Natale anticipato per L.A.
Anche Gasol ci guadagna

Quest'anno Natale è arrivato presto per Kobe Bryant, che si è visto recapitare da un Babbo Natale in tenuta estiva il centro degli Orlando Magic Dwight Howard. Ah, Feliz Navidad anche a Pau Gasol, il quale non dovrà andarsene né essere costretto a giocare ancora da centro. Sia lo spagnolo che Bryant potranno adesso ricominciare a ricostruire quell'affiatamento che si è spezzato durante la stagione scorsa. Adesso, l'arrivo di un lungo dominante che ha ottenuto la media di 20.6 punti, 13.4 tentativi al tiro e 10.6 tiri liberi a partita con una percentuale di utilizzo del 26.1% porta con sé la necessità di aggiustamenti da parte di Gasol in fase offensiva. Ma così era andata anche durante la stagione scorsa da quando i Lakers hanno puntato su Andrew Bynum che ha raggiunto medie di tiro simili a quelle di Howard senza però cogliere allo stesso modo le opportunità ai liberi.

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sollievo — Gasol adesso potrà sfruttare i suoi mismatch contro molte ali grandi, senza dover combattere sotto canestro o affrontare l'affollamento della linea di fondo. Potrà contare su Steve Nash alla regia, che renderà le cose più facili rispetto al palleggio continuato di Bryant per 18 secondi. Ma soprattutto, Gasol rimarrà e non darà soltanto un contributo a una front line da sogno, ma ne trarrà anche beneficio. Kobe ne è al corrente e concentrato com'è - così come lo saranno sicuramente i fan dei Lakers - sui nuovi pezzi della squadra, Howard e Nash, capisce benissimo che le cose stanno andando bene, hanno senso e suscitano entusiasmo proprio perché L.A. è riuscita a trattenere Gasol.

frecciate — Inoltre, Bryant non ha mai nascosto che le frecciate così pungenti e pubbliche verso Gasol erano in realtà tese a motivare il suo compagno di squadra europeo. Un atteggiamento che potremmo definire Jordanesco, perché ci ricorda "His Airness" che riprende Steve Kerr o Luc Longley. E a volte questo trattamento ha dato i suoi frutti, Bryant conosce e ammira l'intelligenza di Gasol in campo, ma a volte crede che la luce di Pau si spenga lentamente. Tuttavia, questo comportamento non è mai andato a genio a Gasol, e nonostante alcune espressioni di simpatia da parte di Bryant quando il nome di Gasol veniva inserito in alcune voci di mercato, i rimproveri e i toni di Bryant hanno aperto una voragine nei rapporti tra i due giocatori nell'ultima stagione, uno strappo che non si era mai visto nelle loro cinque stagioni insieme.

superstiti — Ora i riflettori sono puntati su Howard e Nash, le aspettative in terra Lakers sono sempre le stesse - vincere tutto e subito - ma adesso saranno i due nuovi arrivati che dovranno prendersi buona parte del loro peso. Nel frattempo Bryant può solo constatare che Lamar Odom, Derek Fisher e anche Bynum non ci sono più. L'unico compagno di squadra rimasto con cui ha condiviso le tre Finali ed entrambi gli anelli dal 2008 e l'unica persona - certamente con il suo contributo e con le emozioni che vanno puntualmente in scena allo Staples Center - a lottare fianco a fianco con Bryant è Gasol. Per questo motivo è stato bello vedere, un paio di settimane fa, Bryant rivolgersi alla stampa spagnola con queste parole: "Finché io rimarrò nei Lakers, ci rimarrà anche lui". Ed è ancora meglio pensare che Gasol sarà lì a poter beneficiare degli eventuali successi portati da Howard e Nash e dalle nuove dinamiche di gioco, invece di essere la pedina che ha permesso di arrivare ai nuovi giocatori.