Howard già padrone di L.A.
"Voglio vincere e divertirmi"

Superman sbarca a Hollywood. Poche ore dopo l’annuncio ufficiale del mega scambio che l’ha portato a Los Angeles, Dwight Howard regala uno show di travolgente simpatia per il primo giorno della sua nuova vita, con tanto di imitazione di Kobe Bryant e della signora che per giorni gli ha ripetuto “Devi venire ai Lakers, devi venire ai Lakers” mentre se ne stava nel suo hotel di Beverly Hills per la riabilitazione dell’infortunio alla schiena che lo ha costretto a chiudere il 2011-12 con tre settimane di anticipo.

Dwight Howard con la nuova maglia. Reuters

LO SHOW DI SUPERMAN — Dwight si presenta in compagnia del g.m. Mitch Kupchak. Sembra un bambino a cui hanno appena dato il giocattolo che tanto sognava quando Kupchak gli porge una divisa gialloviola con stampato il numero 12. Ringrazia Dio, Orlando, e poi inizia a recitare il suo mantra: “Sono felice di essere ai Lakers, è l’unica cosa che conta in questo momento - ripete a ogni domanda scomoda -. Los Angeles in questi mesi qui mi ha fatto sentire a casa. Da noi ci si aspetta molto e io voglio vincere, dare il 100% e tornare a divertirmi in campo. I Lakers mi hanno preso principalmente per le mie doti difensive, ma mi è sempre piaciuto dominare anche in attacco. Era tempo di voltare pagina sia per me che per Orlando e ora l’abbiamo fatto: non vedo l’ora di cominciare”. Quando però ancora non si sa: “Sto ancora recuperando dall’infortunio alla schiena, che era veramente serio. Tornerò quando i medici mi daranno l’ok e sentirò di essere al 100%”. A Orlando riserva anche una frecciata: “Si è detto che avevo mollato e finto di essere infortunato: mi ha dato molto fastidio, perché non sono uno che molla e stavo male davvero”.

NON SOLO HOWARD — “Superman ha trovato casa - ha commentato Kobe -. Spero aiuti la franchigia dopo che me ne sarò andato. Ho già parlato con Dwight: siamo entrambi concentrati e carichi per riportare il titolo a Los Angeles”. Anche Pau Gasol fa arrivare la sua benedizione: “Sono sollevato di non essere nella trade - confessa lo spagnolo -. Avere Dwight con noi è importantissimo”. I Lakers, che oltre a Howard nel mega affare a quattro con Orlando, Philadelphia e Denver hanno ottenuto anche Chris Duhon e Earl Clark (entrambi buoni per allungare la panchina), hanno convinto Jodie Meeks a firmare un biennale da 3 milioni. Il 24enne ha viaggiato a 8,4 punti di media nell’ultima stagione con Philadelphia e farà la riserva a Kobe Bryant. Il prossimo obiettivo è il lungo Kenyon Martin.

Al Harrington, da Denver a Orlando. Ap

orlando — Se a Los Angeles festeggiano, a Orlando provano a voltare pagina. “Questa trade ci mette nelle condizioni di iniziare a costruire il futuro - racconta il g.m. dei Magic Rob Hennigan -. Sono arrivati 6 nuovi giocatori (Arron Afflalo, Al Harrington, Josh McRoberts, Christian Eyenga, Nikola Vucevic, Moe Harkless, n.d.r.) e siamo comunque nella condizione di massimizzare la nostra flessibilità salariale in un prossimo futuro. E utilizzare le tante scelte al draft ottenute”. Afflalo è il pezzo più pregiato : “Penso che a Orlando ci siano grandi opportunità, visto il cambio di dirigenza e di coach. Dal punto di vista di un giocatore è il posto migliore in cui essere in questo momento” ha detto la guardia 27enne che nell’ultima stagione con Denver ha viaggiato a 15,2 punti di media. Shaquille O’Neal invece non la pensa così: “Un vecchio adagio dell’Nba dice che devi peggiorare per migliorare. Ma cosa succede quando si passa da peggio ad ancora peggio?”.

denver — I Nuggets, entrati per ultimi nell’affare, hanno messo le mani su Andre Iguodala. “Sono contento di andare a Denver - ha detto Iggy -. I Nuggets sono una grande squadra, piena di giovani e con un grande coach. Credo di essere perfetto per il loro modo di giocare”. “Non capita tutti i giorni di poter rinforzare la propria squadra con un giocatore del calibro di Iguodala” è stata l’accoglienza che ha riservato al nuovo arrivato il g.m. di Denver Masai Ujiri.

Andrew Bynum, dai Lakers ai Sixers. Reuters

PHILADELPHIA — I Sixers hanno sacrificato Iguodala nella trade, ottenendo Jason Richardson e quello che sarà il nuovo uomo-simbolo della franchigia della città dell’amore fraterno: Andrew Bynum. “Siamo molto contenti di poter dare il benvenuto a Bynum, uno dei migliori centri della lega, e a un veterano come Jason Richardson - ha detto il proprietario Josh Harris -. Questa trade è il culmine di una offseason molto attiva che crediamo ci metta nella posizione di vincere in questa e molte stagioni future”. L’affare del secolo è fatto: chi ci ha guadagnato e chi ci ha perso dovrà dirlo il campo.