Bagnaia avr¨¤ il numero 1 sulla sua Desmosedici, Bastianini prover¨¤ l'assalto al Mondiale, Dall'Igna ¨¨ un genio alla Newey, Domenicali il grande capo dell'azienda. Ecco perch¨¦ pu¨° aprire un ciclo?
Sulla neve di Madonna di Campiglio abbiamo scoperto la nuova Ducati. Quella che nel 2022 ¨¨ stata il riferimento della MotoGP, e che sul cupolino sar¨¤ arricchita dal numero che identifica il campione del mondo. Come gi¨¤ Casey Stoner, anche Francesco Bagnaia, dopo mille pensieri, ha infatti deciso che l¡¯1 sar¨¤ il suo marchio di battaglia in una stagione nella quale la rossa, rafforzata dall¡¯arrivo di Enea Bastianini, parte come squadra da battere. L¡¯obiettivo ¨¨ provare ad aprire un ciclo.?
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i piloti ducati
¡ª ?Bagnaia ¨¨ riuscito a dare a Borgo Panigale quel titolo piloti come nella storia aveva fatto solo Stoner. Poteva forse riuscirci prima, la Ducati, ma nei suoi migliori anni, Andrea Dovizioso ¡ª a cui va dato il merito di avere ricostruito la rossa dalle macerie lasciate dal biennio di Valentino Rossi ¡ª si ¨¨ trovato di fronte il miglior Marc Marquez. Il 2022 di Pecco ¨¨ stato un'altalena che a tratti ha fatto sognare e altri disperare, con grandissime vittorie ed errori molto pesanti. Ma come aveva gi¨¤ fatto vedere in carriera, una volta consolidati i punti fondamentali, non si ¨¨ pi¨´ fermato, dimostrando di essere un grandissimo talento capace di ragionare e imparare dagli sbagli. Se diventer¨¤ anche un grande campione lo scopriremo, di sicuro partire da numero uno, oltre a responsabilizzarlo sar¨¤ un grande stimolo per puntare al bis. "Sono io il pilota da battere nel 2023", ha detto e ridetto. La pista dar¨¤ il verdetto, per una Ducati che cala uno squadrone, visto che Bastianini arriva per diventare il primo avversario di Pecco. La gestione dei due ¨¨ un punto interrogativo, ma come direbbero tanti team principal, averne di problemi cos¨¬. Di sicuro, dopo il gran terzo posto finale nel 2022, frutto anche di quattro vittorie, Enea sa di avere adesso tutto per puntare al Mondiale.
domenicali capo ducati
¡ª ?Tra sei mesi festegger¨¤ i dieci anni da amministratore delegato di Ducati. Una carriera tutta in rosso, quella di Claudio Domenicali, che a Borgo Panigale ¨¨ entrato nel 1991 fresco di laurea in ingegneria meccanica all¡¯Universit¨¤ di Bologna e non ne ¨¨ pi¨´ uscito, scalando le gerarchie: a.d. di Ducati Corse nel 1999, Direttore dell¡¯R&D (ricerca e sviluppo) prodotto nel 2005, Direttore Generale nel 2009 e membro del consiglio di amministrazione nel 2012, prima della nomina ad amministratore delegato al momento dell¡¯uscita di Gabriele Del Torchio. Un uomo appassionato di moto e di Ducati, che ha realizzato il suo sogno e che, oltre a essere ¡°il Capo¡±, ¨¨ il primo sostenitore della rossa. "Io sono un tifoso, e infatti non riesco ancora ad abituarmi a vedere le gare: lavoro in questo mondo perch¨¦ c¡¯¨¨ una passione fortissima per la velocit¨¤ e la bellezza della ricerca tecnologica ¡ª dice ¡ª Lo sport ¨¨ emozionante, ci sono poche cose che possono dare le stesse sensazioni". Un uomo appassionato di tecnologia ma educato al bello: "Noi siamo molto attenti all¡¯estetica, perch¨¦ ci piace creare oggetti che non siano solo belli da guidare, ma anche da guardare, che possano stare in salotto come un¡¯opera d¡¯arte. Ma deve esserci una solida base tecnologica e meccanica che soddisfi i clienti".
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dall'igna, genio ducati
¡ª ?Se la Formula 1 ha Adrian Newey, la MotoGP ha Gigi Dall¡¯Igna. L¡¯ingegnere vicentino, strappato all¡¯Aprilia a fine 2013, in questi anni ha impresso la sua rivoluzione a Borgo Panigale. Tecnica, ma anche organizzativa, come testimoniano i tanti team satelliti che svolgono un ruolo cruciale. "I primi sei mesi li ho passati soprattutto a conoscere gli uomini, a capire chi era adatto a un ruolo e chi a un altro, perch¨¦ quando sono arrivato in Ducati ho trovato ingegneri bravissimi, solo che mancava un metodo" dice Dall¡¯Igna. Che con quel suo pizzetto un po¡¯ mefistofelico ¨¨ visto con terrore dai tecnici rivali. Negli ultimi anni tutte le pi¨´ grandi innovazioni sono arrivate da Bologna: a livello aerodinamico e tecnico sono stati quasi sempre gli uomini di Dall¡¯Igna, guidati dal d.t. Davide Barana, a far cambiare la MotoGP. Lui era arrivato da Noale con un obiettivo: vincere il Mondiale della classe regina, l¡¯unico che gli mancava in una carriera dove aveva gi¨¤ vinto tutto nelle classi minori. Dopo tre titoli costruttori consecutivi, ¨¨ riuscito a portare a casa anche quello piloti, ora punta ad aprire un ciclo.
gli uomini squadra ducati
¡ª ?Paolo e Ciabatti e Davide Tardozzi, rispettivamente direttore sportivo e team manager della Ducati, sono un po¡¯ come Bib¨¬ e Bib¨°, dove c¡¯¨¨ uno spesso trovi anche l¡¯altro. A volte discutono, come in tutte le coppie, anche perch¨¦ il mancato pilota d¡¯aerei militari torinese, diplomatico e sempre in controllo, ¨¨ caratterialmente all¡¯opposto del sanguigno ex pilota ravennate, ma al momento del dunque remano nella stessa direzione. Sono arrivati assieme dalla Superbike, hanno preso in mano la gestione della squadra MotoGP e in questi anni sono stati spesso l¡¯ago della bilancia in un box che nei momenti difficili rischiava di implodere. Di certo, al di l¨¤ delle qualit¨¤ umane, hanno una grandissima esperienza di corse e di piloti che in un team come la Ducati ha fatto la differenza.
dietro le quinte ducati
¡ª ?Michele Pirro, il collaudatore pi¨´ veloce del mondo (9 volte campione tricolore), ¨¨ una delle risorse pi¨´ importanti della Ducati, la prima casa a investire sulla squadra test. Non passa settimana che il pilota pugliese non sia su qualche pista a sviluppare le novit¨¤ del reparto corse, lavoro prezioso per i piloti titolari. Trovarne uno cos¨¬.
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