Quelli delle CRT e delle Open non furono anni splendidi per la MotoGP, costretta a correre ai ripari di fronte alla crisi adottando soluzioni ※rabberciate§ e poco convincenti. La prima riposta che Dorna diede fu quella dei Claiming Rule Team: il tentativo di ripopolare una griglia ormai ridotta ai minimi termini passava attraverso l*introduzione della possibilit角 di schierare prototipi derivati dalla serie, sostanzialmente degli ibridi tra una MotoGP vera e propria ed una Superbike. Aprilia, che nel 2010 aveva vinto il suo primo titolo Superbike con la RSV4, pens辰 di sfruttare l*esperienza accumulata nel Campionato iridato delle derivate di serie per mettere in pista la sua CRT, una moto che sfruttava la base tecnica della moto di Max Biaggi a partire dal quattro cilindri a V da 1000 cc. Si trattava di un modo indiretto per rientrare in premier class e preparare il ritorno vero e proprio: tra il 2012 e il 2015, anno in cui le CRT lasciarono il posto alle Open, il progetto ART (Aprilia Racing Team) port辰 la casa di Noale a collaborare con numerose squadre, mettendo in pista moto che 每 prevedibilmente 每 figuravano costantemente ai vertici della sotto-categoria, nonostante non avessero alcuna speranza di giocarsi le prime posizioni con le MotoGP factory. Tra i piloti che si distinsero in sella alla ART figura proprio Aleix Espargaro, che nel 2013 e con i colori del team Aspar ottenne un 11∼ posto assoluto a fine stagione grazie a numerosi piazzamenti in top ten. Ma ormai i tempi erano quasi maturi per riprovarci con una MotoGP ※fatta e finita§#
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