Tony Parker (a destra) brucia Mike Conley. Reuters

Aggrappati ai loro Big Threes, gli Spurs andrebbero anche sulla luna. Tony Parker, l’immortale Tim Duncan e il redivivo Manu Ginobili portano San Antonio ad una sola vittoria dal ritorno alle Finali Nba per la prima volta dal 2007, l’anno dell’ultimo dei 4 titoli (4-0 sui Cavs di LeBron James) dell’epopea Gregg Popovich. Le tre star ci hanno messo 69 punti complessivi per regalare a San Antonio il 104-93 al supplementare di gara-3 a Memphis, dove i Grizzlies avevano vinto 19 delle ultime 20 partite (comprese 5 su 5 nei playoff). Non bastasse la prova di forza, rimontando dai 18 punti di svantaggio accumulati nel primo quarto, c’è anche la storia a far sorridere gli Spurs: mai nessuno nei playoff Nba ha rimontato da 0-3.

LETALI — San Antonio sa bene ormai come e dove far male a Memphis, quasi perfetta nel primo quarto e completamente in balia degli avversari nel supplementare (18-7 Spurs, capaci di zittire il bollente FedEx Forum in poco più di 2’). Duncan ha colpito duro ancora una volta nel momento più importante: 7 punti nel supplementare dopo i 6 nell’overtime di gara-2. The Big Fundamental ha 37 anni, ma non si direbbe se i 24 punti e 10 rimbalzi contro i Grizzlies non fossero la sua doppia doppia numero 144 nei playoff (meno solo di Magic Johnson). Quando attacca è letale, quando difende, principalmente su Zach Randolph, è un muro quasi impenetrabile. Questi però sono gli Spurs di Tony Parker, che dopo i 27 assist delle prime due partite si trasforma in realizzatore (26 punti), vincendo nettamente il duello con Mike Conley. E San Antonio sta ritrovando anche Manu Ginobili, alla miglior gara stagionale nei playoff. “Abbiamo bisogno di lui se vogliamo continuare ad andare avanti” ha detto dell’argentino Tim Duncan.

IL CROLLO — Quello di Memphis è un crollo vero e proprio, perché lo show del primo quarto lasciava presagire che gli uomini di Lionel Hollins avessero le carte in regola per rientrare nella serie. Difesa impenetrabile, con Spurs a 4/19 al tiro e costretti a 8 palle perse (il solo Conley ne recupera 5); attacco finalmente efficace anche da tre (4/7 nei primi 12’). Gregg Popovich è così disperato che dopo 7’ toglie l’intero quintetto, ma i Grizzlies a 10” dalla prima sirena sono avanti di 18 (29-11). San Antonio non si spaventa e torna in partita con un 11-2 in avvio di secondo quarto. Parker e Duncan prendono per mano i compagni e la difesa sale di tono: Randolph viene circondato come il peggior criminale ogni volta che mette il naso vicino al canestro (5 punti e 2/7 per lui al riposo); Conley (2/11 al riposo) va fuori giri da solo. Memphis resta avanti 44-40 all’intervallo ma San Antonio lavora gli avversari ai fianchi e li sorpassa per la prima volta con una tripla di Danny Green a 11’44” dalla quarta sirena (67-65). Il match diventa un’eccitante testa a testa a cui, quando Conley viene murato dalla difesa di San Antonio all’ultimo possesso, serve una coda per sbloccare la parità (86-86 al 48’).

Battaglia sotto canestro. Afp

IL SIGILLO — Memphis gioca il supplementare senza Pondexter, sua miglior arma offensiva al 48’ uscito per falli nel finale del quarto periodo. Duncan tira due schiaffi micidiali agli avversari firmando i primi 5 punti degli Spurs, Parker e Splitter gli danno volentieri una mano e gli ospiti si ritrovano sul 97-89 con 2’19” da giocare. Il FedEx Forum ammutolisce, Conley cerca di reagire ma San Antonio controlla e spedisce i Grizzlies in un baratro da cui nessuno nella storia è mai tornato. Gli Spurs sono ad una sola vittoria dal ritorno alle Finali. Lunedì, in gara-4 sempre a Memphis, proverà a conquistarsele.
Memphis: Conley 20 (6/13 da due, 2/8 da tre, 2/3 tiri liberi), Gasol 16, Pondexter 15. Rimbalzi: Randolph 15. Assist: Gasol 5.
San Antonio: Parker 26 (10/19, 1/3, 3/3 tl), Duncan 24, Ginobili 19. Rimbalzi: Leonard 11. Assist: Parker 5, Ginobili 5, Duncan 5.