Zach Randolph contrasta Manu Ginobili. Ap

Memphis non si sente spacciata. Nemmeno sotto 2-0, con San Antonio a sole due gare dal ritorno alle Finals dopo 6 anni di assenza. Perché la rimonta è possibile, e i Grizzlies lo sanno bene. Ci sono già riusciti nel primo turno, quando hanno eliminato i Clippers vincendo quattro partite consecutive dopo aver perso le prime due, 16ª volta nella storia che una squadra ha vinto una serie al meglio delle 7 cominciata da 0-2. E vogliono ripetersi perché hanno capito nel finale di gara-2 che gli Spurs non di un altro pianeta, come sembrava dopo il tonfo con 22 punti di scarto con cui la banda di Popovich si era presa la sfida che ha inaugurato la serie.

serve z-bo — Il primo compito di coach Lionel Hollins è mettere Zach Randolph nelle condizioni di poter fare male agli Spurs. Z-Bo viaggiava a 19,7 punti di media nei playoff prima di tirare 2/18 nei primi 6 quarti della serie. Si è ripreso con 13 punti e 10 rimbalzi dopo l'intervallo di gara-2, uscendo dalla morsa difensiva in cui lo stringono Tim Duncan e Thiago Splitter. Ma Memphis ha bisogno anche di altro. Di tirare meglio del 38% dal campo, del 69,6%. Di produrre più di 89,6 punti di media. I Grizzlies sanno di poterlo fare, perché in casa finora nei playoff hanno vinto 5 volte su 5 segnando 101,2 punti e al FedEx Forum hanno concesso solo una vittoria da inizio gennaio. Per aumentare il potenziale offensivo coach Hollins sta pensando a qualche cambio in quintetto. L'indiziato numero 1 è Tayshaun Prince, appena 8 punti e 3/10 al tiro nelle prime due partite, con Quincy Pondexter e i suoi 12 punti col 46,2% da tre che scalpita. Anche Tony Allen, inserito nel miglior quintetto difensivo della Nba, potrebbe partire dalla panchina, con Jerryd Bayless, 18 punti dalla panchina in gara-2, pronto a rimpiazzarlo. Memphis comunque ha bisogno di ritrovare la sua super difesa, che finora in casa ha tenuto gli avversari a 87,8 punti di media

spurs — San Antonio è concentrata sull'obiettivo e non ha nessuna intenzione di farsi distrarre. Nemmeno dai festeggiamenti per la nomina di Tim Duncan nel primo quintetto All-Nba e quella di Tony Parker nel secondo. "Entrare in qualsiasi cosa All-Nba è sempre un grande onore, qualcosa di cui abbiamo grande rispetto - ha raccontato coach Popovich. Ma di cui ci dimentichiamo in fretta". Parker, 13,5 assist di media, giovedì si è sottoposto a una risonanza magnetica per controllare la salute del suo polpaccio sinistro, tornato a tormentarlo da gara-3 della serie con Golden State. "Sto bene, credo che ormai il peggio sia passato e che per gara-3 (sabato, n.d.r.) starò bene - racconta il francese -. Ho solo bisogno di riposo e terapie". Duncan, fondamentale in gara-2 con 6 punti nel supplementare, non ha voluto invece commentare le voci secondo cui starebbe divorziando dalla moglie, sposata nel 2001. San Antonio prova a concentrarsi sulla terza sfida con Memphis, con in mente il crollo negli ultimi 7' di gara-2. Popovich punterà nuovamente sulla difesa su Randolph (2/18 nei primi 6 quarti della serie, 13 punti nei 23' conclusivi di gara-2) affidata a Duncan e Thiago Splitter. E spera che il duo Kawhi Leonard (15 punti di media) e Danny Green (13,5 punti) continui a colpire col 60% dal campo.

la multa — L'Nba ha multato Tony Allen di 5mila dollari per simulazione durante gara-2. Alla fine dei regolamentari, la guardia di Memphis si invola in contropiede e frana a terra quando Ginobili lo afferra per il braccio durante il layup. Allen cade rovinosamente e rimane a terra toccandosi dolorante la testa, che però non tocca mai il suolo. L'Nba non l'ha perdonato.

la scommessa — Intanto la sfida si accende anche fuori dal parquet. Entrambe le città rivendicano di offrire i migliori barbeque del mondo, e quindi i due sindaci hanno pensato bene di legare la supremazia alla griglia alla serie: quello che vincerà offrirà la cena all'altro nel miglior ristorante della sua città. Anche queste sono le finali di Conference.