Spesso si pensa solo al primo, ma i due indicatori vanno considerati insieme. Vediamoli come devono essere in un regime di alimentazione sano ed equilibrato
L¡¯attenzione al tema carboidrati ci riconduce a un argomento sempre discusso: l¡¯indice glicemico. In un¡¯ottica di prevenzione, soprattutto in termini di obesit¨¤ e di tutte le patologie a essa correlate, ¨¨ importante definire e valutare questo parametro senza dimenticare che l¡¯indice glicemico va a braccetto con un altro indicatore: il carico glicemico.?¡°Per un¡¯attenta analisi delle fluttuazioni di glicemia e insulina post-prandiale ¨¨ bene non riferirsi solo all¡¯indice glicemico, ma l¡¯interpretazione deve essere eseguita sulla base di entrambi i valori, senza dimenticare che non bisogna considerare solo l¡¯alimento specifico, ma la composizione dell¡¯intero pasto ¨C spiega Gaia Gottardi, biologa, nutrizionista -.
Indice glicemico e carico glicemico
¡ª ?¡°L'indice glicemico indica la velocit¨¤ con cui aumenta la glicemia in seguito all¡¯assunzione di un quantitativo di alimento contenente 50 grammi di carboidrati. Questo dato, da solo, non fornisce un¡¯indicazione completa di come la glicemia si muover¨¤ dopo il pasto ecco perch¨¦ ¨¨ pi¨´ opportuno considerare il carico glicemico, il valore dell¡¯indice glicemico moltiplicato per la quantit¨¤ di carboidrati ingeriti. Quest¡¯ultimo esprime un dato sia in termini qualitativi sia quantitativi¡±. La preoccupazione per i tanto temuti carboidrati, induce spesso le persone a focalizzarsi sull¡¯indice glicemico definendolo sufficiente a demonizzare alcuni tipi di cibi, bandirli dalle proprie tavole e diffonderne il falso mito.
Cosa considerare per non cadere in errore. Innanzitutto il carico glicemico dell¡¯intero pasto: non mangiamo un cibo alla volta, ma un insieme di alimenti che nello stomaco si mescolano e vengono digeriti edassorbiti insieme. ¡°La presenza di fibra, specialmente quella solubile, abbondante in verdura, frutta e legumi, all¡¯interno del nostro pasto ¨¨ in grado di formare un massa gelatinosa e ridurre l¡¯assorbimento degli zuccheri, modulando di fatto il rilascio di glucosio nel torrente ematico: sar¨¤ differente consumare un piatto di pasta integrale con verdure o con un una manciata di legumi. Anche la composizione del pasto in termini di macronutrienti influenza l¡¯indice glicemico: proteine e grassi rallentano i processi digestivi e di assorbimento intestinale".
Anche quelli tecnologici e la modalit¨¤ di cottura degli alimenti determina un importante modificazione dell¡¯indice glicemico: "Se mangiamo delle patate cotte al forno avremo un indice glicemico inferiore rispetto a un pur¨¨; se lasciate raffreddare le patate cotte e mangiate a distanza di qualche ora, avremo un indice glicemico ancor differente".
Allo stesso modo, i processi di tecnologia industriale che portano un alimento come il riso o il mais sulle nostre tavole sotto forma di gallette, avranno il potere di conferire un indice glicemico decisamente alle stelle rispetto a un piatto di riso bollito. "Il monitoraggio del carico glicemico permette di studiare e costruire un¡¯alimentazione adeguata al profilo individuale della persona: uno stile alimentare ad alto carico glicemico pu¨° aumentare il rischio di insorgenza di diabete di tipo 2, obesit¨¤, resistenza all¡¯insulina e la comparsa di ipoglicemia, al contrario un¡¯alimentazione a basso carico glicemico funge da prevenzione di tali fenomeni".
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