Duello tra Roy Hibbert e Carmelo Anthony. Afp

Per i New York Knicks le sensazioni sono pessime: la squadra ha delle difficoltà in fase offensiva, le speranze nei playoff sono in bilico e alcuni dei giocatori più importanti stanno dando forfait in allenamento (a quello di oggi mancavano Iman Shumpert, colpa di un dolore al ginocchio sinistro, e i febbricitanti J.R. Smith e Kenyon Martin). Non è così che coach Mike Woodson avrebbe voluto dimenticare la bruttissima prestazione di gara 3 che ha fissato la serie sul 2-1 per i Pacers e ha messo i Knicks in una posizione difficile della quarta sfida. "È importante fare attenzione al contagio, e per evitare di perdere altri giocatori abbiamo deciso di lasciarli a riposo in albergo", ha spiegato Woodson. Non è ancora chiaro se Smith e Martin riusciranno a rientrare in tempo per avere un impatto su gara-4, che per i Knicks diventa fondamentale per tenere viva la corsa nei playoff.

problemi al tiro — È ormai evidente che nei Knicks, che stanno tirando malissimo, qualcosa non stia girando per il verso giusto: in gara-3 New York ha chiuso col 35.2% dal campo e 3/11 dall’arco. La precisione da tre punti, considerata uno dei punti di forza dei Knicks, non si è proprio vista. Il risultato è stata una dura sconfitta, 81-72: New York ha sfiorato il record negativo di franchigia per punti segnati in una partita, che è di 67. Il top scorer della Nba, Carmelo Anthony, è stato il miglior marcatore dei Knicks con 21 punti, di cui appena due nel quarto periodo, quando ha tirato 0/3 dal campo. Smith, il miglior sesto uomo della Nba, ha giocato nonostante qualche ora prima della palla a due avesse la febbre a 39, ha chiuso con 4/12 dal campo, comunque miglior prestazione della serie dopo che nelle prime due partite aveva infilato appena 11 tiri su 42.

spauracchio hibbert — Woodson ha scelto, tra gli altri, Martin per difendere sul centro dei Pacers Roy Hibbert, che però ha messo a referto 24 punti e 12 rimbalzi in gara-3 nonostante avesse di fronte l’intera batteria di lunghi dei Knicks, che erano dati in buone condizioni fisiche. Per la seconda volta nel giro di una settimana, Woodson e i suoi giocatori stanno cercando di capire come replicare all’intensa difesa dei Pacers: "Ho visto il video di gara-3 e c’erano molte opportunità per prendersi un tiro facile – ha spiegato il centro Tyson Chandler -. A volte bisogna sacrificarsi per permettere alla squadra di migliorare: è l’andamento del match a determinare chi deve prendersi un tiro, e dobbiamo capirlo anche noi. A volte alcuni di noi vorrebbero decidere la partita da soli, o prendersi un tiro decisivo nonostante non sia previsto dagli schemi: ma a meno che non ci siano delle straordinarie individualità sono le buone squadre a vincere le partite".

la forza di indiana — I Pacers hanno sicuramente tirato peggio dei Knicks e hanno chiuso con il 35% dal campo, ma sono riusciti a portare a casa la loro quarta vittoria casalinga di fila nei playoff grazie anche alle 15 palle perse a cui hanno costretto New York, ai 53 rimbalzi conquistati contro i 40 degli avversari e ai 20 punti segnati dopo un rimbalzo offensivo contro i 10 dei Knicks. Il coach dei Pacers Frank Vogel non avrebbe potuto chiedere di meglio, e per questo ha concesso alla squadra un giorno di riposo: ma adesso i Pacers hanno la seconda opportunità di prendere il largo nella serie, e considerano la vittoria di due giorni fa solo come un punto di partenza. "I Knicks sono una squadra molto talentuosa – ha spiegato Hibbert – e sappiamo che in gara-4 cercheranno di giocare la partita perfetta".

medicina ny — Ma cosa può fare New York per rientrare nella serie? Woodson sperava che il recupero di Amar'e Stoudemire, dopo un’assenza di due mesi dovuta a un intervento chirurgico al ginocchio destro, avrebbe aiutato i Knicks sotto canestro: ma Stoudemire è sembrato arrugginito, e ha chiuso con appena 7 punti e 2 rimbalzi in nove minuti. Steve Novak, che ha saltato la prima partita contro i Pacers, ha giocato pochi minuti in gara-2, ha avuto ancora meno spazio in gara-3 e non ha ancora segnato nella serie. Smith e Anthony continuano ad avere difficoltà al tiro, e complessivamente hanno tirato 40/112 in tre partite: e adesso anche Martin non è in perfette condizioni. Ma i Knicks sanno di essere in grado di giocare meglio, e sono convinti che ci riusciranno: "Dovremo dare tutti il massimo – ha spiegato Woodson -. Non vogliamo che i Pacers portino la serie sul 3-1: sarebbe una montagna durissima da scalare per noi".