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Una mela al giorno? Ecco la sua utilit¨¤ secondo uno studio di Harvard
Una mela la giorno toglie il medico di torno? Beh... non del tutto. Ma, secondo uno studio di recente pubblicazione, sicuramente contribuisce a combattere una condizione di salute insidiosa per gli anziani. Di quale malattia parliamo??
le propriet¨¤ delle mele
¡ª ?Mangiare una mela al giorno aiuta a prevenire la fragilit¨¤, che a sua volta pu¨° aumentare il rischio di cadute, fratture, disabilit¨¤, ospedalizzazione e mortalit¨¤. Il merito ¨¨ della quercetina, un flavonolo che si trova anche in more, uva nera, cipolle rosse, bacche e cavoli, sebbene in misura minore. I suoi benefici sono noti: la quercetina ¨¨ un potente antiossidante che combatte i radicali liberi e previene i danni cellulari oltre a ridurre l'infiammazione nel corpo.
la ricerca
¡ª ?Ma gli scienziati dell'Hebrew SeniorLife dell'Universit¨¤ di Harvard ora hanno scoperto che possiede anche la capacit¨¤ di ridurre la fragilit¨¤ ossea, in parte sfidando la credenza che questo disturbo geriatrico si combatta solo aumentando l'assunzione di proteine.?"Potrebbe esserci un fondamento di verit¨¤ nel vecchio detto?una mela al giorno toglie il medico (o la fragilit¨¤) di torno'", spiegano i ricercatori. "I nostri risultati suggeriscono che per ogni 10 mg in pi¨´ di assunzione di flavonoli al giorno, la probabilit¨¤ di fragilit¨¤ si riduce del 20%. Gli individui possono facilmente consumare 10 mg di flavonoli al giorno, poich¨¦ una mela di media dimensione contiene circa 10 mg di flavonoli".
lo studio sulle mele
¡ª ?In uno studio durato 12 anni e pubblicato su The American Journal of Clinical Nutrition, i ricercatori hanno constatato che, tra i flavonoidi, l'assunzione pi¨´ elevata di quercetina mostrava la pi¨´ forte correlazione con la prevenzione della fragilit¨¤ ossea e muscolare. La scoperta gli ha suggerito che alcuni flavonoidi potrebbero avere un alto potenziale come strategia dietetica per prevenire la fragilit¨¤. "Anche se non vi era alcuna associazione significativa tra l'assunzione totale di flavonoidi e fragilit¨¤, un'assunzione pi¨´ elevata di flavonoli (una delle sottoclassi dei flavonoidi, ndr) era associata a una minore probabilit¨¤ di sviluppare fragilit¨¤", commentano i ricercatori Shivani Sahni e Courtney L. Millar.
questione di et¨¤?
¡ª ?Anche se siamo portati a pensare che la fragilit¨¤ ossea sia una condizione che colpisce solo le persone molto anziane, non ¨¨ cos¨¬:?uno studio mostra che in realt¨¤ pu¨° iniziare gi¨¤ intorno ai 40 anni. Alcuni ricercatori della Flinders University hanno scoperto che la cosiddetta?pre-fragilit¨¤ si verifica nel 45% delle persone tra i 40 e i 49 anni. "Non ¨¨ necessario avere 70 o 80 anni per incamminarsi verso la fragilit¨¤. L'et¨¤ non conta", afferma Sue Gordon, docente alla Flinders. "Gli interventi per un invecchiamento sano e di successo e l'auto-gestione dovrebbero iniziare almeno nel quarto decennio di vita, concentrandosi su questi fattori che contribuiscono alla pre-fragilit¨¤ e alla fragilit¨¤".
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segnali
¡ª ?Secondo gli scienziati, tra i segnali premonitori di pre-fragilit¨¤ da non sottovalutare vi sono mancanza di equilibrio, debolezza agli arti inferiori, ridotta stabilit¨¤ del tronco (ovvero la capacit¨¤ di controllare la postura della colonna vertebrale e pelvica), progressiva perdita di sensibilit¨¤ ai piedi e sottopeso. Ma per fortuna esistono diversi modi per contrastare l'insorgenza della fragilit¨¤: esercizio fisico regolare, una dieta sana ed equilibrata, astensione dal fumo e moderato consumo di alcol possono aiutare a preservare forza e indipendenza. Anche semplici accorgimenti come camminare, fare giardinaggio o prendere parte ad attivit¨¤ sociali della comunit¨¤ possono fare una grande differenza. A patto di non trascurarla. "La prevenzione della fragilit¨¤ dovrebbe iniziare prima dei 50 anni", commenta Philippa Lyons-Wall, autrice principale dello studio della Flinders. ¡°Poich¨¦ la pre-fragilit¨¤ colpisce quasi la met¨¤ delle persone di mezza et¨¤, gli interventi per promuovere uno stile di vita attivo e una dieta sana dovrebbero essere ampiamente promossi gi¨¤ in questa fascia di et¨¤".?
Conclusioni
¡ª ?Gli alimenti ricchi di flavonoli sembrano particolarmente promettenti come strategia dietetica per la prevenzione della fragilit¨¤, che non deve essere considerata un'inevitabile conseguenza dell'invecchiamento. Molte delle sue cause - secondo gli scienziati - sono modificabili e il declino fisico e mentale a essa associato pu¨° essere rallentato o addirittura arrestato con misure preventive. Tra le strategie pi¨´ valide (e facili) ci sarebbe quella di seguire il famoso proverbio e mangiare una mela al giorno.
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