Oklahoma e gli arbitri sbagliano
Miami si porta in vantaggio

Oklahoma spreca una grande occasione, sopra di 10 nel terzo periodo, gestendo malissimo il finale del quarto e lasciando rientrare in partita gli Heat, capaci poi di vincere nel finale (91-85) e portarsi sul 2-1 nella serie. Ancora una volta sono un paio di fischi arbitrali, ormai una costante in queste finali, a suscitare parecchi dubbi. Prima quello fiscalissimo, ad essere generosi, che affibbia il quarto fallo a Durant nel terzo periodo, dando il là alla rimonta di Miami e girando totalmente l’inerzia della partita. Poi quello assurdo su Harden a 16” dalla fine con i Thunder sotto di 3 che manda LeBron in lunetta per l’1/2 che regala ai suoi il margine finale di vittoria. Se fallo c’era, era in attacco dello stesso James.

Dwyane Wade a canestro: Harden non può fermarlo. Reuters

gli errori — Ma è meglio essere chiari: la partita non l’hanno certo decisa gli arbitri, l’ha gettata al vento OKC con una serie di palle perse scriteriate nel 4° periodo, e due falli da suicidio su tiri da tre di Battier e James Jones che hanno innescato la rimonta di Miami, capace di portare a casa il punto del 2-1 nonostante le 9 palle perse dell’ultimo periodo e il 38% al tiro. Oklahoma City ha peraltro tante altre cose su cui recriminare. Dopo tre fesserie in serie, coach Brooks ha infatti tolto un arrabbiatissimo Westbrook, con Durant già in panchina con 4 falli, e il quintetto senza le due star è miseramente naufragato, subendo un parziale negativo di 12 punti (diventato poi un 17-4) che ha permesso a Miami di andare all’ultimo riposo sopra di due. Magari il tecnico dei Thunder avrebbe fatto meglio a rimettere il suo play titolare in campo un po’ prima.

eroe mancato — Stavolta non c’è stato il solito grande quarto periodo di Durant, tenuto a soli 4 punti nei 12’ conclusivi. E in una gara così tirata, ha pesato tantissimo anche il 15/24 ai liberi di OKC, che ha fallito la tripla del pareggio con Westbrook a 30” dalla fine (ben marcato da… coach Spoelstra, incredibilmente entrato in campo a non più di un metro da Russell mentre tirava). Wade e LeBron sono stati super anche stavolta, chiudendo con 54 punti, 21 rimbalzi e 10 assist in due, mentre Bosh non ha inciso. Gli Heat l’hanno sicuramente vinta in difesa, tenendo gli avversari al 43% al tiro, visto che in attacco hanno stentato non poco (38%), vincendo però la lotta a rimbalzo 45-38, e di poco anche quella dei punti in area (46-42). Domani notte l’ultima chance per OKC: finire sotto 3-1 vorrebbe dire quasi certamente titolo a Miami.

Miami: James 29 (10/19 da due, 1/4 da tre, 14 rimbalzi), Wade 25 (8/22 da due, 7 rimbalzi, 7 assist), Bosh 10 (3/12 da due, 11 rimbalzi).
Oklahoma City: Durant 25 (10/15 da due, 1/4 da tre, 6 rimbalzi), Westbrook 19 (7/14 da due, 1/4 da tre, 5 rimbalzi, 4 assist), Perkins 10 (3/5 da due, 12 rimbalzi).