MOTOGP
MotoGP Mugello, 363 km/h nuovo record di Martin. Il Motomondiale e i primati di velocit¨¤
? vero, le velocit¨¤ pura non basta a vincere le gare di MotoGP: lo sanno bene Loris Capirossi e gli altri piloti Ducati che, nella prima met¨¤ degli anni Duemila, si ritrovarono spesso a ¡°litigare¡± con la potentissima Desmosedici, una moto capace di distruggere ogni record alla speed trap ma difficilissima da portare al limite quando arrivavano le curve. Certo ¨¨ che, quando hai davanti 1.141 metri di rettilineo dove poterli scaricare, i cavalli fanno un gran comodo, soprattutto se nel frattempo anche la Desmosedici si ¨¨ trasformata in una moto trattabile e completa, dismettendo i panni del cavallo pazzo domato alla bell¡¯e meglio da Capirex e Bayliss. Ed ¨¨ proprio sul rettifilo ultrachilometrico del Mugello che, durante il Gran Premio d¡¯Italia appena disputato, la Ducati ha fatto segnare un nuovo record assoluto di velocit¨¤ massima, ben 363,6 km/h registrati da Jorge Martin sulla rossa del team Pramac.?
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motogp, gli esordi dei 4 tempi
¡ª ?Se il dato non ¨¨ gi¨¤ abbastanza impressionante di per s¨¦, si pensi che parliamo di 40 km/h (s¨¬, quaranta!) in pi¨´ rispetto al record conquistato vent¡¯anni fa, sulla stessa pista, dal giapponese Toru Ukawa. L¡¯anno era il 2002, la stagione d¡¯esordio delle MotoGP a quattro tempi, la moto la RC211V, la cinque cilindri di casa Honda che avrebbe dominato l¡¯era 990. Prima di staccare e lanciarsi dentro alla San Donato, il portacolori del team Hrc fece segnare una punta di 324,5 km/h: una velocit¨¤ ben superiore a quella delle vecchie 500 a due tempi, ma che ora ¨C nel 2022 ¨C ¨¨ perfettamente alla portata delle pi¨´ performanti hypersport stradali. Non su un anello ad alta velocit¨¤ o su un lago salato, ma l¨¬, sulla stessa pista, nello stesso punto, prima della San Donato. Meraviglie dell¡¯evoluzione tecnologica.?
motogp, duello honda-ducati
¡ª ?Si era all¡¯inizio di un ciclo, quello delle quattro tempi, e i margini di miglioramento erano molto ampi. Tempo un paio di stagioni e i nuovi motori fecero un salto impressionante in termini di cavalleria, facendo delle MotoGP veri e propri mostri di potenza, domata a malapena da un¡¯elettronica che era ancora rudimentale, almeno per gli standard odierni. Vengono cos¨¬ abbattuti uno a uno i ¡°muri¡± di 230, 240, 250 Cv, alla fine dell¡¯¡±era¡± 990 qualcuno arriva addirittura a parlare di picchi da 270 cv, anche se ovviamente dati ufficiali non ce ne sono. Tra le moto pi¨´ performanti di quel periodo in termini di potenza pura, oltre alla suddetta Ducati, sembra ci siano la sfortunata Aprilia RS Cube e la gi¨¤ citata Honda, che infatti nel 2004 fa registrare 343 km/h con Alex Barros in sella. Da quel momento in poi, per molti anni a venire, la massima punta velocistica sar¨¤ praticamente un affare interno tra Tokyo e Borgo Panigale.?
le 800, per darsi un limite
¡ª ?Anche per il record del brasiliano il teatro ¨¨ sempre il Mugello, una delle piste in cui, complice il lungo rettifilo e la gi¨¤ elevata velocit¨¤ di percorrenza della Bucine, si toccano le punte pi¨´ alte. Altri circuiti in cui le MotoGP mettono a dura prova il ¡°velox¡± sono il Montmel¨° di Barcellona, e Losail, in Qatar. Ma ¨¨ quasi sempre il tracciato toscano la ¡°Bonneville¡± del Motomondiale, anche se dal 2007 si assiste a un congelamento dei primati: le potenze calano e le velocit¨¤ vanno di pari passo. Sono arrivate le nuove 800, il cui compito ¨¨ ¨C almeno inizialmente, nelle intenzioni di FIM e Dorna ¨C proprio quello di fare un passo indietro in quanto a prestazioni pure. Dura poco, per la verit¨¤, e infatti gi¨¤ nel 2009, alla terza stagione con la nuova cilindrata, Dani Pedrosa pianta al Mugello un impressionante 349,3 km/h ai comandi della Honda RC212V ufficiale. Se la volont¨¤ era quella di darsi¡ una regolata, il taglio dei centimetri cubi non ¨¨ servito a molto, e non ¨¨ un caso che dal 2012 si torni a salire fino al canonico litro di cilindrata.
