Howard, nuovo no a Orlando
L'incubo non è ancora finito

Dwight Howard, 26 anni, prima scelta assoluta al draft 2004. Reuters

A prescindere da dove giocherà nella prossima stagione, Dwight Howard dovrebbe chiedere al suo agente di firmare un contratto pubblicitario con IHOP, una nota catena americana di ristoranti: del resto la sua situazione si capovolge continuamente, proprio come si fa con i pancake cotti alla piastra. Resta. Se ne va. Se ne va. Resta. Ha intenzione di ritirarsi e di gestire una piantagione di cocco nel sud del Pacifico. Ok, l’ultima ce la siamo inventata. Forse. Dopo l’incontro di ieri con il nuovo general manager dei Magic, Rob Hennigan, sembra che l’intenzione del centro All Star sia quella di trasferirsi a Los Angeles quest’estate, a Brooklyn a gennaio o a Dallas l’estate prossima. Secondo Jarrod Rudolph, giornalista del sito RealGM.com, l’unico scenario che, per il momento, Howard non ha preso in considerazione è quello di una permanenza a Orlando nella prossima stagione. Durante la riunione, Hennigan ha cercato soprattutto di instaurare con Howard un rapporto di fiducia reciproca che potrebbe essere importantissimo per il futuro di Orlando. Il general manager ha cercato di spiegare a Howard quali sono i piani dei Magic, oltre a ricordargli che sarebbe entusiasta di lavorare con lui per migliorare la squadra: "Superman" avrebbe voluto capire qual è il progetto della dirigenza per crescere e tornare a lottare per il titolo Nba, ma secondo quanto riportato da alcune fonti non ha avuto le risposte che cercava durante l’incontro, durato un’ora.

2013 a dallas? — Come se Hennigan, che ricopre l’incarico di general manager da solo un mese, non avesse già abbastanza problemi a cui pensare, Howard ha dichiarato che se non si dovesse arrivare a un accordo soddisfacente prima della scadenza del mercato ha intenzione di uscire dal contratto e di firmare con i Mavericks di Mark Cuban nel 2013, quando diventerà free agent. La notizia è stata riportata dal giornalista Adrian Wojnarowski di Yahoo!Sports: "Dwight ha ribadito il suo desiderio di essere ceduto – ha spiegato una persona vicina alla situazione – e non ha intenzione di firmare il rinnovo del contratto con Orlando". Dwight Howard rimane fermo sulla sua volontà di trasferirsi ai Lakers: se non dovesse riuscirci in un futuro prossimo, secondo alcune fonti chiederebbe a Hennigan di riprendere la trattativa con i Nets per gennaio, quando il centro di Brooklyn Brook Lopez potrà essere messo sul mercato. Se le operazioni con i Lakers o con i Nets non dovessero andare a buon fine, Howard firmerà da free agent con i Dallas Mavericks nell’estate del 2013. Mentre i Lakers e i Nets non avrebbero abbastanza spazio salariale a disposizione per firmare il centro dei Magic, oltre a non avere la possibilità di acquistarlo tramite una sign-and-trade a causa delle regole imposte dal nuovo contratto collettivo, i Mavs avranno molti soldi da spendere il prossimo anno e il loro proprietario, Mark Cuban, è pronto a buttarsi su Howard e su un altro giocatore da quintetto per affiancarli a Dirk Nowitzki.

punto morto — Nonostante ci dispiaccia per Hennigan, che sta solo cercando di valutare tutte le possibilità e di prendere la decisione migliore per il futuro dei Magic, è abbastanza chiaro il general manager di Orlando è arrivato a un punto morto. Dopo tutto quello che hanno dovuto sopportare i tifosi dei Magic negli ultimi otto mesi, compresa la decisione, abbastanza ipocrita, di Howard di rinunciare nel marzo scorso a uscire dal contratto e a diventare free agent a fine stagione, qualcuno pensa che a lungo termine Dwight sia in grado di affrontare la situazione, indossare nuovamente la maglia dei Magic e continuare a giocare all’Amway Center? Di fatto, Hennigan si trova nella stessa situazione in cui si trovava Masai Ujiri, anche lui alla prima stagione come general manager, due anni fa a Denver, quando anche Carmelo Anthony mise i Nuggets con le spalle al muro. Il gm dei Magic ha parlato con Howard, ha cercato di persuaderlo, lo ha supplicato, ha fatto del suo meglio: adesso per lui è arrivato il momento di sedersi a un tavolo e di cercare la miglior soluzione per questa vicenda. Alla fine, Ujiri ottenne dai Knicks Danilo Gallinari, Timofey Mozgov, Wilson Chandler e Raymond Felton, oltre a alcune scelte del draft, in cambio di Anthony. Quando il general manager di Denver cedette Felton a Portland in cambio di Andre Miller, qualche mese dopo che i Nuggets si erano qualificati per i playoff, il nucleo di quella squadra ha saputo comunque andare avanti. Anche per i Magic è arrivata l’ora di guardare avanti e di farlo in fretta: aspettare fino a gennaio, quando Lopez potrà essere ceduto, per trattare con Brooklyn potrebbe rendere la situazione, che è comunque insostenibile, ancora più difficile per Orlando. Hennigan può cedere Howard ai Lakers, oppure accettare da Houston un pacchetto di giovani talenti e scelte del draft e lasciare che l’ex "Superman" diventi un problema dei Rockets. Pancake di IHOP a parte, per i Magic è l’ora di capovolgere la situazione.