Nel weekend la MotoGP torna a Misano, con il solito tema gomme al centro dell¡¯attenzione. Ecco i favoriti per la vittoria e perch¨¨ Valentino Rossi pu¨° credere nel decimo titolo iridato
E adesso, dopo la ventata tricolore di Misano 1 con il primo e il secondo posto di Morbidelli e Bagnaia, la MotoGP fa il bis domenica 20 settembre con Misano 2, occasione d¡¯oro per chi vuole confermarsi e chi, invece, cerca subito rivincite. Niente ¨¨ scontato, specie in un Mondiale con cinque vincitori differenti in sei gare (quattro per la prima volta), dalla classifica corta che vede al comando Dovizioso con soli 76 punti e il decimo, Oliveira, staccato di appena 28 punti. ? la gomma (o meglio: l¡¯interpretazione e la gestione della gomma) a far spostare l¡¯ago della bilancia - pro o contro - a cambiare ogni volta le carte in tavola, in un balletto non privo di show e appeal, fra vincitori che diventano vinti e viceversa.
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Le gomme condizionano la guida dei piloti
¡ª ?Dire che ¨¨ il ¡°campionato delle gomme¡± non significa togliergli valore. E dire che vince il pilota che sa gestire meglio la gomma non vuol dire che non ¨¨ un campione, anche se serve cautela ¨C il riscontro di pi¨´ gare e campionati ¨C prima di usare la parola fenomeno. Questa MotoGP ¨¨ condizionata da queste gomme, specie a Misano con il nuovo asfalto abrasivo ma con avvallamenti fastidiosi e influenti nel definire assetti e nel conseguire i tempi sul giro. Michelin ha sviluppato gomme assai performanti ma con un campo di utilizzo del pneumatico molto ristretto, con un range assai sensibile alle temperature e alle pressioni di esercizio. Di conseguenza, questo condiziona molto lo stile di guida del pilota, di come frena e della percorrenza in curva, nonch¨¦ dell¡¯accelerazione. Per questo ¨¨ importante qualificarsi nelle prime posizioni evitando cos¨¬ di partire nel gruppo (vedi Dovizioso domenica scorsa) ed essere condizionati dalla corsa di chi ¨¨ davanti. Infatti, nella bagarre, ¨¨ difficile mantenere la temperatura delle gomme su valori corretti non riuscendo a staccare o a accelerare dove sarebbe opportuno farlo, si ¨¨ condizionati dai punti di frenata e di apertura del gas dei piloti che precedono. Ci¨° non permette di tenere la corretta temperatura della gomma, facendola lavorare male: ecco spiegati i 2-3 decimi di differenza fra chi ¨¨ davanti e chi insegue nel gruppo.
Il ritmo giusto
¡ª ?Tutto ci¨° a differenza di quel che ad esempio accade con Pirelli, in Sbk. L¨¬ il range di utilizzo ¨¨ pi¨´ ampio e quindi questi problemi della MotoGP incidono molto meno. Il pilota non solo non deve sbagliare la scelta dei pneumatici allo start (ad esempio domenica scorsa Rossi proprio all¡¯ultimo ha fatto sostituire la posteriore hard con la media) ma deve gestire le gomme in modo oculato, non forzando esageratamente nei primi giri per poi essere costretti da met¨¤ corsa ad alzare i propri tempi (come ha fatto Miller). Ma neppure non dando tutto troppo tardi, come ha fatto Rossi, che ha girato forte costantemente, sempre sul filo dell¡¯1 e 33, ma con i suoi tempi migliori oltre la 18esima tornata e con il suo miglior tempo (1¡¯33¡±036) al 26¡ã giro ¨C il penultimo ¨C bruciando cos¨¬, al di l¨¤ dell¡¯errore finale alla staccata del Tramonto, la possibilit¨¤ di salire sul podio e forse anche la possibilit¨¤ di fare il colpaccio.
