L'italiano, nuovo iridato nella categoria minore del Mondiale Motocross: "L'obiettivo era collezionare il maggior numero di podi in stagione. Nel finale ho sentito la pressione. Il titolo ripaga la famiglia per i tanti sacrifici"
L¡¯Italia torna a sorridere nel Mondiale Motocross grazie ad Andrea Adamo. ? lui, siciliano di 20 anni, il campione del mondo nella categoria MX2. Per tagliare il traguardo del primo titolo in carriera ¨¨ stata determinante la costanza di rendimento ancor pi¨´ della velocit¨¤ esibita in sella alla Ktm, al debutto da pilota ufficiale. Di questo e molto altro ha parlato nel corso di una conferenza stampa con i media a distanza di qualche giorno dall¡¯incoronazione avvenuta a Maggiora, nel GP d¡¯Italia, penultimo round stagionale.
sorpresa
¡ª ?Adamo appare sorridente e rilassato, come ammesso da lui stesso: ¡°Mi sento pi¨´ tranquillo, anche se non ho ancora avuto tempo per realizzare cosa ho fatto. Sicuramente ne sono fiero, anche perch¨¦, a essere sincero, non era questo l¡¯obiettivo di inizio stagione¡±. Una rivelazione sorprendente: ¡°Una delle cose che mi ha aiutato ¨¨ stata pensare a raggiungere il maggior numero di podi in una stagione, non al Mondiale¡±. E ancora: ¡°Ho cercato di rimanere concentrato e di essere il pi¨´ consistente. Ovviamente ho accettato anche di trovare piloti che in alcune giornate erano pi¨´ rapidi, evitando di prendere rischi. In un campionato di 20 gare non si pu¨° essere sempre il pi¨´ veloce¡±.
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aiuto
¡ª ?L¡¯ultimo italiano capace di conquistare il Mondiale Motocross era stato Antonio Cairoli, re in MXGP nel 2017. E proprio il nove volte iridato, ora team manager della formazione Ktm, rappresenta per Adamo un punto di riferimento: ¡°Quando ero piccolo, consideravo Tony un idolo. Non appena ho avuto l¡¯occasione di lavorare con lui mi sono sentito fiero e super felice. Ho trascorso pi¨´ tempo in Belgio che in Italia, ma questo mi ha aiutato molto a gestire le difficolt¨¤ nell¡¯ultimo periodo. Infatti, a un certo punto, ho sentito molta pressione sulle mie spalle. Ne ho parlato con Cairoli o Joel Smets (suo coach e cinque volte iridato ndr.). Ho chiesto loro se ci fosse qualcosa di sbagliato in me. Confrontarmi mi ha aiutato molto¡±.
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progetti
¡ª ?Adamo si sofferma anche su Liam Everts, figlio d¡¯arte, compagno di squadra e soprattutto rivale per il titolo: ¡°Abbiamo un buon rapporto, ma non siamo ovviamente i migliori amici. C¡¯¨¨ molto rispetto tra di noi. Non ¨¨ stato bello quello che gli ¨¨ capitato a Maggiora (una caduta ndr.), ma fa parte del motocross. L¡¯importante ¨¨ che stia bene¡±. Poi, in chiusura, uno sguardo tra passato e futuro: ¡°Ho sempre sentito il dovere di dover dare alla mia famiglia qualcosa per tutti i sacrifici fatti. Ci siamo trasferiti dalla Sicilia a Bologna quando avevo 10 anni. Non mi sembrava di aver fatto abbastanza per loro. Ora sento di esserci riuscito. MXGP o Stati Uniti? Al momento la mia idea ¨¨ rimanere in Europa. Ho vinto solo un titolo e voglio godermelo. A novembre inizier¨° la preparazione e poi avr¨° un piano pi¨´ preciso nei prossimi anni. Al momento il passaggio negli Usa non ¨¨ un¡¯opzione, cos¨¬ come il secondo titolo. Ho appena vinto il primo, ora voglio godermelo¡±.
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