si ritiene generalmente che questo fenomeno rifletta un migliore controllo esecutivo in termini di resistenza all'intrusione di parole non target durante i test di memoria".
Fragole: fanno bene anche all'umore
¡ª ?I ricercatori hanno anche notato un significativo calo dei sintomi depressivi e una capacit¨¤ di problem solving pi¨´ affinata nei partecipanti che hanno assunto la polvere di fragola. Ma da qui a parlare di cibo miracoloso ce ne passa, come precisa lo stesso autore dello studio: "Altri studi sulle fragole hanno riscontrato miglioramenti nelle misure metaboliche, inclusa una riduzione dell'insulina, ma nel nostro lavoro non ¨¨ stato riscontrato alcun effetto sulla salute metabolica dei pazienti".
Conclusioni
¡ª ?In ogni caso lo studio dell'Universit¨¤ di Cincinnati apre nuove strade nella comprensione del legame tra dieta e salute del cervello. Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per confermare e approfondire i risultati, la prospettiva che il consumo regolare di fragole e frutti di bosco possa contribuire a ridurre il rischio di demenza in et¨¤ avanzata ¨¨ interessante. Soprattutto per noi italiani, visto che le fragole sono in pratica un alimento a km zero: il nostro Paese ¨¨ il 4¡ã a livello europeo per la produzione di fragole e il 14¡ã al mondo.
? RIPRODUZIONE RISERVATA