Gallinari e Belinelli a segno
Cleveland e New York k.o.

Marco Belinelli contrasta J.R. Smith, di New York. Reuters

Successi per Chicago,a New York e Denver, in casa con Cleveland, con buone prove di Belinelli, autore di 12 punti, e Gallinari, 23.

New York-Chicago 101-108 (tabellino)
(Simone Sandri) Tre quarti di eccellente pallacanestro bastano e avanzano ai Bulls (20-14) che per la terza volta in questa stagione superano i Knicks (23-13). Molto positiva la prova di Marco Belinelli al di là dei 12 punti e cinque assist del suo tabellino. Il rientro di Carmelo Anthony, dopo la squalifica, non cura i mali dei Knicks che nel primo tempo giocano una pallacanestro a tratti davvero disarmante. Confusione in attacco, poca disciplina ed energia ai minimi termini. I Bulls così non si fanno pregare e prendono subito in mano il pallino del gioco, mostrando di trovarsi decisamente bene quando di fronte vedono le uniformi newyorchesi. A dare spettacolo nel primo tempo non è un deludente Melo ma bensì Luol Deng che canta e porta la croce. L’All Star di Chicago, infatti, non solo mette la museruola ad Anthony costringendolo a conclusioni dall’alto quoziente di difficoltà, ma in attacco trova il canestro con continuità. Melo fallisce le sue prime sei conclusioni dal campo e i Bulls, trascinati da Deng, arrivano al vantaggio in doppia cifra a 4’41’’ dalla fine della frazione. Con Anthony in serata no, New York avrebbe bisogno di energia da parte della panchina ma nel primo tempo stecca pure JR Smith mentre un Amare Stoudemire ancora lontanissimo dalla forma migliore e’ impalpabile. Dopo un primo quarto più che buono, gli ospiti scappano via nella seconda frazione. Con un diligente Marco Belinelli sul parquet Chicago piazza un parziale di 15-4 nei primi minuti del secondo quarto e fugge a +22. Il pubblico del Garden non gradisce l’atteggiamento dei Knicks e dalle tribune inizia ad arrivare anche qualche fischio. Chicago chiude la frazione in crescendo e va al riposo avanti 57-36 dopo aver tirato con un eccellente 58% (contro il 30% di New York) nel primo tempo. I Knicks non sembrano scuotersi dal loro torpore nemmeno all’inizio del terzo quarto. Ci vogliono otto punti di Melo in un minuto per fare rumoreggiare il Garden. Boozer e Noah però tornano subito a mostrare i muscoli sotto i tabelloni, Belinelli trova un bel canestro nella zona pitturata, Deng non smette di segnare e Chicago ritorna a distanza di sicurezza. L’azzurro, che si fa apprezzare per diversi minuti anche in regia, poi chiude la frazione piazzando in faccia a Novak la tripla del +22. New York tenta di dare segnali di vita nei primi minuti dell’ultima frazione, Belinelli però allontana i padroni di casa con una sontuosa penetrazione chiusa, con Chandler a pattugliare l’area, con la mano sinistra. Chicago a 4’39’’ dalla fine e’ a +21, dovrebbe partire il “garbage time”, ma gli ospiti smettono di giocare con troppo anticipo e Anthony li fa sudare. Missione impossibile per i Knicks che però con i canestri di Melo arrivano al -7 a 1’07’’ dalla fine. I liberi di Belinelli comunque mettono al sicuro i Bulls che così per la terza volta in questa stagione mandano k.o. i Knicks.
New York: Anthony 39 (10/23, 4/9). Rimbalzi: Chandler 18. Assist: Prigioni 8.
Chicago: BELINELLI 12 (2/4, 1/2), 5 assist, 3 rimbalzi e un recupero in 28’. Deng 33 (10/13, 3/5), Boozer 17. Rimbalzi: Noah 8. Assist: Hinrich 7.

Danilo Gallinari supera in palleggio Dion Waiters. Reuters

Denver Nuggets–Cleveland Cavaliers 98-91 (tabellino)
(Giuseppe Nigro) E' decisivo Danilo Gallinari nel successo dei Nuggets su Cleveland che, quarto consecutivo, dà a Denver la più lunga striscia vincente stagionale. Allargandosi per il tiro frontale dopo aver bloccato per Lawson, e lasciato tutto solo dal raddoppio di Thompson sul regista di Denver, il Gallo segna a 34'' dalla fine la tripla del 94-89 da cui i Cavs non riusciranno più a rientrare, aggiungendo poi a 16'' dal termine anche i tiri liberi della sicurezza. A Cleveland, reduce da due sconfitte nelle ultime quattro partite e all'inizio di un giro di cinque gare a Ovest, non basta il “solito” Irving (anche 5 recuperi, sui 14 di squadra), bloccata per il resto dalla modesta giornata al tiro: 43,5%, solo 5/24 da tre. Denver dall'altra parte ci mette del suo a tenere in partita i Cavs, con il massimo stagionale di 22 palle perse: 6 di Lawson, 4 di Iguodala e di Gallinari. Ma Karl si gode vicino a canestro il massimo in carriera di 21 punti di Koufos e i 17 punti con 11 rimbalzi di Faried, approfittando della perdurante assenza di là di Varejao, che potrebbe averne ancora per due mesi. Proprio 7 punti in fila di Irving avevano spinto 80-85 a 7'28'' dal termine Cleveland, che poi però manda a vuoto 5 possessi di fila (e 8 su 9), e dall'89 pari a 2'12'' dalla fine con Thompson non segnerà più dal campo. Sul -2 Irving sbaglia una tripla a 1'31'' dal termine e Zeller fallisce il jumper del pari, così Gallo dall'altra parte può infilare la tripla del +5. Irving sbaglia ancora la tripla che avrebbe ridato il -2 ai suoi, e Gallinari può chiudere dalla lunetta per il 98-91 a 16'' dalla fine. Prezioso, per Danilo, il 3/6 da oltre l'arco in una giornata tutti i suoi compagni messi insieme fanno 1/10. Aggiunge anche un buon lavoro a rimbalzo difensivo (7 alla fine), cresciuto soprattutto da metà quarto periodo, tra cui il rimbalzo entrando nell'ultimo minuto per il possesso da cui è arrivata la tripla decisiva. Gallinari prosegue così un mese di gennaio da 5 vittorie in 6 partite per i Nuggets e da 18 punti di media per lui, infilando la partita in cui segna più canestri dal campo (8) e con la miglior percentuale da tre (3/6 appunto) dalla sera dei 39 punti segnati il 28 dicembre a Dallas.
Denver: GALLINARI 23 (5/7, 3/6, 4/4 tl, 7 rimbalzi, 4 perse), Koufos 21, Faried 17, Lawson e Iguodala 13. Rimbalzi: Faried e Iguodala 11. Assist: Lawson 8.
Cleveland: Irving 28 (9/17, 2/9, 4/5 tl), Waiters 18, Thompson 16, Miles 11. Rimbalzi: Zeller 8. Assist: Irving 7.