Sei Nazioni: l'Irlanda passeggia, Italia liquidata 36-0

E' bastata un'Irlanda poco più che sufficiente per sbarazzarsi di un'Italia che, quanto meno, non cede alla brutta figura, dimostrandosi però, purtroppo, avversario inadeguato per questo livello: a Dublino finisce 36-0 per la corazzata del c.t. Andy Farrell, come d'altronde era ampiamente prevedibile, nel match che ha completato la seconda giornata del Sei Nazioni. Dopo l'incoraggiante avvio di una settimana fa con l'Inghilterra, arriva quella che ormai per gli azzurri è una consueta controprestazione. Che non farà di certo felice il c.t. Gonzalo Quesada, che alla vigilia aveva invece garantito un'inversione di tendenza: davanti a sé ha un lavoro durissimo per intervenire su una attitudine mentale sconcertante. E così dopo due giornate l'Irlanda è in testa alla classifica a punteggio pieno con 10 punti, davanti a Inghilterra (8), Scozia (5), Francia (4), Galles (3) e Italia (1). Il Sei Nazioni si ferma ora per la prima settimana di pausa e riprenderà con Irlanda-Galles, Scozia-Inghilterra (sabato 24) e Francia-Italia (domenica 25).?

mani

L'Italia parte bene, con un buon possesso di qualità e alla prima infrazione a terra di Robbie Henshaw, Paolo Garbisi, nonostante un vento che disturba, tenta di andare per i pali, mancandoli di poco. Così al 7', al primo attacco, l'Irlanda passa, dopo 14 fasi di forza e qualità: la difesa azzurra si sfilaccia e largo a destro il mediano mischia Craig Casey libera la volata in meta indisturbata dell'apertura (e compagno di club a Munster) Jack Crowley, che poi però sbaglia la trasformazione, anche lui disturbato dal vento. Al 24', da una mischia dominata dagli irlandesi a metà campo, nasce un attacco che prima sfonda a destra, poi riparte sul lato opposto dove con splendide mani Crowley e Henshaw creano la superiorità, che il centro Stuart McCloskey sfrutta per liberare sulla linea laterale la corsetta in meta del tallonatore Dan Sheehan. Al 37' è il numero 8 Jack Conan a firmare la terza, allungandosi a schiacciare da pochi passi dopo una serie di tentativi di sfondamento dei compagni, partiti da una touche a 10 metri. Corwley le trasforma tutte e due per il 19-0 sul quale si va al riposo.

bonus

Al 50', dopo una touche storta di Gianmarco Lucchesi a metà campo, l'Irlanda vince la mischia e conquista la punizione, va in touche a 5 metri, innesca la maul che travolge gli azzurri e a schiacciare per la meta del bonus è ancora Sheehan. Al 52' Stephen Varney con un salvataggio miracoloso alla bandierina nega la tripletta al tallonatore, ma è il segnale che all'accelerazione dell'Irlanda in avvio di ripresa mette in enorme affanno gli azzurri. Che subiscono un possesso lungo 23 fasi, ma quando Henshaw schiaccia, il Tmo annulla per un doppio movimento del centro. L'affanno, quanto meno, non si trasforma in resa, sebbene agli azzurri, che non rinunciano mai a proporre gioco, manchi del tutto quel minimo di qualità che possa dare sfogo ai pochissimi possessi. Oltre tutto al 58' Tommaso Menoncello sgambetta James Lowe e incassa il cartellino giallo. E la superiorità viene sfruttata al 62': da una touche sui 22 metri sul versante sinistro, gioco aperto sull'altro lato fino a Lowe, che accelera e si apre un varco, poi con tre azzurri praticamente aggrappati sulla schiena riesce ad allungarsi per schiacciare giusto sulla linea. Crowley però fa 0/2 dalla piazzola. L'Italia, come detto non crolla, ma se in attacco ormai è praticamente nulla, va male anche la difesa, dove qualcuno fa notare che "gli azzurri cacciano le ombre". Per fortuna gli irlandesi, forse ormai non più spinti dalla necessità del bonus, commettono qualche errore di superficialità. Al 78' c'è gloria anche per l'altra ala Calvin Nash, che, liberato da James Gibson-Park (subentrato a Casey), dopo un'azione ala mano agevolata da un incalcolabile serie di placcaggi mancati degli azzurri. Harry Byrne, subentrato a Crowley, la trasforma per il 36-0 finale.