Nba: Gallinari k.o. a Washington, Belinelli vince davanti a Jordan, Bargnani zero

I Raptors superano i Knicks, Chicago domina Charlotte mentre Denver inciampa a Washington.

Andrea Bargnani durante un timeout . Reuters

Toronto Raptors-New York Knicks 100-98
Quarta sconfitta consecutiva per i Knicks (32-20) che steccano anche a Toronto. I Raptors (23-22) giocano meglio i momenti più importanti della gara e dopo aver fatto lo sgambetto alla compagine newyorchese lo scorso 13 febbraio al Madison Square Garden, replicano in terra canadese aggrappandosi a un sontuoso Rudy Gay. Minutaggio ancora una volta limitatissimo per Andrea Bargnani che resta sul parquet per soli 13’ e per la seconda gara consecutiva non mette nessun punto a referto (leggi l'articolo sui rimproveri di Colangelo). L’ex Knicks Landry Fields parte in quintetto e nel primo quarto la difesa di Toronto fatica a contenere il pericolo pubblico numero uno, Carmelo Anthony. La squadra canadese concede parecchio ma in attacco fa male con le giocate di Lowry e DeRozan. I padroni di casa rallentano nel secondo periodo ma la compagine newyorchese ne approfitta solo in parte. New York, comunque passa a condurre e va negli spogliatoi al riposo avanti 51-48. Toronto torna sul parquet affamata e piazza subito un parziale di 10-2, portandosi così al +5. Gay sembra immarcabile e i Raptors allungano, arrivando a +9 a termine della frazione. Amare Stoudemire e JR Smith rispondono nella prima parte del quarto periodo, New York così riprende Bargnani e compagni e li supera (88-86) a sei minuti dalla fine. Si gioca punto a punto fino alla sirena e a decidere un match dominato offensivamente da Rudy Gay ci pensa Kyle Lowry che mette definitivamente avanti la squadra di casa con un canestro a 28’’ dal termine della gara. Ci sarebbe il tempo per rimediare per New York ma Melo e Smith decido di prendere difficilissime conclusioni che non trovano la retina, Toronto ringrazia e porta a casa il successo.

Toronto: BARGNANI 0 (0/2) in 13’. Gay 32 (10/19, 1/4), DeRozan 18, Lowry 15. Rimbalzi: Valanciunas 10. Assist: Lowry 7.
New York: Anthony 32 (10/16, 1/8), Smith 19. Rimbalzi: Kidd, Chandler 7. Assist: Smith, Kidd, Anthony 4.

Gallinari a canestro contro Washington. Reuters

Washington Wizards-Denver Nuggets 119-113
Deludente prestazione per i Nuggets (34-22) che si fanno superare nella capitale dai Wizards (16-37) al termine di un match nel quale le difese per lunghi tratti lasciano a desiderare. Gli ospiti rimettono in piedi una partita ampiamente compromessa giocando la loro miglior pallacanestro nell’ultimo quarto, ma alla fine Washington riesce ad avere la meglio. Danilo Gallinari incappa in una serata decisamente difficile. L’azzurro, limitato da una contusione alla coscia sinistra nelle battute finali del secondo quarto, chiude con soli sei punti in 28’ di gioco e non riesce mai a incidere.

La squadra di casa parte benissimo e dopo cinque minuti di gioco arriva già al +7. Denver non riesce a trovare ritmo dal perimetro e sotto canestro soffre la fisicità di Okafor. I Nuggets però con la produzione della panchina torna in scia all’inizio del secondo quarto, Washington risponde ma i canestri di Lawson e Chandler nel finale, dopo che Gallinari si era visto fischiare un flagrant foul ai danni del suo ex compagno Nene, permettono a Denver di pareggiare i conti prima dell’intervallo. L’allungo decisivo arriva però proprio in apertura di ripresa. I Wizards segnano 13 punti consecutivi e lanciano lo sprint. Gli ospiti sono frastornati e faticano ad abbozzare una reazione, Beal e Ariza così hanno vita facile. Washington tocca quota +18 all’inizio dell’ultimo quarto, sembra fatta per Wall e compagni Denver però decide di vendere cara la pelle e fa sudare la squadra di casa. I liberi di Lawson a 1’07’’ dalla fine riportano addirittura al -2 i Nuggets che avrebbero anche l’opportunità del pareggio ma si devono arrendere alla stoppata di Nene. Il canestro di Wall, poi, mette al sicuro Washington.

Washington: Okafor, Beal 17, Ariza 16, Webster 15. Rimbalzi: Okafor 13, Beal 12. Assist: Wall 10.
Denver: GALLINARI 6 (2/2, 0/3), con tre rimbalzi, un assist e un recupero in 28’. Lawson 27 (8/14, 0/6), Chandler 22, Miller 19. Rimbalzi: Koufos 7. Assist: Lawson 12.

Marco Belinelli in azione contro Charlotte. Reuters

Charlotte Bobcats-Chicago Bulls 75-105
Davanti a sua maestà Michael Jordan i Bulls (32-23) tornano in carreggiata dopo la deludente prestazione offerta contro i campioni in carica giovedì sera. Chicago, che mette otto giocatori a referto in doppia cifra, gioca con personalità e spazza via senza grossi problemi i sempre più deludenti Bobcats (13-42). Per la decima volta in questa stagione la squadra del Nord Carolina quindi deve incassare una sconfitta con un passivo di 20 o più punti. Davvero la luce alla fine del tunnel per i Bobcats sembra lontanissima. Marco Belinelli a Charlotte fa il suo e chiude una buona gara con 12 punti, cinque rimbalzi e cinque assist in 21’ di gioco. Gli ospiti mettono subito le cose in chiaro e fanno la voce grossa fin dai primi minuti. Charlotte, eccezion fatta per Kemba Walker, in attacco fa parecchia confusione e non riesce a mettere in difficoltà l’attenta difesa dei Bulls.

Chicago pur senza fare nulla di trascendentale, trova buone soluzioni offensive, arriva al vantaggio in doppia cifra e controlla il ritmo della gara. All’inizio del secondo quarto i Bulls allungano grazie all’impatto sulla gara di Taj Gibson e Marco Belinelli. L’azzurro firma sette punti in meno di due minuti e la squadra della Windy City scappa al +21. Charlotte prova a limitare i danni nel finale della frazione ma il passivo resta pensate. Nate Robinson sale in cattedra nei primi minuti della ripresa, Chicago allunga e al termine del terzo quarto si può godere il rassicurante vantaggio di 21 lunghezze. Non c’e’ più partita e all’inizio dell’ultimo periodo Gibson e Belinelli infieriscono sui Bobcats che alzano bandiera bianca a metà della frazione finale.
Charlotte: Walker 27 (5/11, 4/6). Rimbalzi: Biyombo 12. Assist: Mullens 3.
Chicago: BELINELLI 12 (2/3, 2/3), con cinque rimbalzi, cinque assist e un recupero in 21’. Gibson 17 (8/11). Rimbalzi: Boozer 10. Assist: Noah 8.