A suon di tempi
¡ª ?Idem Vi?ales, velocissimo solo negli ultimi 5-6 giri. Altro discorso per Quartararo, tradito dalla propria foga pi¨´ che dal consumo gomma nella lunga fase del non facile sorpasso di Maverick. L¡¯analisi dei tempi, pur sommaria, fa capire l¡¯evoluzione della corsa e il suo risultato finale. Morbidelli, protagonista di una partenza e di una fuga iniziale da show, ha tenuto un passo veloce e costante scendendo due volte sotto l¡¯1 e 33: all¡¯11¡ã giro con un 1¡¯32¡±931 e al 15¡ã giro con un 1¡¯32¡±748, di fatto dando due strappi verso met¨¤ gara. Rossi, solo 4 volte su 27 ¨¨ andato pi¨´ veloce di Morbidelli: al 18¡ã giro (1¡¯33¡±152 contro l¡¯1¡¯33¡±177 dell¡¯allievo-battistrada), al 24¡ã (1¡¯33¡±291 contro l¡¯1¡¯33¡±457), al 25¡ã (1¡¯33¡±079 contro 1¡¯33¡±443) e al 26¡ã (1¡¯33¡±036 contro l¡¯1¡¯33¡±567), quando Bagnaia fa segnare 1¡¯33¡±018 dopo che lo stesso - in gran rimonta - all¡¯ottavo passaggio aveva fatto segnare il giro record in 1¡¯32¡±705! Per la cronaca: la pole-monstre di Vi?ales: 1¡¯31¡±411 e il record del circuito 2018 (con vecchio asfalto) del Dovi: 1¡¯32¡±678 contro l¡¯1¡¯33.024 miglior tempo del forlivese in gara domenica. Lo stesso Bagnaia nel suo forcing scende sotto l¡¯1 e 33 ben sette volte: al 10¡ã giro (1¡¯32¡±910); all¡¯11¡ã (1¡¯32¡±890); al 12¡ã (1¡¯32¡±852); al 15¡ã (1¡¯32¡±977); al 16¡ã (1¡¯32¡±842); al 17¡ã (1¡¯32¡±830); al 18¡ã (1¡¯32¡±972). Rins frantuma l¡¯1 e 33 per 6 volte: al 10¡ã giro (1¡¯32¡±851); all¡¯11¡ã (1¡¯32¡±864); al 12¡ã (1¡¯32¡±835); al 15¡ã (1¡¯32¡±954); al 16¡ã (1¡¯32¡±978); al 17¡ã (1¡¯32¡±891). Vi?ales solamente due volte: al 24¡ã giro (1¡¯32¡±871) e al 25¡ã giro (1¡¯32¡±741). Mir - cinico - una volta: al 27¡ã giro (1¡¯32¡±858).
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I favoriti per domenica
¡ª ?Sette sono i pretendenti per la vittoria di Misano 2: i primi sei di domenica scorsa (Morbidelli, Bagnaia, Mir, Rossi, Rins e Vi?ales) pi¨´ Quartararo. Dovizioso? Difficile, molto difficile. Anche se dopo i test a Misano di marted¨¬ Andrea torna a sorridere: ¡°Ora ho le carte per giocarmi il titolo, sono riuscito a capire cosa cambiare nel mio stile di guida per adattarmi alle Michelin, mi sento pi¨´ tranquillo e rilassato¡±. Sicuramente la lezione di Gara 1 e questi test, per un pilota di tale esperienza e intelligenza, saranno sicuramente serviti per renderlo fra i protagonisti di Gara 2. Ed ecco Rossi, il pi¨´ atteso domenica prossima a Misano, chiamato a uno storico exploit. L¡¯asso di Tavullia ha solo un obiettivo: la vittoria. Incrementare il bottino in classifica scalando ancora posizioni, allungare la propria ombra sugli avversari, a mo¡¯ di clava, condizionandoli anche psicologicamente nella logica: il lupo ¨¨ tornato, largo al lupo! Valentino vuol prendere a Misano l¡¯ultimo treno per il titolo numero 10. Resta l¡¯handicap della minor velocit¨¤ di punta (circa 7-8 km/h in meno) e in accelerazione delle Yamaha, che il Team cerca di diminuire non si sa come, ad esempio magari con rapportature del cambio leggermente diverse. Palliativi? Fortuna che a Misano la velocit¨¤ non ¨¨ decisiva, come dimostrato domenica scorsa anche dall¡¯exploit di Morbidelli e, se pur con conclusioni diverse, anche da Vi?ales e Quartararo.
L¡¯obiettivo di Rossi
¡ª ?Con gare cos¨¬ ravvicinate Rossi non pu¨° chiedere a Yamaha pi¨´ potenza e coppia ma lavorare su un ulteriore affinamento dell¡¯assetto della sua M1. A Rossi una gara come quella di Misano 1 non serve pi¨´. Idem guadagnare una o due posizioni per godersi di nuovo il podio. Il Dottore ha un unico obiettivo: vincere! Un¡¯unica strategia: attaccare! Rossi pu¨° farcela: vincere questa corsa costruendo il percorso finale che lo porti al titolo. Sono addirittura nove i piloti che al termine del GP della Romagna possono teoricamente portarsi in testa alla classifica generale. Una vittoria di Rossi, specie se abbinata a una giornata sfortunata dei pi¨´ temibili concorrenti, pu¨° dare una scrollata alla pianta lasciando in cima il frutto migliore, anche se cos¨¬ maturo che un niente pu¨° farlo cadere. Misano 2, per Valentino, ¨¨ anche l¡¯occasione per rendere omaggio ai suoi talentuosi rampolli della Academy dando loro ¨C dopo i meritati complimenti e gli abbracci di domenica scorsa ¨C una sonora paga. Il vero maestro, si sa, non si preoccupa se il discepolo lo supera. Ma stavolta l¡¯eccezione non guasta.
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