Magic, Redick scaccia i fantasmi
"Grande gruppo, faremo bene"

J.J. Redick, 28 anni, guardia degli Orlando Magic. UsPresswire

Dopo aver parlato a lungo con il nuovo g.m. Rob Hennigan e con l’allenatore Jacque Vaughn ed essersi sottoposto ad alcuni allenamenti volontari con un gruppo quasi interamente nuovo di compagni di squadra, J.J. Redick ha una previsione per tutti coloro che si aspettano qualche difficoltà da parte dei Magic il prossimo anno, nella prima fase della loro ricostruzione. "Credo veramente, e lo dico con la massima sincerità, che questa squadra farà sicuramente meglio di quello che si aspetta la gente", ha dichiarato Redick, uno dei giocatori più esperti dei Magic, nel quale molti vedono un potenziale leader per la squadra del 2012-13. Dopo aver partecipato a una seduta di allenamento con i suoi compagni di squadra e dopo aver trascorso tre mesi a New York, dove ha cenato spesso in ristoranti a cinque stelle e ha dovuto sfruttare tutta la sua creatività per pianificare i suoi maniacali allenamenti, venerdì Redick ha fatto un’apparizione al torneo di golf di beneficenza patrocinato da Adonal Foyle, l’ex direttore dello sviluppo giocatori dei Magic. Tramite la sua fondazione, la Kerosene Lamp Foundation, Foyle cerca di garantire assistenza alle famiglie meno fortunate della Florida, della California e dell’isola di Canouan, della quale è originario.

obiettivo conferma — "Adonal è una persona di grande cuore, con un grande intuito per aiutare le persone meno fortunate – ha spiegato Redick, che all’inizio dell’estate ha raccolto circa 150 mila dollari a favore della fondazione di Foyle durante il torneo di golf di beneficenza che si è svolto in Virginia -. Grazie anche alle sue origini, Adonal si rende conto dell’importanza di ricevere un’opportunità e di cercare di sfruttarla al meglio: sono stati in molti ad aiutarlo durante la sua vita e adesso lui sta cercando di fare lo stesso per altri bambini. Foyle sarà sempre un amico per me e sarò sempre felice di aiutarlo quando avrà bisogno". Dopo Jameer Nelson, Redick è il giocatore che indossa da più anni la maglia dei Magic e nella scorsa stagione ha chiuso con un massimo in carriera di 11.6 punti e 2.5 assist, tirando con il 41.8% dalla linea dei tre punti: da sottolineare anche il suo ottimo rendimento nel primo turno dei playoff contro gli Indiana Pacers, nel quale ha tenuto una media di 10.8 punti e 3.2 assist segnando anche un canestro fondamentale dall’arco in gara 4. A causa della fase di transizione che si apprestano a vivere i Magic dopo la cessione di Dwight Howard, Jason Richardson, Chris Duhon ed Earl Clark, all’inizio di luglio il futuro di Redick a Orlando era ancora in forte dubbio: alla fine, i Magic hanno scelto di confermarlo anche per la prossima stagione. Adesso la missione di Redick è quella di giocare abbastanza bene da meritarsi un rinnovo contrattuale a lungo termine da parte dei rinnovati Magic, e lo ha fatto presente sia a Hennigan che a Vaughn.

Redick contro i Pacers: ha avuto di 10.8 punti di media. Reuters

transizione — "Sono felice di giocare per i Magic e a Orlando: sono orgoglioso di rappresentare questa città e i nostri tifosi – ha ammesso Redick -. Ma capisco che il prossimo sarà un anno di transizione per la nostra dirigenza: ho parlato più volte con Rob e abbiamo entrambi la stessa opinione sul mio futuro. Mi sono impegnato con lui a comportarmi da professionista e a dare sempre il massimo fin quando sarò a Orlando e vestirò la maglia dei Magic: Hennigan lo sa, rispetta il mio pensiero e va bene così". Redick crede anche che nella prossima stagione i Magic faranno bene, nonostante molte persone abbiano predetto che la squadra andrà incontro a molte difficoltà dopo la cessione di Howard ai Los Angeles Lakers: il giocatore è convinto che il nucleo di veterani formato da lui, Nelson, Glen "Big Baby" Davis, Hedo Turkoglu, Arron Afflalo, Al Harrington e Quentin Richardson riuscirà a trascinare i Magic a competere per un posto nei playoff nella Eastern Conference. "Quest’anno, senza Dwight, sarà un’esperienza completamente nuova. Ho trascorso tutta la mia carriera al suo fianco e non averlo più con noi è strano - ha ammesso Redick -. Ma mi piace il gruppo che si è formato durante gli allenamenti all’Amway Center: c’è un forte spirito di squadra e c’è molta professionalità. Si respira un forte entusiasmo perché siamo una squadra rinnovata e piena di energia: tutti, sia giovani che veterani, abbiamo qualcosa da dimostrare".

staccare la spina — Foyle sente invece il bisogno di staccare la spina dalla Nba per un certo periodo, dopo aver giocato e lavorato in questo ambiente negli ultimi 15 anni: per adesso, si godrà le prime vacanze natalizie con amici e familiari da molti anni a questa parte e si dedicherà alla sua attività di beneficenza con la Kerosene Lamp Foundation. "Trovo straordinario il fatto di aver avuto l’opportunità di giocare a basket ai massimi livelli e di avere una bellissima occasione di restituire tutto quello che ho ricevuto alla comunità. Sono fortunato ad avere la possibilità di farlo - ha ammesso Foyle, che coltiva ancora il sogno di gestire in futuro una franchigia Nba come general manager o presidente -. Sto vivendo esperienze straordinarie: sono tornato ai Caraibi per un camp, poi ho avuto la possibilità di portare molti bambini dell’isola ad allenarsi a Orlando e in California. Stiamo avendo un ottimo impatto: al nostro camp a Oakland hanno partecipato 300 bambini, a Orlando abbiamo portato avanti dei progetti importanti, portando molti ragazzi dai Caraibi in Florida. È stata una grande opportunità di impegnarsi per la nostra comunità".