Diversi corridori della Premier Class puntano a ottimizzare i risultati in gara con una strategia attenta e un'oculata gestione della moto, grazie anche a una condotta attenta a preservare gomme e mezzo meccanico. Vediamo chi sono i principali interpreti
La ricerca della massima velocit¨¤ su due ruote ¨¨ il fine ultimo delle gare motociclistiche, specialmente in MotoGP, ma alcuni piloti pi¨´ di altri tendono a inquadrare questo obiettivo nell'ottica della distanza di gara. Questi piloti "passisti" sono generalmente pi¨´ calcolatori rispetto alla media e puntano di pi¨´ sulla regolarit¨¤ e sulla strategia per ottenere il massimo risultato possibile sulla lunga distanza. A questo abbinano una guida generalmente composta in grado di risparmiare moto, pneumatici e anche energie fisiche per avere un vantaggio nel finale di gara. In questa categoria si possono includere piloti dagli stili diversi, dallo staccatore Aleix Espargar¨° al pennellatore Alex Rins, dai giovani leoni come Marco Bezzecchi alle vecchie volpi come Johan Zarco passando anche da un campione del mondo come Joan Mir. Il capostipite di questo approccio pu¨° per¨° essere individuato in un autentico fuoriclasse della vecchia classe 500 a 2 tempi, il californiano Eddie Lawson, 4 volte iridato negli Anni 80 e pilota che fece della grande consistenza con pochi fronzoli il suo autentico marchio distintivo.
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