recuperi lampo
Da Nuvolari a Bagnaia: storie di piloti, incidenti e rientri miracolosi
Gli incidenti nel GP di Catalogna della MotoGP rilanciano le polemiche sulla sicurezza di gare e circuiti in un motociclismo show-business dove i piloti pare siano sempre in guerra, dallo start alla bandiera a scacchi. L'incidente non ¨¨ per¨° l¡¯eccezione, perch¨¦ le corse di moto restano uno sport ad alto rischio: nelle prime 10 gare del 2023 ci sono state infatti 515 cadute nelle tre categorie, di cui 198 solo in MotoGP. Caso mai, grazie ai grandi passi avanti fatti in tema di sicurezza, rispetto al passato, le conseguenze delle scivolate sono meno devastanti e la caduta mortale ¨¨ davvero un¡¯eccezione, anche se non eliminabile. Le riprese tv non rendono al 100% il livello del rischio reale che i piloti corrono in pista: se eliminare completamente i pericoli delle corse ¨¨ impossibile, perch¨¦ le competizioni motoristiche erano, sono e resteranno ¡°rischiose¡±, va anche detto che i piloti sono una razza particolare. Lo dimostrano nel loro modo di correre e di affrontare le cadute, ma anche nella capacit¨¤ di resettare il cervello dopo terrificanti botti e di rientrare in pista dopo incidenti che hanno del miracoloso.?
piloti che gente
¡ª ?Dopo la maxi caduta di domenica a Montmel¨° e l¡¯intervento chirurgico effettuato a Modena a caviglia e mano, Enea Bastianini dovr¨¤ saltare i prossimi tre GP, mentre pare quasi certa la presenza a Misano di Pecco Bagnaia, colpito sulla gamba dalla Ktm di Brad Binder e vero miracolato dopo l¡¯ high side alla seconda curva del GP di Catalogna. La storia del motociclismo ¨¨ piena di rientri miracolosi di piloti vittime di terribili incidenti. "Piloti, che gente!", diceva Enzo Ferrari, parlando di corridori capaci di recuperi eccezionali, in tempi impensabili per i comuni mortali, dopo incidenti durissimi. Questione di fisico e, soprattutto, di testa, decisiva nello stringere i denti e fare sacrifici per essere sempre pronti e presenti allo start, dopo aver ottenuto l¡¯agognato "fit to race". I medici specialisti, come le tecniche, le? terapie, la riabilitazione e gli interventi chirurgici pi¨´ avanzati contribuiscono a superare i traumi fisici e psichici dopo gli infortuni, ma decisiva resta la capacit¨¤ del pilota-uomo di sopportare e superare le conseguenze delle botte sull¡¯asfalto con una straordinaria forza di volont¨¤ che d¨¤ prova di abnegazione e di coraggio. Non c¡¯¨¨ un pilota, in ogni epoca, che non sia mai caduto in prova o gara e che non sia tornato in pista. Immediatamente o dopo un lungo calvario a seguito di fratture e traumi pesanti fra interventi chirurgici, e riabilitazioni.?
nuvolari in sella fasciato
¡ª ?Alcuni esempi? 98 anni fa, Tazio Nuvolari, definito da Ferdinand Porsche come "Il pi¨´ grande pilota del passato, del presente e dell¡¯avvenire", fu chiamato il 1 settembre 1925 dall¡¯Alfa Romeo a un test per sostituire Antonio Ascari, deceduto nell¡¯incidente del 26 luglio nel GP di Francia a Monthlery. Nuvolari nella prova a Monza sulla sua nuova P2 2000 8 cilindri spinge forte e batte subito ogni record, ma alla seconda di Lesmo esce di pista ferendosi seriamente e finendo in ospedale. Pur febbricitante per le ammaccature e fratture, Tazio decide di non disertare il successivo GP delle Nazioni motociclistico in programma la settimana dopo proprio a Monza. Alla vigilia della gara, grazie a infermieri e medici compiacenti, esce nottetempo dall¡¯ospedale, va in autodromo, corre e vince la corsa sulla Bianchi 350 "Freccia celeste" in un calvario di oltre 300 km, tutto fasciato e con un corsetto di cuoio fatto a mano da un suo amico per tenerlo steso sul serbatoio. La folla lo port¨° in trionfo incurante delle sua grida per il dolore delle ferite. Raccontava Nuvolari: "Avvertii i piedi sguazzarmi dentro gli stivaletti come quando si va a caccia in palude: quanta acqua pensai. E invece era il sangue colato dalle ferite...". Gi¨¤, fin dai tempi di Nuvolari e del "Motociclismo dei pionieri", per arrivare a quello de "I giorni del coraggio" e all'era moderna, ci sono sempre, sia i rischi ineliminabili, sia la volont¨¤ dei piloti di esserci sempre e comunque.?
