Motiejunas pronto per l'Nba
"Voglio diventare perfetto"

Donatas Motiejunas, a Treviso dal 2009 al 2011. LaPresse

Donatas Motiejunas è un ragazzo ambizioso, sicuro di sé, che tende a voler superare costantemente i propri limiti, dichiarando di voler raggiungere la perfezione, traguardo impossibile finché rimarrà vincolato alle leggi della natura come il resto dell'umanità. Ma è proprio questa ricerca della perfezione a guidarlo, spingendo questo 21enne ad allenarsi duramente per arrivare a un sogno decisamente più realizzabile: diventare in futuro uno dei migliori lunghi Nba. Ovviamente Motiejunas deve percorrere ancora molta strada, sia fisicamente che metaforicamente, prima di arrivare a questo obiettivo. Deve gestire le aspettative in lui riposte, sorvolare l'oceano e ambientarsi al cambio di gioco tra basket europeo e Nba. Non dobbiamo poi sottovalutare la curva di apprendimento dei lunghi Nba, più ardua rispetto a quella dei giocatori che normalmente giostrano lungo il perimetro. Motiejunas ne è perfettamente al corrente, ma non si fa intimorire, anzi: la sua filosofia è quella di voler sfruttare questi fattori come stimoli utili alla sua esperienza cestistica, che lo ha recentemente portato in Polonia, paese in cui ha vinto il campionato con l'Asseco Prokom.

miglioramenti — "La vita di un cestista è così: c'è sempre la necessità di migliorare in alcuni aspetti. E ogni giorno cerco di migliorare qualcosa nel mio gioco - ha dichiarato Motiejunas in un'intervista telefonica dalla Polonia parlando del suo approccio in questa stagione -. Sto provando a migliorarmi sotto ogni punto di vista, voglio diventare un giocatore perfetto. Ci vorrà del tempo e molto lavoro, ma chissà, forse diventerò uno dei migliori giocatori al mondo". Motiejunas ha fatto dei passi da gigante in questa direzione, ottenendo una media di 15,7 punti e 6,6 rimbalzi in poco più di 26 minuti a partita durante la stagione 2011-12 (l'anno scorso a Treviso, con un minutaggio simile, ha raggiunto una media di 12,8 punti e 4,4 rimbalzi a partita), dimostrandosi ben disposto ad accettare consigli sulle proprie caratteristiche da migliorare. Dopo averlo preso come ventesima scelta assoluta nel draft 2011, i Rockets gli hanno chiesto di lavorare principalmente sui rimbalzi e Motiejunas non solo ha risposto migliorando le proprie cifre sotto canestro ma anche stabilendo il record di rimbalzi difensivi in una partita di Eurolega, 18 in un incontro a dicembre.

decisivo — Ma un conto è ottenere buone statistiche e un altro è avere un impatto decisivo sul risultato. ESotto questo punto di vista, la miglior prestazione di Motiejunas di questa stagione è arrivata durante gara-7 delle finali del campionato polacco, nella quale ha fatto registrare il maggior numero di punti, 24, e rimbalzi, 11, della partita, portando la squadra alla vittoria del campionato. Performance resa ancora più dolce dal fatto che arrivi in risposta alla sconfitta in gara-6 in cui Motiejunas ha faticato molto. Questa capacità di rifarsi dopo partite deludenti la dice lunga sulla fiducia in sé e la forza mentale possedute dal giovane lituano, che avrà sicuramente bisogno di queste caratteristiche al momento del salto in Nba. "Giocare partite di questo tipo aiuta molto - ha detto Motiejunas parlando di quella gara-7 -. Gli incontri in cui vincere o perdere dipendono da un solo tiro hanno un'importanza fondamentale. Fare queste esperienze è cruciale, non si può aspirare a vincere qualcosa senza giocare questo tipo di partite. Queste vittorie aiutano molto la maturazione di un giocatore e sono veramente felice per il risultato raggiunto".

rockets — Ma quando i fan dei Rockets potranno finalmente vedere Motiejunas in azione? Su questo punto aleggiano ancora moltii dubbi, che verranno parzialmente sciolti al momento di sapere le convocazioni del c.t. della Lituania per i Giochi Olimpici. Nel caso in cui non dovesse essere chiamato a difendere i colori del suo paese a Londra, ci sono ottime possibilità che Motiejunas faccia parte del roster dei Rockets per la Summer League che si terrà a luglio. Comunque vada, sia il giocatore che la squadra si sono detti ottimisti sul fatto che il lituano si presenterà a Houston almeno per l'inizio del training camp. "Lo spero davvero. Vedremo, parleremo con i coach e gli altri membri dello staff. Dipende anche da loro, da come mi valutano e se c'è posto per me. Io continuerò a fare del mio meglio e a dare tutto quel che ho per dimostrare al coach di meritarmi un posto in campo. Le persone che mi seguono e osservano le mie partite sanno di cosa sono capace e cercherò di mettere in campo tutte le mie abilità ripagando la fiducia di coloro che credono in me". Queste abilità sono davvero una gioia per gli occhi di chi le osserva, considerando anche il fisico di chi riesce a sfoderarle. Motiejunas è stato devastante sotto canestro in questa stagione, dimostrando di poter andare a segno con entrambe le mani. Inoltre, è un giocatore dominante in transizione, avendo la capacità di lasciare sul posto la maggior parte dei lunghi che si trova davanti e, nonostante debba ancora migliorare molto nell'uno contro uno e nel tiro dalla lunga distanza, possiede tutti i fondamentali per il suo ruolo che ci fanno capire quanto ampio possa essere il suo potenziale offensivo in futuro.

il giudizio — Arturas Karnisovas, direttore degli osservatori dei Rockets, ha detto: "Il suo punto di forza potrebbe diventare l'appoggio a canestro sui contatti. Possiede un grande repertorio di numeri spalle a canestro, è molto talentuoso e potrebbe avere la fisicità di cui abbiamo bisogno sotto canestro, deve sicuramente imparare a segnare sui contatti.", ha detto. "Dovrà inoltre lavorare molto in difesa, visto che le regole del basket europeo in fase difensiva sono molto diverse da quelle Nba. Nei campionati europei, come avviene nell'Ncaa, non si può far molto sotto canestro se non opporsi col proprio corpo all'avversario. In Nba invece si ha la facoltà di allargare di più i gomiti e appoggiare le mani sull'avversario. Questo per lui vuol dire cambiare radicalmente il proprio gioco. Dovrà infine imparare a usare schemi particolari come raddoppio e recupero, taglio fuori difensivo e usare meno la zona". "Si è dimostrato molto reattivo ai nostri consigli, abbiamo parlato con lui sui punti da migliorare e ci ha lavorato per tutta la stagione. Si è allenato duramente in sessioni individuali per soddisfare i suoi bisogni e quelli della squadra, è un lavoratore infaticabile, sempre alla ricerca del miglioramento e che non si accontenta mai, caratteristiche fondamentali per un giocatore che vuol fare il grande salto in Nba". Specialmente quando l'obiettivo prestabilito non è l'eccellenza, ma la perfezione.