motogp oltre i 350 orari
¡ª ?Honda chiama, Ducati risponde: dopo qualche anno di stasi, nel 2014 Andrea Iannone ritocca il record del Mugello, ¡°sparandosi¡± con la Desmosedici da 1000 cc a ben 349,6 km/h. Il gusto di raggiungere quota 350 se lo toglie per¨° Marc Marquez, con la RC213V, facendo segnare 350,5 km/h in fondo al rettilineo di Losail, come all¡¯epoca ancora si chiama il tracciato del Qatar. Da quel momento in poi si assiste a un¡¯autentica escalation, complice anche una ricerca aerodinamica che si fa sempre pi¨´ raffinata. Ali, winglets e carene studiate in ogni minimo dettaglio consentono di uscire forte dalle curve e tenere gi¨´ l¡¯avantreno in accelerazione, a tutto beneficio del responso della speed trap. Dal 2015 al 2019, la stagione pre-pandemia, ci si migliora continuamente, edizione dopo edizione, spostando l¡¯asticella sempre pi¨´ in alto: gli step pi¨´ importanti li compie ancora la Ducati al Mugello, prima con Iannone (354,9 km/h nel 2016) e poi con Dovizioso (356,5 nel 2018, 356,7 nel 2019).?
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la motogp e l'obiettivo 360
¡ª ?Ormai anche i 360 sono l¨¬, alla portata di manopola destra. Nel 2020, a causa del Covid-19, la MotoGP non ha corso n¨¦ in Qatar n¨¦ al Mugello, i due appuntamenti topici per i record di velocit¨¤: ecco perch¨¦ alla vigilia della gara inaugurale nel 2021, a Doha, si ha un occhio di riguardo per la tabella delle top speed. Ci si aspettano sorprese, che infatti arrivano gi¨¤ nelle prove libere. Johann Zarco, che sta iniziando il suo secondo anno a bordo della Ducati del team Pramac, demolisce il fatidico muro sfrecciando a 362,4 km/h, un¡¯imposizione talmente arrogante da far sembrare quasi lente le altre Desmosedici dell¡¯ufficiale Jack Miller (357,6) e del compagno di squadra Jorge Martin (358,8). Al Mugello, dove Zarco replica con un notevole 360 km/h, si inserisce nella lotta anche la Ktm, che grazie alla potenza del suo V4 consente a Brad Binder di eguagliare il precedente primato stabilito a Lusail dal collega francese.?
il record di martin
¡ª ?Nessuna novit¨¤ fino a¡ ieri, quando al Mugello Jorge Martin ¨¨ riuscito a strappare al compagno di box il titolo di pilota pi¨´ veloce del Motomondiale. Lo spagnolo, pur protagonista di una gara opaca che lo ha visto chiudere la corsa in 13esima posizione, si ¨¨ tolto la soddisfazione di toccare i 363,6 km/h, attualmente la velocit¨¤ pi¨´ alta mai fatta segnare da una MotoGP. Nel corso del Gran Premio d¡¯Italia altri due piloti sono comunque riusciti a inserirsi nella top ten di tutti i tempi: Enea Bastianini, che nella Q2 ha raggiunto i 360 km/h, e Darryn Bynder, che un po¡¯ a sorpresa ha piazzato la Yamaha M1 del team WithU Rnf alla nona piazza di questa speciale classifica all-time. Che ormai, nei primi dieci posti, conta esclusivamente dati rilevati negli ultimi due anni, a ulteriore testimonianza dei passi avanti che la MotoGP ha compiuto nelle ultimissime stagioni. Otto di questi occupati da Ducati, che dopo vent¡¯anni di quattro tempi si conferma il massimo riferimento in quanto a velocit¨¤ massima.?
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¡ª ?Ecco i dieci primati di velocit¨¤ nella top class
- Jorge Martin - Ducati - GP Mugello 2022 ¨C 363,6 km/h
- Johann Zarco - Ducati - FP4, Qatar 2021 - 362,4 km/h
- Brad Binder - Ktm - FP3, Mugello 2021 - 362,4 km/h
- Johann Zarco - Ducati - Q2, Mugello 2021 - 360 km/h
- Enea Bastianini - Ducati - Q2, Mugello 2022 - 360 km/h
- Jorge Mart¨ªn - Ducati - Q1, Qatar 2021 - 358,8 km/h
- Enea Bastianini - Ducati - Q1, Mugello 2021 - 358,8 km/h
- Jack Miller - Ducati - Q2, Mugello 2021 - 358,8 km/h
- Darryn Binder - Yamaha - GP Mugello 2022 - 358,8 km/h
- Johann Zarco - Ducati - warm up, Mugello 2021 - 358,8 km/h
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