Golden State, pur priva di David Lee, passa a Denver, Miami si sbarazza di Milwaukee mentre New York ha la meglio su Boston.

Per Dwyane Wade (a destra) 21 punti. Ap

Miami (1)-Milwaukee (8) 98-86 (2-0 nella serie)
In quella che un po’ tutti considerano come la serie dall’esito più scontato di questa postseason, i campioni in carica si devono rimboccare le maniche per avere la meglio sui Bucks. Milwaukee gioca alla pari degli Heat per tre quarti di gara, poi ai padroni di casa basta una fiammata all’inizio dell’ultima frazione per mettere in banca il risultato ed evitare rischi nel finale del match. Gli ospiti nonostante la difficile serata al tiro di Brandon Jennings (3/15 dal campo con 0/7 dalla unga distanza) e Monta Ellis (2/7), grazie alla produzione di Ersan Ilyasova e Mike Dunleavy tengono il ritmo di James e compagni per tre quarti di match e all’inizio dell’ultima frazione sono sotto di sole tre lunghezze.

I campioni in carica cambiano marcia e nei primi tre minuti del quarto periodo scappano via piazzando un parziale di 12-0 con un quintetto formato da James e quattro panchinari. Miami arriva al +15 e toglie dalla testa dei Bucks qualsiasi proposito di “upset”. “Nei playoff bisogna trovare il modo di vincere anche quando non si gioca al meglio - sottolinea Dwyane Wade - a me non importa quello che dicono gli addetti ai lavori, Milwaukee è una buona squadra e ci ha creato diversi problemi”. In carriera comunque né James (10-0) né Wade (8-0) hanno mai perso una serie nella quale sono passati a condurre 2-0. Davvero difficile possa capitare adesso.
Miami: Wade 21 (8/14), James 19. Rimbalzi: James 8. Assist: James 6.
Milwaukee: Ilyasova 21 (7/11, 2/3), Dunleavy 16. Rimbalzi: Sanders, Dunleavy, Ilyasova 6. Assist: Dunleany, Jennings, Ellis 5.

Spike Lee (in arancione) esulta per Carmelo Anthony . Ap

New York-Boston 87-71 (2-0)
Una grande difesa, capace di concedere ai Celtic solamente 23 punti nella ripresa, e tanto Carmelo Anthony, ecco la ricetta giusta per i Knicks che cercano la loro prima vittoria in una serie di postseason dal lontano 2000. I padroni di casa però devono sudare nel primo tempo e faticano contro la verve di Boston che soprattutto nel secondo quarto mette in grande difficoltà la compagine newyorchese. Sotto di sette lunghezze all’inizio del secondo periodo, Garnett e compagni, infatti, si mettono a difendere con grandissima intensità. Ai Knicks non basta il solo Melo, così Boston, con le triple di Jason Terry, riprende New York e la supera, toccando nel finale della frazione quota +9. La squadra di casa va negli spogliatoi sotto 48-42 ma si presenta sul parquet con tutto un’altro spirito all’inizio della ripresa.

Iman Schumpert e il solito Carmelo Anthony suonano la carica, i Knicks così firmano 24 dei primi 30 punti del terzo quarto e svegliano il pubblico del Madison Square Garden che torna a essere rumorosissimo e applaude il +14 a favore dei propri beniamini. I Celtics non riescono più a far male alla truppa di Mike Woodson e vanno ko sotto i colpi di Melo e del fresco vincitore del premio di miglior sesto uomo della stagione nella Nba, JR Smith. Boston non trova più il bandolo della matassa in attacco e negli ultimi 8’40’’ del match mette a referto solamente due liberi, facilitando non poco il compito dei Knicks.
New York: Anthony 34 (9/20, 2/4), Smith 19, Felton 16. Rimbalzi: Martin 11. Assist: Prigioni 5.
Boston: Pierce 18 (7/14, 1/5). Rimbalzi: Garnett 11, Bass 10. Assist: Pierce 6.

Stephen Curry (30) ha messo a referto 30 punti. Afp

Denver-Golden State 117-131 (1-1)
Al termine di un match che assomiglia di più a un All Star Game piuttosto che a una partita di playoff, i Warriors nonostante l’assenza di David Lee (il quale dopo l’infortunio rimediato in gara-1 salterà il resto della postseason) si prendono il vantaggio del fattore campo nella serie andando a vincere in Colorado. Una gara davvero divertente, giocata a velocità supersonica nella quale i padroni di casa chiudono tirando con il 50% dal campo mentre Golden State mette e referto qualcosa come il 65% al tiro. Mark Jackson si gode una performance offensiva di tutto rispetto e vede ben quattro dei suoi titolari chiudere con più di 20 punti a referto. Numeri davvero impressionati per una squadra che, come fa di solito anche Denver, vince divertendo.

Dopo 24 successi consecutivi tra le mura amiche i Nuggets così vanno ko. Golden State, guidata da un sontuoso Stephen Curry, prende ben presto in mano le redini del match e dopo aver chiuso il primo tempo avanti 61-53, allunga nella terza frazione. Denver prova a restare in scia con la produzione di Miller e Lawson, la squadra californiana però scappa al +17 e non toglie il piede dall’acceleratore. I Nuggets provano a tornare sotto e a 8’45’’ dalla fine con il canestro de solito Miller arrivano al -8, un ottimo Jarrett Jack però accelera e i Warriors così mettono al sicuro il risultato.
Denver: Lawson, Brewer 19, Miller, Iguodala 18. Rimbalzi: Chandler 6. Assist: Lawson 12.
Golden State: Curry 30 (9/13, 4/10), Jack 26, Barnes 24, Thompson 21. Rimbalzi: Bogut 8. Assist: Curry 13.