Il nove volte iridato nel Mondiale cross si racconta dopo il primo anno da team manager: "Non mi aspettavo di vincere al primo anno, Andrea ha mostrato una grande mentalit¨¤". Poi si sofferma sul passaggio al marchio italiano: "Una sfida coraggiosa, ma i risultati arriveranno"
Anche da team manager, Antonio Cairoli non ha perso il gusto per la sfida. Merito di quella mentalit¨¤ vincente con cui ha costruito il mito dei nove titoli (due in MX2 e sette in MXGP). La sua esperienza ¨¨ stata un'arma a disposizione di Ktm nella categoria cadetta, dove ha trionfato il suo pilota Andrea Adamo. E lo sar¨¤ anche per Ducati, pronta a muovere i primi passi nel motocross con un nuovo progetto. Insomma, dopo una stagione andata oltre le pi¨´ rosee aspettative, si preannuncia un 2024 tutto da scoprire. Sensazioni che Cairoli ha raccontato ai nostri microfoni.
Antonio, come valuta questo 2023 che va in archivio?
¡°? stato un 2023 fantastico dal punto di vista personale. Al primo anno da team manager della squadra Ktm Factory ¨¨ arrivato il Mondiale MX2 con Andrea Adamo che ha sfoderato una performance stratosferica. Quindi il bilancio ¨¨ ottimo, la stagione ¨¨ sicuramente positiva¡±.
Sotto quali aspetti ¨¨ cresciuto in particolare Adamo? C¡¯¨¨ qualcosa di lui che le ricorda il giovane Cairoli?
¡°Andrea ha iniziato da outsider. Ci aspettavamo che disputasse ottime gare, stando nei primi cinque, vicino al podio. In realt¨¤ si ¨¨ dimostrato molto preparato mentalmente. Ha vinto il Mondiale meritandolo e portando il titolo MX2 in Sicilia dopo tanti anni. Sono molto felice di aver fatto parte di questa impresa¡±.
Inoltre lei ha anche lanciato un¡¯altra stellina, Liam Everts. Il belga ha fatto molto bene nella seconda parte di stagione.
¡°Il rendimento di Liam non ¨¨ stato troppo esaltante all¡¯inizio. ? andato migliorando verso la fine. Anche per lui non ¨¨ stato facile: ha una grande pressione addosso, derivante dal cognome che porta. Ha comunque ottenuto ottimi risultati. Penso sia un bilancio positivo¡±.
Che sensazione si prova guardando le gare da un¡¯altra prospettiva?
¡°C¡¯¨¨ sempre da imparare anche in queste nuove vesti. Per me, vincere al primo anno da team manager un Mondiale ¨¨ motivo d¡¯orgoglio. Mettiamo anche questo nel palmares (sorride ndr.)¡±.
Tanti piloti, come altri sportivi, hanno faticato a lasciare le gare, avendo diversi ripensamenti. Le ¨¨ mai capitato qualcosa di analogo quando decise di dire addio al Mondiale MXGP?
¡°No, nessun ripensamento anche se ho continuato a girare in pista con la moto tra test e programmi di sviluppo. Non ho gareggiato nel Mondiale, ma ho preso comunque parte a qualche evento internazionale. Sar¨¤ difficile appendere definitivamente il casco al chiodo. Cercher¨° di farlo gradualmente¡±.
Veniamo al trasferimento in Ducati: cosa ¨¨ risultato cos¨¬ convincente in questo progetto?
¡°Il passaggio in Ducati ¨¨ stato fantastico. ? un orgoglio avere questa possibilit¨¤ ed ¨¨ bello lavorare in un team tutto italiano. Ovviamente non sar¨¤ facile: ero in una posizione pi¨´ comoda nel gruppo in cui mi trovavo prima. ? una sfida che richiede coraggio. Questa situazione ¨¨ inedita, non si sa cosa comporter¨¤, ma sono fiducioso nei confronti del gruppo di lavoro. So che porter¨¤ risultati¡±.
Quando ha deciso di accettare il trasferimento in Ducati?
¡°Non c¡¯¨¨ stato un momento vero e proprio. Ci siamo contattati a vicenda e, dopo diverso tempo, abbiamo trovato la quadra per la trattativa¡±
Quali sono le sue aspettative?
¡°Chiaramente si tratta di un progetto nuovo che non si sa come andr¨¤. Non possiamo prevedere il futuro. Le persone, per¨°, sono qualificate e la passione di un marchio come Ducati ¨¨ altissima. Ce la metteremo tutta e poi vedremo i risultati¡±.
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