Ilyasova si sente a casa
Ma ora deve confermarsi

Ersan Ilyasova, 25 anni, 267 partite in Nba. Reuters

I contratti garantiti molto onerosi spesso portano con sé vari pericoli - autocompiacimento, ansia, stress nel provare a rispettare le aspettative finora deluse - e Ersan Ilyasova potrebbe già essere in preda di uno di questi. La ben pagata ala grande dei Milwaukee Bucks ha di recente messo in mostra la sua parlantina finora nascosta. "Parla più di quanto non abbia mai fatto, perlomeno da quando sono qui - dice il compagno di squadra Drew Gooden -. È un buon segno, vuol dire che adesso si sente a suo agio. È sempre bello giocare in una realtà con la consapevolezza che la squadra ha bisogno di te, ti vuole e ti paga pure bene". Anche Mike Dunleavy, ala dei Bucks, ha notato il cambiamento. "Pensavo che si sentisse sempre più a suo agio con me - dice -. Ma se anche tutti gli altri stanno notando questo cambiamento, allora forse si sta aprendo un po' di più, diventando un chiaccherone".

il vecchio ersan — In passato Ilyasova poteva sembrare il classico gigante silenzioso, taciturno a tal punto da essere enigmatico per molti dei suoi compagni di squadra. Una parte di questo comportamento scaturiva dalla sua età: nonostante abbia giocato 10 stagioni da professionista (sei in Europa e quattro in Nba), ha soltanto 25 anni. Un'altra a causa della sua natura: Ilyasova è un cultore della musica classica, tra i suoi artisti preferiti c'è la soprano Sarah Braightman, in un mondo che ama l'hip-hop. Un'altra ancora, per lunghe fasi della sua carriera a Milwaukee, scaturiva dal non sapere se rientrasse o meno nei piani della squadra. Preso al draft 2005 come 36a scelta, Ilyasova ha trascorso una stagione in D-League e successivamente una a Milwaukee. Più giovane di sempre ad aver vestito la maglia dei Bucks, il turco è stato il miglior marcatore per tre volte mandando a segno il 36.5% dei suoi tiri da tre. Ma in quella stagione ha giocato per due coach diversi (Terry Stotts e Larry Krystkowiak) rimanendo per 16 volte in panchina per scelta tecnica. Ilyasova è poi tornato in Europa, disputando le stagioni 2007-08 e 2008-09 nel Barcellona. Milwaukee lo ha richiamato a luglio 2009 e lui è diventato un giocatore di ruolo utile e poco altro, mettendo a referto medie di 10 punti, 6.3 rimbalzi in 24.1 minuti, tirando con solo il 32.3 % dall'arco.

il nuovo ersan — La scorsa stagione il talento di Ilyasova è sbocciato: 13.0 punti, 8.8 rimbalzi e 45.5% da tre in 27.6 minuti. Nelle votazioni per il Giocatore Più Migliorato è arrivato secondo di poco dietro a Ryan Anderson. Tuttavia, le incertezze rimanevano e Ilyasova si stava avviando verso il mercato dei free agent senza certezze sulla volontà o possibilità da parte dei Bucks di offrirgli un altro contratto. Sia il giocatore che il suo procuratore Tolga Tugsavul hanno preso in considerazione offerte dai Nets e dai Raptors prima di decidere di rimanere a Milwaukee per cinque anni (i primi quattro garantiti) e 40 milioni di dollari. Il giocatore ha conosciuto sua moglie a Milwaukee, sta mettendo su famiglia e adesso questo contratto lo fa sentire parte integrante di un progetto. "Ora so davvero di essere parte della squadra e di questa realtà - ha detto Ilyasova dopo una partita di preseason giocata in settimana a Chicago -. Volevo solamente arrivare a qualcosa di diverso, non solo in campo. I nostri tifosi se lo meritano. Adesso siamo messi bene, o perlomeno credo. Questo è l'anno in cui cambieremo i nostri obiettivi: vogliamo i playoff". Sentirsi sempre a proprio agio è bello. Essere una parte sempre più grande di ciò che i Bucks vogliono fare sarebbe ancora meglio. Negli anni scorsi, Ilyasova era come una sorta di jolly, prezioso durante le sue serate buone ma sul quale non si faceva affidamento ad ogni partita. La sua continuità è migliorata la scorsa stagione (una delle chiavi è stata smettere di cercare solamente tiri da tre punti) e questa adesso deve essere mantenuta, cosa ideale per un titolare fisso che dovrà giocare molti più minuti.

preseason sotto tono — Nelle ultime tre partite di preseason però Ilyasova ha fatto registrare una media di 9.7 punti in 18.3 minuti. Ha tirato inizialmente col 69.2%, ma poi a Chicago ha fatto 1/9. Inoltre, ha raccolto solo 12 rimbalzi senza brillare particolarmente in allenamento. Tuttavia, a Milwaukee sono arrivati dei nuovi lunghi (Samuel Dalembert, Joel Przybilla, John Henson). "Non era strano vederlo prendere 12, 15, 18 rimbalzi in un'ora e mezzo di allenamento - dice Skiles -. Ma adesso questo non succede pù. Non so ancora se preoccuparmi per questo o se è solo una conseguenza del fatto che aono approdati altri lunghi che arrivano prima di lui sulla palla". Forse gli aiuti arrivati sotto canestro potrebbero spingere Ilyasova a lavorare più nel perimetro? "Forse - dice Skiles -. Ma se partirà da quella posizione, dovrà comunque guadagnarsi il posto a suon di rimbalzi". Ilyasova dice: "Non la vedo in questi termini. Sì, ci sono molti lunghi in ruoli diversi, ma credo che spetti al coach capire come fare le rotazioni. Qualsiasi cosa faccia, devo giocare ai miei livelli e capire che se il tiro non entra, devo comunque metterci tutte le energie e fare qualcosa di positivo. Quest'anno devo essere più aggressivo in difesa". Ilyasova è arrivato agli allenamenti di settembre prima della maggior parte dei compagni di squadra e in gran forma. Che dia o meno l'impressione di dormire in campo, il suo motore gira comunque a regimi più alti del giocatore medio in Nba. "Lui è il tipo di giocatore che giocherà e lavorerà alla stessa maniera, sia che guadagni un dollaro o un miliardo - dice Dunleavy -, è fatto così". Quindi, va bene chiaccherare un po' di più, ma prendere più rimbalzi sarebbe meglio e avere un impatto maggiore sarebbe poi la miglior cosa per Ilyasova e i Bucks.