marc e il volo in malesia
¡ª ?Dopo Nuvolari, facciamo un gran salto in avanti, con uno dei pi¨´ grandi campioni di tutti i tempi, number one anche nelle cadute: Marc Marquez. Come non ricordare l¡¯high-side del fuoriclasse spagnolo nelle qualifiche di Sepang 2019, che non gli ha per¨° impedito di correre la domenica acciaccato e dolorante con tre infiltrazioni a spalla, gomito e caviglia. Marc gareggi¨°? come se niente fosse, conquistando un gran secondo posto dietro a Vi?ales, non lamentandosi del dolore e non accampando scuse per il mancato successo. Ci vorrebbe una enciclopedia per ricordare tutti i piloti protagonisti di questi ¡°numeri¡±.?
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altri casi
¡ª ?Altri esempi. Dopo il crash nelle prove libere del Mugello 2010 con frattura scomposta della tibia destra e due interventi chirurgici, Valentino Rossi torna dopo 41 giorni in gara al GP di Germania del Sachsenring finendo quarto, a ridosso del podio. ¡°Sentivo un po¡¯ di dolore alla spalla, ma pi¨´ alla gamba nei cambi di direzione. In lotta con Stoner non ho avuto tempo di pensarci. Purtroppo, lui ha avuto la meglio all¡¯ultima curva¡±. A Indianapolis 2012 Casey Stoner incappa in un high-side in qualifica con diverse fratture ossee e contusioni a caviglie e piedi, ma corse acciaccato e fin¨¬ anche lui a ridosso del podio: ¡°Per la prima volta in carriera non sono stato in grado di rialzarmi dopo un incidente con le mie forze¡±. Ad Assen 2013 Jorge Lorenzo si rompe la clavicola sinistra nelle prove libere del gioved¨¬, vola a Barcellona per farsi operare nella mattinata di venerd¨¬, torna in Olanda nel pomeriggio, supera i test di idoneit¨¤ il sabato mattina e corre cogliendo un quinto posto incredibile. Sono passate 48 ore dalla caduta e 36 ore dall¡¯inserimento di una placca in titanio e di otto viti nella clavicola. ¡°Questo quinto posto ¨C dice poi Jorge ¨C ¨¨ meglio di qualsiasi vittoria mai ottenuta nella mia carriera¡±. E poi va citato Kevin Schwantz:? nel 1994 in gara ad Assen fu quinto dopo un pauroso crash in prova e con la frattura del polso sinistro. E ancora Loris Capirossi: cade nel warm up di Assen 2000, si frattura il polso sinistro e poi ¨¨ terzo in gara, svenuto ai piedi del podio. Fermiamoci qui. Una domanda s¡¯impone: Nuvolari allora e tutti gli altri campioni di ogni epoca sono nell¡¯albo degli ¡°eroi¡±? Pur valorosi e ammirevoli per passione, talento e rischi, i piloti non sono eroi. L¡¯eroe antepone l¡¯interesse comune a quello personale, anche con il sacrificio della propria vita. Un esempio? I vigili del fuoco che rischiano ogni giorno; i pompieri americani dell¡¯11 settembre nel fuoco delle Twin Tower; i fanti del ¡¯99 nelle trincee della Guerra 15-18 a difendere con la baionetta i confini della Patria. Ma anche l¡¯uomo comune che ogni giorno fa semplicemente il suo dovere.
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